Alla scoperta del pangasio: perché fa bene e come usarlo in cucina

Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto. Tuttavia, si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane, grazie alle sue caratteristiche che lo rendono adatto ad ogni ricetta e palato.

Si tratta di un pesce bianco d'acqua dolce, la cui carne si presta a diverse tipologie di cottura, data la sua tenerezza e la quasi totale assenza di lische.

Vediamo insieme quali sono le proprietà di questo pesce e alcuni possibili utilizzi in cucina.

I benefici del pangasio sull'organismo umano

Uno dei primi fattori da prendere in considerazione sono le proprietà nutrizionali del pangasio, caratteristiche che lo rendono un pesce non solo delizioso al palato, ma anche una preziosa risorsa per il benessere dell'organismo.

Innanzitutto, il pangasio contiene vitamine appartenenti al gruppo B, specialmente la B12, le quali giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento di una salute ottimale della pelle e delle difese immunitarie.

Il pangasio ha naturalmente grassi polinsaturi come gli Omega 3, componenti essenziali per la salute del tessuto nervoso e dell'apparato cardio-circolatorio: essi, infatti, mantengono il cuore in buona salute, aiutandolo a pompare il sangue ossigenato nei distretti anatomici più periferici e prevenendo la formazione di placche o di ostruzioni vascolari.

I benefici del pangasio, tuttavia, non finiscono qui: tale pesce, infatti, è anche fonte di sali minerali, come il selenio, il fosforo e lo iodio.

In aggiunta a tutto ciò, il pangasio è un pesce "dieta-friendly": come ci spiega infatti il Professor Luca Piretta, Gastroenterologo e Nutrizionista dell’Università Campus Biomedico di Roma, "la composizione del pangasio si caratterizza per una elevata quantità di acqua (80-85%) con un apporto calorico nettamente al di sotto di quello di altri pesci (80Kcal) e questo lo rende un alimento ideale per le persone che devono seguire un regime ipocalorico dal momento che fornisce un accettabile senso di sazietà e un discreto apporto proteico".

La provenienza del pangasio

Il pangasio proviene perlopiù da allevamenti situati nel Sud-Est Asiatico, ma non tutti gli allevamenti sono uguali: è importante, al momento dell’acquisto, controllare che la confezione sia contrassegnata dal logo ASC.

Di cosa si tratta?

ASC (Aquaculture Stewardship Council) è un'organizzazione no profit che ha l'obiettivo di garantire e certificare la sicurezza degli allevamenti in acquacoltura attraverso il rispetto di precise linee guida rispetto alla sostenibilità ambientale, al benessere animale, alla sicurezza alimentare e alla tutela delle comunità locali.

A fronte di ciò, gli allevamenti certificati ASC hanno la responsabilità di monitorare attentamente e regolarmente le acque nelle quali vivono i pesci come il pangasio, in modo da garantire loro il giusto spazio per farli vivere e crescere nella maniera migliore, con delle restrizioni piuttosto severe sull'uso di sostanze additive o antibiotiche.
Oltre a tutto questo, esistono anche delle regole rigide legate all'alimentazione dei pesci allevati, ai livelli delle sostanze presenti nell'acqua e alla gestione di eventuali malattie che potrebbero colpire gli esemplari.

La sicurezza alimentare è senza dubbio un parametro di cruciale importanza per garantire un consumo consapevole e assolutamente sicuro dei pesci provenienti da allevamento; in questo, la certificazione ASC si configura come un'ulteriore garanzia sull'arrivo sulla tavola dei consumatori di prodotti di qualità.

Come utilizzare il pangasio in cucina

In cucina il pangasio si presenta come un pesce particolarmente versatile, in primis negli abbinamenti: la sua carne, tenera e con un sapore piuttosto neutro, si presta a numerosi abbinamenti, come per esempio i pomodorini e i capperi, le classiche olive, le patate, le carote e alcune spezie, come il curry.

Un altro elemento di versatilità di questo pesce è il suo adattarsi a numerose tipologie di cottura: in padella, al forno, al vapore, fritto... le opzioni sono tante e adatte a tutti i gusti.

Tutto questo significa che esistono potenzialmente infinite ricette realizzabili con questo pesce, qui di seguito ne riportiamo alcune a titolo di esempio.

Una ricetta "classica" ma intramontabile prevede di cuocere il pangasio al forno con aromi (rosmarino, erba cipollina, menta, salvia, in base ai gusti) e un contorno di capperi e pomodorini: è sufficiente disporre il pesce su di una teglia assieme al condimento e cuocere per 10-15 minuti a 180 gradi. Per un risultato ancora più gustoso, potete creare un cartoccio con la carta da forno: il pesce resterà così più umido e succoso.

Un'altra ricetta più "originale" è quella di usarlo in un primo piatto, aggiungendo come tocco finale ad un gustoso risotto agli asparagi un filetto di pangasio in padella. È sufficiente infarinare i filetti, mescolando anche un po’ di scorza di limone alla farina per insaporire, salarli, peparli e friggerli in padella con olio per qualche minuto.

Infine, si potrebbe anche grigliare il pangasio alla piastra, lasciando che si crei quella meravigliosa doratura sulla superficie del pesce prima di guarnirlo con del limone limone o di servirlo con un contorno di patate o di verdure di stagione.

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