Cheratite da herpes simplex

La cheratite da herpes simplex è un'infezione che colpisce l'occhio, in particolare la cornea ed è causata dalla presenza del virus herpes simplex (HSV). La cornea è la parte trasparente dell'occhio posta davanti alla pupilla e all'iride, e rappresenta la lente più potente dell'occhio, assieme al cristallino. La cheratite può avvenire in modo unilaterale o bilaterale, e colpire in maniera superficiale o profonda l'occhio. Colpisce entrambi i sessi, e a tutte le età. Nella maggior parte dei casi la prognosi per la cheratite da HSV è favorevole, ma necessita di un trattamento importante, in alcuni casi può causare cecità corneale e gravi danni all'occhio. Esistono principalmente due tipi di virus herpes simplex:

 

 

  • Tipo I: è il più comune e infetta soprattutto il volto, causando le "bolle di febbre", ovvero piccole vesciche sulla bocca e sugli occhi.
  • Tipo II: è la forma di virus a trasmissione sessuale di herpes, può infettare i genitali.

Entrambe le tipologie di virus possono diffondersi all'occhio, causandone l'infezione, anche se il tipo I è di gran lunga più frequente come causa di infezioni oculari. L'infezione può essere trasferita toccando prima una lesione, una vescica, e poi toccando l'occhio, oppure si può trasmettere per via salivare. Se l'infezione è superficiale, coinvolge solo lo strato esterno della cornea (chiamato epitelio), di solito guarisce senza lasciare traccia di cicatrici. Tuttavia, se l'infezione arriva a coinvolgere gli strati più profondi della cornea, perché non viene trattata, può condurre alla cicatrizzazione della cornea, alla diminuzione della vista e talvolta persino alla cecità.

 

 

Cause

Le causa della cheratite da HSV sono l'herpes simplex virus di tipo 1 (HSV-1) e di tipo 2 (HSV-2), appartenenti alla famiglia Herpesviridae (DNA virus). Essi causano un'infezione latente che perdura per tutta la vita con possibilità di riattivazioni che si ripetono nel tempo. La percentuale di soggetti infettati durante il corso della loro vita da HSV-1 e/o HSV-2 è abbastanza alta, circa 80%.

Fattori di rischio

Il maggior fattore di rischio per contrarre l'Herpes è il contatto diretto con esso. Una volta infettati dal virus ci sono alcuni fattori di rischio che entrano in gioco per la sua riattivazione e sono:

Cheratite da herpes simplex
  • esposizione prolungata alla luce del sole;
  • traumi agli occhi;
  • esposizione a fonti di calore estreme, anche al freddo;
  • sbalzi ormonali;
  • febbre;
  • stress;
  • soffrire di malattie infettive e stati immunocompromessi.

Sintomi

L'infezione inizialmente è asintomatica e può attivarsi anche settimane dopo aver contratto il virus. I pazienti che soffrono di cheratite da HSV possono lamentare uno o più dei seguenti sintomi:

  • dolore;
  • bruciore agli occhi;
  • congiuntivite;
  • gonfiore alla palpebra;
  • fotofobia, senso di fastidio provocato dalla luce;
  • visione offuscata;
  • lacerazione;
  • rossore;
  • lacrimazione.

 

 

I sintomi sopraelencati si riferiscono alla forma primaria e più superficiale dell'infezione, che sono molto simili ad una semplice congiuntivite. Raramente la malattia degenera, ma più spesso l'infezione diventa ricorrente, più probabile è il danno della cornea. Le recidive dell'infezione, che solitamente sono più profonde, poiché il virus ha avuto modo di rimanere latente, si manifestano in diversi modi e possono provocare ipoestesia a livello corneale (diminuzione della sensibilità), neovascolarizzazione (visione distorta e annebbiata), ulcerazione (ferita aperta sulla cornea) e cicatrizzazione permanente, con possibile conseguenza la perdita della vista. Ci possono essere diverse forme cliniche di cheratite, a seconda di quale parte della cornea è interessata all'infezione, fra cui l'epitelio, lo stoma, l'endotelio o i nervi:

  • Cheratite epiteliale: è dovuta all'attivazione virale a livello delle cellule dell'epitelio corneale, ovvero lo strato più superficiale della cornea.
  • Cheratite stromale: accade quando l'infezione causata dall'herpes simplex colpisce più in profondità raggiungendo lo stroma, ovvero lo strato centrale della membrana corneale. È un'infezione abbastanza pericolosa, che se non curata può provocare l'alterazione progressiva della vista fino alla cecità.
  • Cherato-endotelite: si manifesta con edema stromale, ovvero un rigonfiamento di liquido nella cornea.
  • Cheratite neurotrofica: è la malattia degenerativa della cornea causata da un danno del nervo trigemino, che può portare ad una riduzione (ipoestesia) o perdita (anestesia) della sensibilità della cornea.
  • Uveite: infiammazione che interessa l'uvea, ovvero lo strato intermedio del bulbo oculare, è molto rara.

Diagnosi

La diagnosi di cheratite da HSV si basa sulla storia clinica del paziente e dalla presenza dei sintomi attraverso una visita specialistica. La visita è di solito effettuata con la lampada a fessura, uno strumento oculistico, che è in grado di rilevare il danno della cornea. Durante la visita deve essere posta particolare attenzione alla presenza del linfonodo preauricolare ingrossato, di lesioni vescicolari, di follicoli bulbari (congiuntivite), di diminuita sensibilità corneale, e più in particolare della presenza di dendriti epiteliali sulla superficie della cornea.

In alcuni casi la diagnosi definitiva, nelle forme più gravi di infezione dove è presente del pus, si deve effettuare raccogliendo un campione di sostanza, che si può colorare con la tecnica Gram o Giemsa, e coltivare in modo da identificare l'agente eziologico. Si possono effettuare anche altri tipi di coltura del tessuto, tecniche di rilevazione dell'antigene del siero e un esame citologico (osservazione al microscopio). La diagnosi differenziale di HSV comprende l'herpes zoster oftalmico, la cheratite virale e la cheratite neurotrofica. 

Terapia

Il trattamento dell'herpes che causa la cheratite dipende dalla sua gravità. Lo scopo del trattamento è quello di ridurre al minimo i danni stromali e le cicatrici che si possono formare sulla cornea.

Le infezioni lievi possono venire trattate con farmaci antivirali topici (si utilizza di solito trifluridina) e, a volte, per via orale (aciclovir o valaciclovir). I corticosteroidi topici sono controindicati nel trattamento della cheratite da HSV. L'oculista può anche provare a raschiare delicatamente la zona interessata della cornea per rimuovere le cellule malate. In caso di gravi cicatrici e rischio di perdita della vista, può essere richiesto un trapianto di cornea. Non esiste una cura completa ed efficacie per eradicare l'herpes, una volta che il virus entra nel corpo, non è più possibile eliminarlo completamente. Se si viene infettati dall'herpes ci sono alcuni comportamenti che si possono mettere in atto per evitrare di peggiorare la situazione e rendere cronica la malattia:

  • in caso di bolle, evitare di toccare gli occhi;
  • evitare l'uso di colliri a base di corticosteroidi, in quanto questi aiutano il virus a moltiplicarsi;
  • evitare di indossare le lenti a contatto;
  • contattare un'oculista il prima possibile.

 

 

 

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