Una cheratosi attinica (dal greco "cheratosi" indica un'anomalia della cute mentre "attinica" raggio) è una lesione cutanea, caratterizzata da macchie squamose e ruvide a livello della pelle. È causata principalmente da un'eccessiva esposizione al sole, è infatti anche conosciuta come cheratosi solare. Comunemente colpisce le zone del viso, delle braccia, delle labbra, delle orecchie, del cuoio capelluto e del collo, tutte aree che sono maggiormente esposte al sole. La cheratosi non presenta particolari sintomi, solitamente provoca delle piccole macchie sulla pelle, di un colore normale oppure leggermente arrossate. È possibile riconoscerla al tatto, perché la pelle appare ruvida, squamosa e in rilievo. È inoltre comune provare una sensazione di prurito. Le macchie non si sviluppano subito, ma necessitano anche anni per apparire sulle pelle, infatti colpiscono più frequentemente persone con più di 40 anni d'età. Una piccola percentuale di lesioni di cheratosi attinica può evolvere in cancro della pelle, viene pertanto definita come patologia precancerosa. È possibile ridurre il rischio di sviluppare la malattia riducendo al minimo l'esposizione al sole e proteggendo la pelle dai raggi ultravioletti (UV) con creme adeguate.
Una cheratosi attinica è causata da un'esposizione frequente e intensa ai raggi UV del sole o da un uso eccessivo dei lettini abbronzanti. Le radiazioni inoltre accelerano il fotoinvecchiamento cutaneo.
Chiunque può sviluppare una cheratosi attinica, ma si possono avere maggiori probabilità di sviluppare la condizione se:
I segni ed i sintomi tipici di una cheratosi attinica sono:
Visto che può essere difficile distinguere tra le macchie non tumorali e quelle cancerose è consigliabile un tempestivo controllo medico per effettuare un'adeguata diagnosi, in particolar modo se le macchie tendono ad espandersi o sanguinare.
Il medico, generalmente un dermatologo, sarà probabilmente in grado di determinare se si è affetti da una cheratosi attinica semplicemente esaminando la pelle. Nel caso dovesse permanere qualche dubbio si possono eseguire altri test, in particolare una biopsia della pelle può, nella maggior parte dei casi, dirimere il dubbio diagnostico. Tramite la biopsia, viene prelevato un campione di pelle, che viene analizzato in laboratorio. Una biopsia, di solito, può essere eseguita in uno studio medico in seguito ad una iniezione di anestetico locale.
È consigliato eseguire test di controllo, anche dopo l'eventuale trattamento della cheratosi, una volta l'anno per valutare una possibile evoluzione in cancro alla pelle.
È inoltre essenziale una corretta prevenzione per non sviluppare questa patologia, più il soggetto è un soggetto a rischio (colore della pelle chiara, attività lavorativa all'esterno) maggiore dovrebbe essere l'attenzione alla prevenzione, per cui è importante utilizzare creme e lozioni adeguate, limitare l'esposizione ai raggi solari e munirsi di una protezione per le zone maggiormente fotoesposte.
La cheratosi attinica a volte può scomparire da sola oppure potrebbe recidivare dopo un'esposizione al sole. Visto che è impossibile prevedere quali macchie si svilupperanno poi in cancro, tutte le macchie sono solitamente rimosse per precauzione. Se si dispone di una cheratosi attinica, si possono applicare dei farmaci per trattare l'intera area interessata. I prodotti che possono essere prescritti ed applicati alla pelle sono:
Queste creme, come effetti collaterali, possono causare arrossamenti, desquamazione o una sensazione di bruciore per un paio di settimane. Altre tipologie di trattamento possono essere le seguenti.
Peeling chimici: utilizzano una sostanza chiamata acido tricoloroacetico, applicato direttamente sulla pelle del viso. Questo trattamento permette l'esfoliazione degli strati cutanei più superficiali con conseguente rigenerazione cutanea nel giro di una settimana circa.
Terapia fotodinamica: durante questa terapia, nota anche come PDT, una terapia innovativa e non chirurgica, il medico applica una soluzione chimica per la pelle colpita. Questa soluzione rende sensibile la pelle ad una particolare luce artificiale, che distrugge le cellule danneggiate. Gli effetti collaterali possono includere arrossamento, gonfiore e una sensazione di bruciore durante la terapia.
Terapia chirurgica: se sulla pelle appaiono solo poche macchie, il medico può consigliare la loro rimozione. Per questa soluzione esistono diversi tipi d'intervento. Si potrebbe utilizzare il congelamento (crioterapia), durante il quale le cheratosi attinica può essere rimossa con dell'azoto liquido. Il medico applica l'azoto liquido sulle zone colpite, andando così a creare una vera e propria ustione da freddo che provoca la morte cellulare, le macchie così scompariranno e al loro posto potrà comparire la pelle nuova. La crioterapia è il trattamento più comune perché ci vogliono solo pochi minuti e può essere effettuata ambulatorialmente. Gli effetti collaterali possono includere vesciche, cicatrici, infezioni e cambiamento di colore della pelle trattata. Un secondo metodo chirurgico per la rimozione della pelle è il raschiamento. In questa procedura, il chirurgo utilizza un dispositivo per togliere le cellule danneggiate. Il raschiamento può inoltre essere eseguito tramite elettrochirurgia. In questo caso il medico utilizza uno strumento a forma di matita per tagliare e rimuovere il tessuto colpito con il passaggio della corrente elettrica. Questa procedura richiede un'anestesia locale. Gli effetti collaterali possono includere infezioni, cicatrici e cambiamenti nella colorazione della pelle sul sito di trattamento.
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
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