La vitamina K (dal tedesco koagulationsvitamin) è una vitamina che si trova soprattutto nelle verdure a foglia verde e nei cavoli.
Le forme di vitamina K più utilizzate come integratore sono due: la vitamina K1 (fitonadione) e la vitamina K2 (menachinone). Solitamente si preferisce la vitamina K1 perché è meno tossica e più efficace, soprattutto per alcune condizioni.
La vitamina K svolge un ruolo importante nella coagulazione del sangue, per questo è utilizzata per invertire l'effetto dei farmaci anticoagulanti, per evitare problemi di coagulazione nei neonati che presentano carenze di vitamina K, per il trattamento di emorragie causate da farmaci (come l'aspirina, i sulfamidici, la chinina, la chinidina e alcuni antibiotici).
La vitamina K viene anche utilizzata per prevenire le carenze, per prevenire e curare l'osteoporosi, alleviare il prurito che spesso accompagna la cirrosi biliare.
La vitamina K2 (menachinone) viene assunta per curare l'osteoporosi e la perdita di tessuto osseo causato da steroidi, e a ridurre il colesterolo totale nelle persone in dialisi.
Sottoforma di creme e unguenti viene utilizzata per i lividi, le cicatrici, le smagliature, le ustioni e la rosacea (una malattia della pelle che provoca arrossamento e brufoli sul viso).
La vitamina K viene anche usata per accelerare la guarigione della pelle e ridurre lividi e gonfiore dopo gli interventi chirurgici.
Può anche essere somministrata per via endovenosa, per risolvere alcuni problemi di coagulazione.
La vitamina K è considerata sicura per la maggior parte delle persone, e anche gli effetti collaterali sono trascurabili.
La vitamina K è considerata sicura anche in gravidanza e allattamento, se assunta nelle dosi consigliate.
Chi soffre di malattie renali ed è sottoposto a dialisi deve prestare attenzione perché l'assunzione di vitamina K in quantità elevate può essere pericolosa; così come chi soffre di problemi gravi al fegato.
Curare e prevenire la carenza di vitamina K. La vitamina K1 è particolarmente efficace per risolvere le carenze più comuni.
Prevenire alcuni problemi di sanguinamento o di coagulazione del sangue. La vitamina K1 può prevenire problemi di sanguinamento o di coagulazione del sangue nei neonati.
Invertire gli effetti di un eccesso di farmaci anticoagulanti (warfarin).
Per i disturbi della coagulazione vengono utilizzati da 2,5 a 25 mg di vitamina K1 al giorno.
Per contrastare l'effetto del warfarin vengono consigliati da 1 a 5 mg di vitamina K, l'esatta dose necessaria è determinata da un test di laboratorio chiamato INR (International Normalized Ratio).
Le dosi giornaliere raccomandate di vitamina K sono:
La vitamina K è efficacie per prevenire e curare le carenze, e per alcuni problemi della coagulazione, anche causati da farmaci. Per tutte queste condizioni l'integrazione va pianificata con la consulenza del medico.
Daily vitamin K supplementation improves anticoagulant stability
Low-dose vitamin K to augment anticoagulation control
Effect of vitamin K supplementation on bone loss in elderly men and women
Potential interactions between alternative therapies and warfarin
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