Il rapporto tra dieta e calcoli renali non è ben chiaro. Infatti è certo che esistano sostanze in grado di aumentare la probabilità di insorgenza della calcolosi renale, e dunque l'alimentazione rivestirebbe un fattore di rischio importante nella comparsa dei calcoli renali. Tuttavia, è altrettanto certo che la maggior parte dei casi di calcolosi renale è da attribuire a fattori diversi dalla dieta, di tipo familiare o genetico.
La calcolosi renale è la formazione di calcoli (piccoli cristalli di sali minerali) che si formano nei reni, ma che possono migrare nelle vie urinarie o nella vescica. Per approfondire vedi l'articolo sui calcoli renali.
I calcoli renali sono formati da cristalli di sali composti in prevalenza da calcio, magnesio o ammonio, o acido urico. In passato si pensò dunque che un eccesso nella dieta di tali sostanze potesse aumentare il rischio di calcolosi urinaria, affermazione in parte smentita da studi successivi. Vediamo uno per uno quali sono i fattori incriminati.
Calcio e vitamina D: se in principio si pensava di ridurre il calcio nella dieta nei soggetti affetti da calcolosi renale, oggi alcuni ricercatori consigliano addirittura l'assunzione di 1000-1200 mg di calcio per prevenire i calcoli. In ogni caso, una carenza di calcio porterebbe altri problemi (come l'osteoporosi), dunque non sembra che ridurre il calcio sia un buon rimedio contro la calcolosi. Un eccesso di vitamina D, difficilmente ottenibile con la sola dieta, aumenta la concentrazione di calcio nelle urine favorendo la formazione di calcoli, ma è probabile solo nei soggetti che assumono integratori di vitamina D.
Ossalati: sono sostanze contenute soprattutto in alcuni cibi come la cioccolata, le nocciole, le bevande gassate, i succhi di frutta, il the, i cavoli, i piselli, gli asparagi, gli spinaci, la presenza di ossalati varia molto anche a seconda delle condizioni di coltivazione e dalla varietà. Un elevato livello di ossalati nel sangue porta alla formazione di calcoli di ossalato di calcio, tuttavia bisogna considerare due cose: primo, spesso l'eccesso di ossalato dipende dalla produzione endogena e non dall'alimentazione; secondo, gli ossalati contenenti nei cibi vengono assimilati con dinamiche molto variabili, in sostanza il grado di assorbimento intestinale varia molto da individuo a individuo.
Sale da cucina: una dieta ricca di sodio aumenta l'escrezione urinaria di calcio e riduce l'escrezione di citrato, inoltre riduce il pH delle urine. Questo favorisce la formazione di calcoli renali di ossalato di calcio.
Alcol: l'alcol aumenta l'escrezione renale di acido urico e di ossalati e di conseguenza è uno dei fattori da tenere sotto controllo in caso di calcolosi.
Eccesso di proteine e di purine: un eccesso di proteine (soprattutto di carne) rende acida l'urina, favorendo la precipitazione dell'acido urico e aumentando dunque l'insorgenza di questo tipo di calcoli. Anche gli alimenti ricchi di purine, come alcuni pesci (sardine, aringhe, acciughe), i crostacei, le frattaglie e la selvaggina possono favorire la comparsa di calcoli di acido urico.
Vitamina C: 4 g di vitamina C al giorno favorirebbero l'insorgenza della calcolosi, ma si tratta comunque di dosi molto elevate non contemplate in nessun piano di integrazione. Con l'alimentazione si fatica ad arrivare a 500 mg e in genere con l'integrazione non si va oltre i 1500 mg.
Come abbiamo visto, non tutti i fattori incriminati sono con certezza fattori predisponenti per i calcoli renali, dunque conviene puntare soprattutto su quelli per i quali c'è il più ampio accordo tra i ricercatori, nonché sui fattori importanti anche per altri motivi di tipo salutistico: vediamoli in ordine di importanza.
Corretta idratazione: bere la giusta quantità di acqua, e in generale di liquidi, durante la giornata, osservando che le urine non siano mai di colore scuro ma che rimangano tendenzialmente di un giallo paglierino scarico. Scegliere un acqua oligominerale, che favorisce la diuresi e la diluizione dei sali minerali.
Assumere poco sale: abituarsi a non eccedere col sale aggiunto ai cibi e limitare il consumo di cibi conservati col sale (salumi, salmone affumicato, ecc).
Integratori salini: vale per gli sportivi, evitarne l'uso se non in condizioni di sudorazione davvero intense, non abituarsi ad usarli sempre.
Limitare i cibi contenenti ossalati: soprattutto quelli che hanno controindicazioni di altro tipo, come le bevande gassate e i succhi di frutta (ricchi di zuccheri) e gli spinaci (ricchi di nitrati).
Limitare il consumo di carne: evitare l'eccesso di proteine in generale, limitando il consumo di carne a 3-4 volte a settimana.
Limitare il consumo di alcolici, e soprattutto superalcolici.
Chi ha già i calcoli renali dovrà semplicemente attenersi più scrupolosamente alle regole di cui sopra, anche consultandosi col proprio medico e anche in base al tipo di calcolosi che l'ha colpito.
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