Nuoto, colesterolo e dimagrimento

Indice delle risposte pubblicate

Pratico nuoto 3 giorni alla settimana e vorrei sapere se è buono per diminuire il mio colesterolo grazie. Aspetto una vostra risposta

 

 

Cara Antonio,

qualunque sport aerobico va bene per migliorare i valori del colesterolo, anche se non li fa diminuire, ma aumentare!

Infatti lo sport aumenta il livello del colesterolo buono (HDL), mantenendo inalterato quello cattivo (LDL), migliorando così il rischio cardiovascolare, espresso come rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL. Purtoppo troppi medici ancora si riferiscono solamente al colesterolo totale, con il risultato che molti sportivi vengono diagnosticati di ipercolesterolemia perché superano il valore limite di 200, quando in realtà stanno meglio di moltissimi sedentari con il colesterolo totale inferiore a 200!

Gli sport aeorobici non sono importanti solo per il colesterolo, ma soprattutto per il mantenimento del peso forma. Oltre una certa età, che dipende da vari fattori come sesso, età, appetito, è quasi impossibile mantenere il peso forma senza praticare una attività fisica aerobica di intensità non trascurabile. E il peso forma influisce in modo diretto sui valori dei trigliceridi e anche del colesterolo, quindi va considerato un fattore primario per chi vuole diminuire la colesterolemia.

È importantissimo capire il concetto di "intensità non trascurabile", soprattutto nel caso del nuoto. Io vado in piscina 3-4 volte la settimana e non posso non notare che almeno la metà dei nuotatori fa low training, ovvero non si allena in modo tale da avere risultati apprezzabili in termini di mantenimento del peso forma, e di conseguenza anche di innalzamento del colesterolo HDL, che avviene solo se l'allenamento supera una certa intensità. A questo punto è interessante definire cosa sia un allenamento adeguato in piscina.

 

 

Nel nuoto il corpo è sostenuto dalla spinta di archimede, quindi, un po' come in bicicletta, lo sforzo aumenta in modo non lineare con l'aumentare della velocità. Quindi andare molto piano significa fare poca fatica, così come facendo 20 km in bicicletta a passo d'uomo non si versa una goccia di sudore. Nel nuoto la situazione è aggravata dal fatto che non esiste la possibilità di fare delle salite (che "costringono" a una fatica non trascurabile), inoltre per andare a velocità sostenute occorre possedere una discreta tecnica, cosa che non tutti hanno (mentre tutti sanno andare in bicicletta!).

 

 

Prendiamo quindi un soggetto che va in piscina 3 volte la settimana, fa 40 vasche (1 km) in 30 minuti, convinto di aver fatto una sana attività fisica. Traduciamo in numeri questa prestazione: una donna di 50 kg consuma meno di 200 kcal, l'equivalente di un'ora di camminata veloce, un uomo di 70 kg arriva a 250-280 kcal. Per 3 volte la settimana fanno 600 kcal per la donna e 750-800 kcal per l'uomo, una media di circa 100 kcal al giorno che purtroppo non consente, nella maggior parte dei casi, di mantenere il peso forma.

Il soggetto in questione dovrebbe:

  • aumentare la velocità, portandola ad almeno 20 vasche ogni 10 minuti;
  • aumentare la distanza, portandola almeno a 2 km (80 vasche);
  • aumentare la frequenza di allenamento, portandola almeno a 4 volte la settimana.

In questo modo nello stesso tempo percorrerebbe 60 vasche, con un dispendio aumentato del 50% e una reale modificazione dei parametri corporei (abbassamento della pressione, aumento del colesterolo HDL, abbassamento del battito a riposo, ecc.).

Per farlo ovviamente bisogna considerare lo sport più seriamente, avendo degli obbiettivi e impostando un allenamento che consenta di raggiungerli in modo graduale. Purtroppo questa visione dello sport è considerata da molti troppo estrema, quando in realtà è l'unica possibile se si ama veramente il proprio corpo e la pratica di una attività sportiva.

Un test per chi va in piscina ed è convinto di stare praticando una attività fisica sufficientemente intensa: provate a nuotare per un'ora e contate le vasche che percorrete. Se non riuscite ad arrivare a 100, allora è il caso di rivalutare il valore del vostro allenamento... E questo vale sia per le donne che per gli uomini!

 

 

 

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