Il tahin, chiamato anche tahini, tehina, thaine o tahina a seconda delle zone, è una crema di consistenza semiliquida ottenuta con la triturazione dei semi di sesamo bianco, ed è una preparazione tipica dei Paesi mediorientali come il Nord Africa, la Grecia, la Turchia, l'Israele e l'Iran.
Esiste una variante di tahin anche in Asia, in particolare nelle zone del sud est, come la Thailandia, le Filippine e la Malesia, ma anche in Cina, in Giappone e in India.
In Italia il tahin è chiamato comunemente burro di sesamo o crema di sesamo.
Il termine tahin deriva dalla parola araba tahinia, la cui radice t-h-n è uguale a quella del verbo tahan che in arabo ha due significati, sta sia per macinare che per farina.
La preparazione del tahin nei Paesi Mediorientali ha origini antichissime, il primo documento storico che accenna ad un "vino di sesamo" risale a circa 4000 anni fa, inoltre è noto che numerose erano le piantagioni di sesamo nella zona della Mesopotamia tra il Tigri e l'Eufrate.
Ma il tahin è divenuto noto a noi occidentali solo a partire dal Novecento, con le prime immigrazioni degli arabi verso i Paesi anglosassoni prima ed europei in seguito.
Una volta pronunciato dagli inglesi, il tahin è diventato tahini, con l'aggiunta della "i" finale.
Per preparare il tradizionale tahin mediorientale si mettono prima in ammollo i semi di sesamo bianco, che vengono poi passati al torchio per separare il cuore del seme dal bacello, quindi i semi veri e propri vengono filtrati e messi da parte, mentre i bacelli vengono eliminati.
I semi di sesamo vengono successivamente tostati leggermente, affinchè mantengano un sapore delicato, e macinati fino a crearne un purè di consistenza semiliquida.
La differenza fondamentale tra il tahin mediorientale e quello asiatico sta nel procedimento iniziale, infatti, mentre in Medioriente i semi di sesamo vengono macinati dopo essere stati privati della buccia, in Asia non viene fatto questo preventivo passaggio di separazione e i semi di sesamo vengono macinati con il baccello, dando origine così ad un "raw tahin", cioè ad un tahin grezzo.
Il tahin si trova facilmente in commercio nei negozi specializzati, nei negozi mediorientali o asiatici e anche nei grandi ipermercati più forniti.
Comunque non è difficile preparare anche un tahin fai da te in casa, semplicemente triturando i semi di sesamo e poi aggiungendo qualche cucchiaio di olio di semi di girasole o extra vergine di oliva (l'olio di semi lascia un sapore più delicato, mentre l'olio extravergine rischia di coprire troppo il sapore del sesamo).
Il tahin, essendo un derivato del sesamo è una fonte di grassi "buoni", polinsaturi, tra cui omega 3 e omega 6, e di sali minerali quali magnesio, zinco, calcio. Come sempre, quando si parla di derivati di semi e di frutta secca, anche il tahin contiene un'elevata quantità di grassi e di calorie, quindi è sempre bene consumarlo con moderazione, aggiungendo magari solo un cucchiaino che è sufficiente per insaporire un piatto.
Inoltre, è sempre bene evitare quei prodotti in commercio che nella lista degli ingredienti contengono conservanti, grassi idrogenati o parzialmente idrogenati, nocivi per la salute.
Il tahin ha un gusto simile al burro di arachidi, ma meno dolce e meno intenso, poichè la tostatura del sesamo avviene in maniera più delicata di quella delle arachidi.
Nei Paesi occidentali viene usato specialmente dalla cucina vegetariana e vegana.
Tradizionalmente nella cucina mediorientale viene usato per preparare svariati piatti, come l'hummus, la crema di ceci, i falafel, le polpette di ceci, o in piatti di carne mescolato con aglio e limone.
Il tahin viene anche usato nelle preparazioni dolci, come l'halva, una sorta di torrone con mandorle e pistacchi, o semplicemente spalmato su una fetta di pane per colazione.
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