Il timo è un arbusto perenne della famiglia delle Laminacee (come la menta), che cresce in tutte le regioni che si affacciano sul Mediterraneo. Ha foglie piccole e ovali, di colore grigio.
Il timo era noto fin dagli egizi, che lo usavano nelle imbalsamazioni, i romani sfruttavano le sua proprietà antiputride per conservare le derrate alimentari, mentre i greci amavano molto il miele prodotto con il nettare di questa pianta.
Del timo si utilizzano le foglie e le inflorescenze, che si raccolgono da maggio a luglio. I ramoscelli che stanno in basso sono più ricchi di oli essenziali aromatici.
Il timo è una delle piante aromatiche più usate in cucina.
Esistono molti tipi di timo, quelli più diffusi sono il timo comune e il timo al limone. Il secondo ha un aroma molto simile al limone, mentre il primo ha un aroma fresco, molto intenso, balsamico e vagamente agrumato, dovuto al timolo, il costituente aromatico principale.
Qualche indicazione per coloro che non hanno il pollice verde ma vogliono tenere in terrazza o in casa una pianta di timo per l'uso in cucina.
Innanzitutto consigliamo di acquistare la pianta presso un vivaio e non al supermercato, dove le piante non vengono curate e spesso maltrattate, e la probabilità che muoiano dopo poco tempo è molto elevata. Alcune varietà di timo sono sempreverdi, altre perdono le foglie in inverno, ovviamente l'appassionato di cucina dovrà puntare su una pianta sempreverde, anche per questo motivo è bene acquistare presso un vivaio dove gli addetti saranno indicarvi un timo sempreverde.
Consigliamo sempre di annusare le foglie della pianta di timo che si sta acquistando, perché l'aroma sprigionato può variare di molto da una pianta all'altra, ovviamente è bene scegliere le piante con l'aroma più intenso e gradevole. Infatti le sostanze aromatiche contenute nel timo possono variare in un range molto ampio, sia quantitativamente (da meno dell'1% a oltre il 6%) che qualitativamente (il che influenza il bouquet di profumi della pianta), in base al clima, al periodo dell'anno, alle modalità di coltivazione. È comune che la stessa pianta di timo cambi il suo profumo dall'estate all'inverno.
Il timo di solito viene venduto in vasi piccoli e quindi andrebbe travasato in un vaso più grande dopo qualche mese, quando l'apparato radicale ricopre tutta la superficie del vaso. Va bene qualunque tipo di terriccio, ben drenato: quando lo si travasa bisognerebbe disporre nel fondo del vaso uno strato di 2 cm di sabbia o di ghiaia. Tra una innaffiatura e l'altra il terreno va fatto asciugare bene, perché il timo soffre di marciume radicale. In genere non è necessaria nessuna concimazione.
Il timo è molto utilizzato nella cucina europea, soprattutto in Francia: il timo secco è infatto una delle famose erbe provenzali. Nell'Europa centrale è utilizzato nelle zuppe, nel pesce, nella carne in genere (soprattutto nel pollo) e nelle uova. Nel Regno Unito è la principale erba aromatica, e anche in USA viene utilizzata, soprattutto nella costa orientale e nella cucina creola, l'unica vera cucina regionale americana.
Il timo si sposa particolarmente bene con la carne di pollo, con il pesce (soprattutto il timo al limone), con i funghi, nei formaggi e con le uova.
Il timo è una delle poche erbe (insieme all'origano e al rosmarino) che mantiene il suo aroma, sebbene modificato, anche da secco. Il timo fresco ha un aroma più delicato, meno "affumicato" di quello secco, che tende ad essere più indicato nei piatti speziati, soprattutto a base di carne, mentre quello fresco è più adatto per le preparazioni mediterranee, a base di verdura. Vale quindi la pena di possedere entrambe le varietà di questa erba, e sperimentare le differenze nelle varie preparazioni.
Importante non esagerare con le dosi, perché il timo è una di quelle erbe che non perdonano, ovvero se si esagera tendono a diventare eccessivamente coprenti.
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