Fluorosi

La fluorosi è un disturbo molto comune che colpisce i denti, caratterizzato da un'ipomineralizzazione dello smalto dentalo causato dall'ingestione di quantità eccessive di fluoro durante la formazione dello smalto durante i primi otto anni di vita, cioè il momento in cui si formano i denti permanenti.

 

 

Si presenta come una serie di alterazioni cromatiche dello smalto, causando diversi gradi di scolorimento dei denti, e, in alcuni casi, danni fisici dentali. La gravità della condizione dipende dalla dose, la durata e l'età della persona durante l'esposizione.

Il grado più lieve (e più comune) di fluorosi, è caratterizzato da piccole e opache, aree bianche sparse irregolarmente sulla superficie del dente, che coprono meno del 25% della superficie dentale. Nella forma intermedia della malattia, queste aree possono coinvolgere fino a metà della superficie dei denti. Quando la fluorosi è moderata, tutte le superfici dei denti sono screziate ed i denti possono presentare macchie marroni che spesso "deturpano" la superficie. La fluorosi grave è caratterizzata da una colorazione marrone e una puntinatura discreta o confluente; le macchie marroni sono ampiamente diffuse e denti presentano spesso un aspetto corroso.

Le persone con fluorosi sono relativamente resistenti alla carie dentaria (carie causata da batteri) e nei gradi di fluorosi moderata e grave, i denti sono danneggiati fisicamente.

 

 

Epidemiologia

La fluorosi ha attirato l'attenzione medica nei primi anni del XX secolo, poiché le persone con queste macchie avevano insolitamente un'elevata resistenza alla carie dentale.

La fluorosi colpisce quasi una persona ogni quattro dai 6 ai 50 anni, ed è più diffusa nell'età dai 12 ai 15 anni. La stragrande maggioranza dei casi sono lievi, e solo il 2% è considerato di grado moderato e meno dell'1% sono gravi.

Anche se fluorosi non è una malattia, i suoi effetti possono essere psicologicamente dolorosi ed è difficile da trattare. La vigilanza dei genitori può svolgere un ruolo importante nella prevenzione di tale condizione.

Classificazione

I due principali sistemi di classificazione includono l'indice di fluorosi dentale superficiale, che comprende l'indice di Dean e l'indice TF; e l'indice di rischio di fluorosi, che ha lo scopo di definire il momento in cui si verifica l'esposizione al fluoro, e riguarda il rischio di sviluppare fluorosi nella fase di sviluppo dei denti.

La classificazione di Dean è la seguente:

  • Normale: lo smalto rappresenta il solito aspetto traslucido (simile al vetro). La superficie è liscia, lucida e di solito pallida di colore bianco crema.
  • Discutibile: lo smalto rivela lievi aberrazioni dalla traslucenza rispetto allo smalto normale, che vanno da un paio di macchie bianche a macchie bianche occasionali.
  • Molto lieve: presenza di aree bianche opache sparse irregolarmente sopra il dente, ma non coprono più del 25% della superficie del dente. Frequentemente inclusi in questa classificazione sono i denti che mostrano non più di 1 – 2 mm circa di opacità bianca sulla punta del vertice delle cuspidi dei premolari e secondi molari.
  • Lieve: le aree opache bianche dello smalto dei denti sono più ampie e coprono fino al 50% del dente.
  • Moderata: tutte le superfici dello smalto dei denti sono colpite e le superfici sono soggette a logorio e usura da esposizione. La macchia marrone è spesso una caratteristica deturpante.
  • Grave: tutta la superficie dello smalto è colpita e l'ipoplasia è così marcata che la forma generale del dente può esserne influenzata. Le macchie marroni sono diffuse e i denti presentano spesso un aspetto simil-corroso.
fluorosi

Cause

La preoccupazione più frequente nella fluorosi dentale è dovuta alle modifiche estetiche nella dentizione permanente (denti nell'adulto). Il periodo in cui questi denti sono a più alto rischio di sviluppare la fluorosi è dal momento della nascita fino ai 6 anni di età. Da circa 7 anni in poi, la maggior parte dei denti permanenti dei bambini dovrebbero aver subito uno sviluppo completo (tranne i denti del giudizio) e quindi la loro suscettibilità alla fluorosi è notevolmente ridotta, o addirittura insignificante, indipendentemente dalla quantità di fluoruro assunta. La gravità della fluorosi dentale dipende dalla quantità dell'esposizione al fluoruro, dall'età del bambino, dalla risposta individuale, dal peso, dal grado di attività fisica, dalla nutrizione e dalla crescita ossea.

 

 

La cause più comuni che possono contribuire alla sovraesposizione del fluoro sono i collutori al fluoro (che i bambini piccoli possono ingoiare), l'eccessiva ingestione di dentifrici al fluoro, acque in bottiglia che non sono testate per il loro contenuto di fluoro, uso inappropriato di integratori di fluoro e la fluorizzazione dell'acqua pubblica. L'ultima di queste fonti è direttamente o indirettamente responsabile del 40% di tutti i casi di fluorosi, ma l'effetto risultante causato della fluorizzazione delle acque causa in gran parte, solo difetti a livello estetico. I casi più gravi possono essere causati dall'esposizione ad acque che naturalmente contengono fluoro a livelli ben al di sopra di quelli raccomandati o dall'esposizione ad altre fonti di fluoro come il tè o l'inquinamento da carbone.

Sintomi

I sintomi della fluorosi vanno dalla comparsa di piccole macchie o striature bianche che possono essere impercettibile alla vista fino a macchie marrone scuro e ruvide che sono difficili da pulire.

Diagnosi

La diagnosi è prettamente clinica e si basa sull'osservazione della superficie dentale.

Importante è differenziarla rispetto ad altre patologie, quali:

  • ipoplasia di Turner (anche se questa è di solito più localizzata);
  • difetti dello smalto causati da una malattia celiaca non diagnosticata e non trattata;
  • alcune forme lievi di amelogenesi imperfetta;
  • difetti dello smalto causati da infezioni a carico di un dente deciduo.

Terapia

In molti casi la fluorosi è così mite che non è necessario alcun trattamento. Oppure, può interessare solo i denti posteriori, che non sono normalmente visibili.

L'aspetto dei denti colpiti da fluorosi di grado da moderato a grave può essere notevolmente migliorata con una varietà di tecniche; la maggior parte di esse mirano a mascherare le macchie.

Tali tecniche possono includere:

  • Sbiancamento dei denti e altre procedure per rimuovere le macchie superficiali. Da notare che lo sbiancamento dei denti può peggiorare temporaneamente la gravità della fluorosi.
  • Bonding dentale, procedura in cui al dente viene applicato materiale a base di resina e indurito con una luce speciale;
  • Faccette dentali, involucri in ceramica che vengono applicati sulla superficie esterna del dente per migliorare l'aspetto estetico dei denti.
  • Crema remineralizzante, un prodotto a base di fosfato di calcio che talvolta viene combinato con metodi come la microabrasione al fine di minimizzare lo scolorimento del dente.

 

 

 

Ultimi articoli sezione: Salute

Esame delle feci

L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.

Giovani per sempre: come “rallentare l’invecchiamento”

Se è vero che invecchiare è un processo naturale e fisiologico, lo è anche che esistono differenze abissali tra l'età anagrafica e quella biologica di ognuno di noi.

Che cosa sono i farmaci di automedicazione?

Molto spesso si sente parlare di farmaci di automedicazione, ma cosa si intende esattamente con questa espressione piuttosto generica?

Come creare un ambiente domestico favorevole al benessere psicofisico

Come creare un ambiente domestico favorevole al benessere psicofisico

 

L’importanza del tè verde in un regime alimentare sano

I benefici del tè verde sull’organismo sono noti fin da epoche antiche: possiede proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e diuretiche.

Come prendersi cura dei genitori anziani che vivono soli

In questo articolo abbiamo deciso di raccogliere gli elementi principali da considerare quando ci si trova a prendersi cura di genitori anziani che vivono da soli.

Intolleranze alimentari: conoscerle, per prevenirle

Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse dell'organismo provocate dall'ingestione di particolari cibi.

Il vantaggio dell'upscaling: come l'intelligenza artificiale sta migliorando l'imaging medico.

Il vantaggio dell'upscaling: come l'intelligenza artificiale sta migliorando l'imaging medico.