L'ipoacusia consiste in una diminuzione unilaterale o bilaterale della capacità uditiva. Questa può essere data da alterazioni delle strutture deputate al trasporto di energia meccanica vibratoria (timpano, staffa, incudine e martello), da alterazioni del sistema di trasformazione da energia vibratoria in energia nervosa e, infine, da deficit nervosi.
I deficit del primo sistema sono definiti ipoacusie di trasmissione, quelli del secondo sono ipoacusie cocleari e infine abbiamo le ipoacusie retro-cocleari; le ultime due vengono definite ipoacusie miste e sono caratterizzate dalla compresenza di più ipoacusie precedenti, possono essere dovute ad un'unica causa (ad es. otosclerosi avanzata) o a più cause (ad es. otite media + trauma acustico cronico). Viene definito con il termine anacusia la situazione in cui si ha la mancanza di udito totale da un unico orecchio, se colpisce entrambe le orecchie si parla invece di cofosi.
La perdita d'udito può essere data da diverse cause: da quelle congenite (dalla nascita) a quelle acquisite come infezioni o tumori o più semplicemente l'invecchiamento. Ecco alcuni esempi.
Il primo campanello d'allarme è il percepire che alcune parole sfuggono, oppure ci si può sentire come circondato dall'ovatta o, ancora, non si percepiscono differenze tra suoni più o meno simili. In un dialogo, la nostra reazione inconscia è leggere le labbra quando non si riesce a capire determinate parole, per cui la situazione di ipoacusia spicca in caso di ascolto del parlato senza che le labbra possano essere lette.
Generalmente non si avverte dolore all'orecchio in caso dell'ipoacusia da invecchiamento, che invece può essere avvertito in caso di ripetute infezioni (insieme alla fuoriuscita di pus o addirittura sangue) o di una perforazione timpanica. Se l'infezione si propaga verso l'orecchio interno si potranno anche avere vertigini, oppure continui ronzii ( acufeni) in caso di neurinomi dell'acustico (tumori generalmente benigni).
Per una corretta diagnosi è essenziale recarsi dallo specialista: l'otorinolaringoiatra. È necessaria una profonda analisi ed un esame diretto, come un'ispezione dettagliata dell'orecchio tramite otoscopio o con particolari microscopi. Solitamente sono utilizzati test uditivi per determinare l'entità della perdita di udito. In caso si sospettino tumori, infezioni cerebrali o fratture ossee può essere necessario effettuare una TAC o una RMN.
La protesi acustica è composta da un microfono, un riproduttore di suoni, una sorgente di alimentazione e da comandi di regolazione.
Il microfono trasforma i segnali acustici in elettrici che vengono poi elaborati dall'amplificatore. Questo restituirà un segnale che varierà di intensità a seconda della regolazione impostata dal comando del volume. Esistono poi anche il regolatore di tono che permette di variare unicamente alcune frequenze d'onda (toni acuti o toni bassi ad esempio), e il regolatore di uscita massima che limita il volume massimo in uscita dall'altoparlante in modo da non ledere ulteriormente l'orecchio.
Le nuove generazioni di protesi acustiche ormai sono interamente digitali, alcuni possono essere regolati elettronicamente permettendo una più fine messa a punto dell'apparecchio.
Invece di utilizzare un altoparlante che aumenta il "volume" delle onde sonore, in questo tipo di apparecchio acustico il segnale viene inviato dal corpo del macchinario posto all'esterno direttamente a livello dell'orecchio medio, dove è situato il trasduttore utilizzando segnali o magnetici o elettrici o piezoelettrici. Il trasduttore usa segnali vibratori al posto di quelli sonori e con diversi tipi di vibrazione indurrà un segnale acustico all'orecchio medio.
Utilizzato in caso di sordità totale bilaterale, con lesione del solo organo del Corti (la porzione più interna dell'orecchio che trasforma gli impulsi sonori vibratori in segnali elettrici) con livello soglia superiore ai 100dB (decibel) e unicamente se la sordità è avvenuta successivamente all'apprendimento del linguaggio. Minore è la durata della sordità, quindi prima si interviene, migliori sono i risultati.
Anche in questo caso abbiamo un microfono, un trasduttore che trasforma gli impulsi sonori in impulsi elettrici e del sistema di stimolazione tramite uno o più elettrodi, passando l'impulso al nervo acustico. Viene ovviamente posizionato tramite intervento chirurgico per via trans mastoidea.
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
Se è vero che invecchiare è un processo naturale e fisiologico, lo è anche che esistono differenze abissali tra l'età anagrafica e quella biologica di ognuno di noi.
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