Elettroencefalogramma

L'elettroencefalogramma è uno strumento scientifico scoperto da Hans Berger negli anni '20, in grado di registrare i fenomeni elettrici derivanti dall'attività cerebrale.

 

 

Un elettroencefalogramma, o EEG, è infatti un test che rileva l'attività elettrica del cervello, grazie all'utilizzo di piccoli dischi di metallo piatti (elettrodi), che vengono attaccati al cuoio capelluto. Le cellule cerebrali comunicano tra di loro tramite impulsi elettrici e sono attive sempre, anche quando dormiamo. Lo strumento è formato, solitamente, da una cuffietta, che viene posizionata sul capo, da una serie di fili, che dalla cuffia, si collegano allo strumento vero e proprio, che registra i segnali elettrici del cervello.

L'attività registrata dagli elettrodi si presenta, poi, su un monitor sotto forma di linee ondulate, ottenendo così una registrazione EEG. L'EEG può svolgere un ruolo importante nella diagnosi dei disturbi cerebrali, in particolar modo è uno dei principali test diagnostici per l'epilessia ed è utilizzato molto anche nel campo della ricerca.

L'EEG non è in grado di misurare l'intelligenza di una persona o di individuare una malattia mentale, ma può dare indicazioni preziose sui danni subito al cervello. L'EEG può essere utile per la diagnosi o il trattamento delle seguenti patologie:

  • epilessia o altri disturbi convulsivi;
  • tumore al cervello;
  • coma;
  • confusione;
  • problemi a lungo termine con il pensiero o la memoria;
  • ferite o danni alla testa;
  • disfunzione cerebrale, che può avere una varietà di cause (encefalopatia);
  • infiammazione del cervello (encefalite);
  • ictus;
  • disordini del sonno;

 

 

L'EEG può anche essere utilizzato per confermare la morte cerebrale di una persona in coma persistente, viene anche utilizzato per aiutare a stabilire il giusto livello di anestesia per una persona che si trova in stato di coma farmacologico.

Test

Il paziente che deve sottoporsi ad un EEG, può mettere in atto i seguenti comportamenti:

EEG
  • Si possono lavare i capelli la sera prima o il giorno prima del test, ma è meglio non utilizzare balsami, creme per capelli, spray o gel, perché sono tutti prodotti per capelli che possono rendere più difficile l'applicazione del gel, della cuffietta e degli elettrodi, che devono aderire perfettamente al cuoio capelluto, per rilevare un segnale elettrico “pulito” e non disturbato.
  • Il giorno del test, è meglio evitare tutto ciò che contiene caffeina, perché la caffeina può influenzare i risultati del test.
  • Si possono assumere i farmaci normalmente, salvo indicazioni differenti, come a volte capita nel caso degli antidepressivi, o i farmaci per l'epilessia.
  • Se l'EEG deve essere effettuato in uno stato di sonno, potrebbe essere richiesto di dormire meno ore la notte prima, per poi rilassarsi durante il test.

Durante la prova non si dovrebbe sentire alcun tipo di dolore o disagio, infatti, gli elettrodi non trasmettono alcuna sensazione, ma registrano solamente le onde cerebrali. Nella fase iniziale di una visita con EEG, un tecnico segnerà sul cuoio capelluto, con una matita speciale, dei piccoli segni per indicare dove applicare gli elettrodi, successivamente tali macchie verranno rimosse con una crema granulosa, che serve per pulire bene il cuoio per una migliore aderenza degli elettrodi.

 

 

Una volta pulito il cuoio vengono messi la cuffietta e i dischi piatti di metallo, a volte non viene utilizzata la cuffia, ma degli adesivi particolari al suo posto. Gli elettrodi utilizzati sono solitamente 16/20. Se gli elettrodi non sono ancora ben aderenti, è possibile che venga messo del gel per migliorare la qualità del segnale. Gli elettrodi sono collegati, grazie a dei fili, a uno strumento che amplifica le onde cerebrali e le registra su di un computer.

Una volta che gli elettrodi sono posizionati, il tempo per la registrazione di un EEG è in genere 60 minuti. Se il paziente deve dormire durante il test, potrebbero essere necessarie fino a tre ore. Durante la registrazione delle onde si possono alternare momenti di rilassamento, o è possibile che venga richiesto di aprire e chiudere gli occhi, eseguire alcuni semplici calcoli, leggere un paragrafo, guardare una foto, respirare profondamente (iperventilazione) per qualche minuto, o guardare una luce lampeggiante, per osservare cosa accade alle onde cerebrali durante l'esecuzione di un'attività.

Dopo la prova il tecnico rimuove gli elettrodi e la cuffia, e si può immediatamente tornare alla normale routine, a meno che non sia stato somministrato un sedativo, in questo caso ci vorrà un po' più di tempo perché il farmaco inizi a svanire.

Rischi

L'EEG è un test sono sicuro e indolore.

Nei pazienti con epilessia è possibile che venga innescata intenzionalmente una convulsione per analizzare le onde del cervello durante una scarica di epilessia. Alla fine del test i capelli possono risultare appiccicosi e sporchi, ma sarà sufficiente un normale lavaggio perché tornino puliti.

Risultati

Dopo aver effettuato il test, si prende un appuntamento per discutere con il medico dei risultati. Ci sono diversi tipi di onde cerebrali che possono venire analizzate dopo un'EEG:

  • Onde Alfa: hanno una frequenza di 8 a 12 cicli al secondo. Le onde alfa sono presenti solo nello stato di veglia, in uno stato di rilassamento.
  • Onde Beta: hanno una frequenza di 13 fino a 30 cicli al secondo. Queste onde si trovano normalmente quando si è in uno stato allarme, o di agitazione.
  • Onde Delta: hanno una frequenza inferiore a 3 cicli al secondo. Queste onde si trovano nello stato più profondo del sonno.
  • Onde Theta: hanno una frequenza da 4 a 7 cicli al secondo. Queste onde si trovano normalmente solo quando si dorme o nei bambini piccoli.

Per quanto riguarda la lettura dei risultati, in linea generale, un'EEG, si può classificare in:

  • Normale: negli adulti che sono svegli, l'EEG mostra per lo più onde alfa e onde beta. I due lati del cervello mostrano modelli simili di attività elettrica, non ci sono onde anormali di attività elettrica o momenti senza onde sul tracciato EEG. Se vengono utilizzate luci lampeggianti (stimolazione luminosa) durante il test, una zona del cervello (la regione occipitale) può avere una breve risposta dopo ogni lampo di luce, ma le onde cerebrali rimangono normali.
  • Anormale: i due lati del cervello mostrano diversi pattern di attività elettrica. Ciò può significare un problema in una zona o parte del cervello. L'EEG mostra improvvise esplosioni di attività elettrica (picchi) o improvviso rallentamento delle onde cerebrali nel cervello. Questi cambiamenti possono essere causati da un tumore al cervello, infezioni, lesioni, ictus, o epilessia. L'EEG può registrare anche delle variazioni di onde cerebrali, non in un'unica area, ma in un'area estesa, indicando problemi come, ad esempio, un'intossicazione da farmaci o un'encefalite, che modificano l'equilibrio chimico del corpo, compreso il cervello, e causano i cambiamenti delle onde.

L'EEG può anche non mostrare alcuna attività elettrica nel cervello, appare quindi "piatto" o "linea retta" sullo schermo. In questo caso significa che la funzione del cervello è ferma, a causa di mancanza di ossigeno o di flusso di sangue all'interno del cervello. In questi casi la persona si trova in stato di coma.

 

 

 

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