Con la festa di Halloween, celebrata in tutto il mondo il 31 ottobre, si apre la trilogia delle commemorazioni dei santi e dei defunti di tradizione medievale. La parola Halloween deriva dalla sigla in inglese arcaico "All Hallow's Eve", letteralmente "la viglia di tutti i santi", ad indicare appunto la sera precedente del giorno di Ognissanti, istituito dalla Chiesa Cattolica nel 610 dC e celebrato il 1 novembre di ogni anno. A seguire abbiamo il giorno della Commemorazione di tutti i defunti, il 2 novembre, anch'esso istituito dalla Chiesa Cattolica.
Halloween, in realtà, non è riconosciuto come festività dalla Chiesa, ma rimane tradizionalmente e culturalmente collegato alle altre due festività fin da epoche precristiane, deriva, infatti, da un'usanza celtica di relazionarsi con i propri morti anche dopo la loro dipartita lasciando un giorno all'anno del cibo sulla tavola per loro. Quest'usanza è sopravvissuta nei secoli tanto che possiamo ancora oggi ritrovarla in qualche paese italiano e non solo, ed è proprio da questa usanza che nasce il famoso ritornello di Halloween: trick or treat? (tradotto in italiano come dolcetto o scherzetto?) ossia, si chiedeva ai defunti se erano passati per fare una burla o per mangiare qualcosa.
Halloween nasce quindi da una tradizione celtica, anglosassone, anche se ha molto in comune con altre usanze di altri popoli, semplicemente per il fatto che anticamente segnava il punto di confine tra l'estate e l'inverno. Il 1 novembre, infatti, prima dell'avvento del calendario gregoriano, era considerato ufficiosamente il primo giorno d'inverno, e il 31 ottobre con la festa di Halloween si celebrava la fine dell'estate, non a caso, infatti, i due colori simbolo di questa festa sono l'arancione, il colore del sole, e il nero, il colore del buio dell'inverno. Molto spesso la notte di Halloween viene ricordata anche come il Capodanno celtico. Sempre di tradizione anglosassone sono anche il rito di travestirsi, per non farsi riconoscere dai morti che in quella notte, si credeva, tornavano in vita e il rito di intagliare le zucche, seguendo la leggenda irlandese di Jack O Lantern, Jack la lanterna, che, colpevole di averlo ingannato, fu costretto dal diavolo a vagare nelle tenebre dell'aldilà munito di una fiammella custodita dentro una zucca incavata.
Ma, a questo punto, viene da chiedersi come mai nel tempo la festa di Halloween, tradizionalmente europea, sia conosciuta come originaria Stati Uniti. La ragione sta nel fatto che durante l'Ottocento molti irlandesi dovettero emigrare in America per sfuggire ad una grave carestia che aveva colpito tutto il Paese portandosi dietro le loro tradizioni alle quali come popolo erano più legati, e quindi il giorno di San Patrizio, celebrato il 17 febbraio, e Halloween, appunto. Nel Nuovo Mondo questa festa prese piede rapidamente e divenne sempre più commerciale e carnevalesca, fino a perdere molto di quello che era lo spirito tradizionale, trasformandosi in quell'Halloween che conosciamo noi oggi, ritornato in Europa nella sua veste moderna e americanizzata.
Come ogni festa che si rispetti anche Halloween ha le sue ricette e i suoi ingredienti tipici che derivano da tradizioni secolari. La zucca è il primo esempio, è di stagione a fine ottobre quando si celebra Halloween ed è di colore arancione come simbolicamente vuole la tradizione.
Per realizzare la tipica decorazione di Halloween va acquistata una zucca grande, rotonda e di un bel colore arancione, va tolto il cappello e va scavata al suo interno, tenendo da parte la polpa, poi va intagliata per formare gli occhi, il naso e la bocca in un'espressione un pò minacciosa, si inserisce una candela, si ricopre con il cappello e si mette in terrazzo o fuori dalla porta. Con la polpa si possono preparare biscotti, tortini, cheescakes, cupcakes, frittelle, gnocchi o zuppe da mangiare sia il giorno di Halloween sia i giorni seguenti.
Voglio ricordare che anche in Italia esistevano e persistono tuttora usanze similari, anche se non sono mai state chiamate Halloween, bensì piuttosto "festa delle anime" o "festa dei morti" e celebrate la notte tra l'1 e il 2 novembre. Nell'Italia del nord-ovest, tra il Piemonte e il Lazio, compresa la Sardegna, cioè in quelle regioni dove viene coltivata la zucca, era consuetudine intagliare le zucche a forma di teschio e celebrare riti che collegavano simbolicamente le zucche alle streghe.
Più che di dolci tipici, nel caso di Halloween, si tratta di forme tipiche, durante questo periodo, infatti, vediamo praticamente in ogni panificio o pasticceria, il sorgere di dolcetti, torte, cioccolatini, caramelle etc... fatti con gli stessi impasti usuali ma a forma di fantasmi, di ragni, di cappelli da strega, di zucca Jack O Lantern, di dita mozzate, di occhi insanguinati, di pipistrelli, di tombe, di teschi e di tutto ciò che è collegato al nostro immaginario più macabro.
Halloween sembra stuzzicare molto la creatività di cuochi provetti o improvvisati e con pochi ingredienti e semplici trucchi si riescono a dare degli effetti scenografici horror ai nostri piatti, come per esempio trasformare dei wurstel in dita mozzate, tagliandoli a metà, ponendoli in una teglia con una mandorla all'estremità a formare un unghia, cuocendoli in forno e poi aggiungendo il ketchup all'altra estremità ad indicare il sangue. Oppure basta acquistare degli stampini per realizzare biscotti a forma di fantasmini o pipistrelli, cuocerli in forno aggiungendo magari una glassa di cioccolato nero o bianco. Il frullato del vampiro è un'altra semplice ricetta per realizzare una bevanda di colore simile al sangue, basta frullare lo yogurt bianco con lo sciroppo di fragola o di altri frutti di bosco.
In tutta Italia esiste, tuttavia, una tradizione dolciaria non strettamente legata ad Halloween quanto piuttosto alla festa dei morti, di cui tratto nella sezione dolci dei morti.
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