Stefano Bonilli - Gambero Rosso

Stefano Bonilli è stato un giornalista italiano, conosciuto in particolar modo per aver fondato nel 1986 la rivista enogastronomica "Gambero Rosso", ancora oggi una delle testate più importanti e rinomate del settore. Il primo numero del Gambero Rosso esce il 16 dicembre 1986, come inserto de Il Manifesto, prima in bianco e nero e di solo 8 pagine poi come supplemento a colori più sostanzioso.

 

 

Amico e collaboratore di Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food, Stefano Bonilli fonda con lui l'associazione antesignana di quello che sarebbe poi diventato Slow Food, chiamata Arcigola, sempre nel 1986, qualche mese prima di dare vita al Gambero Rosso.

Nel giro di poche settimane Arcigola fa il boom riuscendo ad ottenere 22 mila iscritti.

Procediamo con ordine, vediamo la vita di Bonilli nel dettaglio.

La vita di Stefano Bonilli: dal Gambero Rosso al Papero Giallo

Stefano Bonilli

Stefano Bonilli nasce nel 1945 a Bosco Chiesanuova, in Veneto, studia come universitario a Bologna e si trasferisce a Roma per lavorare nella redazione de Il Manifesto.

Dato che il salario come redattore non gli permette di vivere, inizia a lavorare come giornalista free lance per la Rai, per la quale tiene un programma chiamato Di tasca nostra, sui consumi degli italiani, negli anni 1984, 1985 e 1986 (fino alla primavera).

Dopo aver reso pubblica una classifica che metteva all'ultimo posto la Findus (nel test risultò decima su dieci), la stessa Findus decise di non fare più pubblicità in Rai, facendole perdere un fatturato di circa 800 milioni di lire annui. Di conseguenza il programma di Bonilli non fu rinnovato e, nonostante il licenziamento, per Bonilli iniziò un periodo di grande fermento: sempre nell'86 fonda Arcigola con Carlo Petrini e a fine anno diventa caporedattore del nuovo inserto gastronomico de Il Manifesto, Gambero Rosso, appunto, riscuotendo fin da subito molto successo.

 

 

Nel 1987 decide di creare anche una propria guida dei vini, Vini d'Italia, alla quale seguirà anche la guida dei ristoranti del Gambero Rosso con le forchette come premio per i migliori locali, da 1 a 3 un po' come le stelle Michelin.

Dopo pochi anni Gambero Rosso prende una sua strada autonoma da Il Manifesto, Bonilli fonda La città del Gusto in varie città (Roma, Torino, Lecce, Napoli...), una struttura che ha l'obiettivo di essere anche una scuola di cucina, di giornalismo gastronomico, di cultura del vino.

Nel 1999 fonda il canale tematico satellitare Gambero Rosso Channel e nel 2004 apre un suo blog personale chiamato "Papero Giallo".

Nel 2008 viene licenziato dal Gambero Rosso, con sua enorme amarezza, e fonda una nuova rivista online, la Gazzetta Gastronomica.

Muore nel 2014 per un infarto improvviso. 

 

 

 

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