Le stoviglie in legno sono molto utilizzate nelle nostre cucine, ma ci si pone spesso il dubbio circa la loro effettiva sicurezza, soprattutto in materia di pulizia e igiene.
Nel corso di questo articolo cercheremo di chiarire meglio questi aspetti, ma anche di fornire qualche consiglio utile per usare al meglio questi oggetti da cucina così popolari e amati.
Secondo il Regolamento europeo 1935/2004 esiste il principio di non inquinamento dell'alimento e per questo motivo è importante fare la valutazione del rischio. In virtù di questo regolamento, quindi, prima di mettere in commercio qualsiasi utensile venga in contatto con il cibo, devono essere fatte delle prove atte a dimostrare la sicurezza del prodotto, nonchè la sua inerzia nei confronti delle contaminazioni alimentari.
Lo stesso principio menzionato sopra vale, ovviamente, anche per gli utensili e le stoviglie in legno, i cui produttori devono dimostrare, tramite la valutazione del rischio, che i loro utensili di legno non contaminano e sono davvero inerti rispetto al cibo che contengono, e che viene processato al loro interno.
Gli studi scientifici in merito alla sicurezza delle stoviglie in legno non giungono mai a risultati definitivi. Ad oggi, non ci sono pareri negativi espliciti circa l'uso del legno come materiale per utensili a contatto con alimenti.
Nella ristorazione, l'uso di stoviglie di legno è consigliato solo nel caso in cui si tratti di vassoi o piatti di portata, da cui l'alimento deve comunque essere separato usando una carta adeguata.
L'uso del legno per i piatti da portata si è diffuso moltissimo negli ultimi anni, ma non è gradito da tutti. Di recente, infatti, a Birmingham, negli UK, un ristoratore è stato condannato al pagamento di una multa da 50.000 sterline per l'uso continuativo di piatti di portata di legno sporchi. Il caso è stato riportato sui social dallo stesso consiglio comunale della città, con l'intento di sensibilizzare la popolazione circa la scarsa igiene della scelta di usare il legno come materiale per le stoviglie.
Il divieto di utilizzo delle stoviglie in legno nella ristorazione non è esplicito nel nostro paese, in quanto non esiste una legge in merito. Tuttavia, è sconsigliato in ambito professionale, e i ristoratori devono fare un'accurata valutazione del rischio prima di introdurli nella loro cucina.
Il legno è di per sé un materiale inerte, nonostante si tratti di un prodotto organico. Se trattato nel modo corretto è, quindi, assolutamente idoneo al contatto con gli alimenti, perchè non rilascia sostanze pericolose e non contiene resine plastiche.
La mancata sicurezza delle stoviglie in legno, quindi, è deputata solamente ad un uso spesso scorretto che ne viene fatto, soprattutto per quanto riguarda il lavaggio e il maneggiamento degli alimenti al loro interno.
Il legno è un materiale poroso che assorbe quindi liquidi e può facilmente ospitare nelle sue fessure colonie batteriche o fungine. Di conseguenza, un lavaggio accurato ed idoneo, che assicuri la rimozione completa dei residui di cibo, è sicuramente il primo passo da fare per rendere l'uso delle stoviglie in legno sicuro per la salute. Inoltre, è sempre buona abitudine asciugare le stoviglie in legno in modo accurato, prima di riutilizzarle.
Inoltre, è necessario evitare le cosiddette "contaminazioni crociate", dovute all'uso di alimenti diversi nello stesso supporto. Un esempio è l'uso dello stesso tagliere in legno sia per gli alimenti crudi che per quelli cotti, oppure sia per la carne o pesce che per la verdura. Questo fa in modo che possibili microrganismi contaminanti gli alimenti maggiormente soggetti alla crescita microbica, passino poi nell'altra tipologia di alimento. Questo principio vale per tutti gli utensili usati in cucina, ma nel caso dei prodotti in legno, data la loro porosità, necessita di particolare attenzione.
Importante è quindi il lavaggio adeguato dopo ogni utilizzo, soprattutto dopo aver lavorato cibi diversi tra loro, anche come cottura. Il miglior legno per mestoli e stoviglie sembra essere quello di pino, perchè più facilmente sanificabile rispetto a quello di faggio. Questo perchè il legno di pino sarebbe meno poroso e più compatto rispetto ad altre tipologie di legno.
Importante è anche prestare attenzione all'usura delle stoviglie in legno, visto la facilità con cui si generano fessure o tagli che rendono le operazioni di pulizia difficili. Un tagliere in legno usurato è potenzialmente causa di contaminazioni microbiche, motivo per cui andrebbe levigato periodicamente. Questo elimina lo strato superficiale, colonie batteriche e fungine comprese, e rende l'utensile meno rischioso.
Gli utensili di legno non andrebbero, inoltre, usati con gli alimenti crudi maggiormente a rischio di contaminazione, come nel caso di carne, pesce o formaggi erborinati. Una soluzione ideale è, in alternativa, l'uso di utensili di legno differenziati tra la carne e il pesce e altri per ortaggi e frutta.
Il lavaggio in lavastoviglie, a temperature inferiori ai 60 °C, è l'ideale per i taglieri e le stoviglie robuste di legno, perchè realizza una pulizia più accurata e con meno rischi.
Per il lavaggio a mano è utile usare succo di limone, aceto e bicarbonato, insieme all'acqua, oppure l'alcol. Quest'ultimo è la soluzione ideale per rimuovere dal legno i residui di materia grassa e realizza un'igienizzazione maggiormente accurata rispetto ad altri detergenti e sostanze.
Appena acquistate, le stoviglie in legno devono essere messe per qualche minuto in acqua calda e, se si tratta di un tagliere, deve essere trattato in olio di semi per due volte a distanza di qualche giorno. Questo trattamento deve essere ripetuto per 2 volte ogni anno.
Per un'adeguata pulizia ordinaria di tagliere e utensili di legno, se non hanno macchie particolari, basta metterli in ammollo in acqua calda e detersivo o altro prodotto, e successivamente lavarli in modo da rimuovere i residui e l'unto. Il risciacquo deve essere fatto usando acqua calda, e successivamente l'utensile va lasciato sgocciolare, per poi essere asciugato in modo accurato.
Ogni 15 giorni è necessario fare una pulizia più approfondita, usando sale e succo di limone sparsi sulla superficie delle stoviglie di legno, che devono poi essere strofinate in modo energico in modo da fare l'esfoliazione del tagliere. Successivamente, va fatto il risciacquo e l'asciugatura come al solito.
Per pulire le stoviglie tra l'uso di un alimento e l'altro, è possibile usare l'aceto, che pulisce in modo rapido e abbastanza sicuro.
Un'alternativa alle stoviglie in legno lavabili sono quelle monouso, che hanno il vantaggio di essere meno soggette a contaminazioni e usura, in quanto non possono essere riutilizzate. Sono dei prodotti biodegradabili interamente, fatte di legno compostabile e quindi gettabili insieme ai rifiuti organici. Ovviamente il loro prezzo è maggiore rispetto alle classiche stoviglie in plastica monouso, poiché, ad esempio, un set da 200 pezzi di posate costa intorno ai 16 euro. Sul web troviamo, oltre alle classiche posate in legno, anche cucchiai di legno adatti alla preparazione degli alimenti e piatti interamente in legno monouso, così come anche contenitori per alimenti di diverse forme. Questo tipo di prodotti sono sicuramente un'alternativa ecologica e sicura all'uso di altri materiali per la fabbricazione di stoviglie usa e getta.
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