La menopausa è una fase della vita sessuale femminile, caratterizzata dalla cessazione definitiva dei cicli mestruali, per esaurimento della funzione dell'ovaio. La menopausa interviene generalmente tra i 40 e i 50 anni e spesso si accompagna ad un complesso di manifestazioni che rientrano nel quadro del climaterio femminile; le più spiccate tra di esse riguardano i caratteri sessuali, il sistema nervoso e l'apparato cardiovascolare.
La menopausa può anche essere causata da interventi chirurgici sugli organi genitali interni o da trattamenti ormonoterapici (menopausa artificiale).
Con la menopausa iniziano per la donna una serie di cambiamenti fisiologici che possono comportare una serie di disturbi, come l'aumento della pressione arteriosa e quindi l'aumento del rischio di malattie cardiovascolari, l'osteoporosi (cioè la riduzione della massa del tessuto osseo, dovuta alla sospensione della produzione di estrogeni che agiscono come protezione nei confronti della demineralizzazione ossea, che quindi in menopausa va monitorata costantemente), la depressione, per chi non accetta questa nuova condizione ed infine, l'aumento ponderale, dovuto in parte ad un problema psicologico, in parte al cambiamento fisiologico.
Infatti con l'aumentare dell'età diminuisce il fabbisogno calorico, ma ciò non va di pari passo con l'introito del cibo che spesso continua ad essere superiore alle necessità. Date le caratteristiche della menopausa e il ruolo che il cibo riveste, oggi particolarmente, è chiaro che anche per questa condizione si possono dare dei consigli alimentari. Le donne in menopausa dovrebbero innanzitutto contrastare l'osteoporosi aumentando l'introito del calcio (fino a 1000 mg al giorno), attraverso una dieta ricca di latte, formaggi, yogurt, uova (il tuorlo in particolare è ricco di calcio) e verdure. In realtà l'assorbimento del calcio,che avviene soprattutto nell'ileo, e la sua utilizzazione, dipendono anche dal paratormone (l'ormone delle paratiroidi), dalla calcitonina e dall'1-25-diidrossicolecalciferolo, derivato quest'ultimo dalla vitamina D (presente nell'olio di fegato di merluzzo, nel salmone, nell'aringa, nelle uova e, anche se in minor quantità anche nei formaggi, soprattutto quelli più grassi). Da evitare invece l'abuso di aceto, di alcool e il fumo, che tendono a demineralizzare l'osso.
È bene inoltre diminuire l'apporto di sale, essendo la menopausa condizione favorente la ipertensione arteriosa, e di grassi, come prevenzione per le malattie cardiovascolari.
Durante la menopausa è consigliabile anche l'assunzione della soia che, contenendo i fitoestrogeni, (composti, presenti in numerose piante, caratterizzati da un'azione simile a quella degli estrogeni, cioè gli ormoni femminili prodotti soprattutto dalle ovaie) rappresenta un'ottima alternativa naturale alla terapia ormonale sostitutiva. Infine in menopausa è molto importante abbinare a questo tipo di dieta l'attività fisica, possibilmente all'aria aperta (i raggi solari attivano la vitamina D) e svolgendo movimenti che sollecitano il sistema scheletrico, quindi contro una resistenza (portare un carrello o lavorare la terra). In questo modo infatti si combatte la menopausa su più fronti dal momento che si limita l'osteoporosi, grazie ai movimenti di trazione e all'esposizione al sole che aumenta l'assorbimento del calcio, si riduce la massa corporea, favorendo il controllo pressorio e diminuendo il rischio di malattie cardiovascolari, e, nel modo più semplice possibile si contrasta la depressione, che normalmente fa sì che la donna si chiuda in se stessa limitando la socializzazione.
A proposito del peso, va comunque sottolineato che anche in menopausa un po' di grasso fa bene. Ovviamente è preferibile avere un tipo di grasso periferico e non centrale, cioè avere una struttura corporea a pera e non a mela. Il grasso infatti contiene l'enzima aromatasi che converte gli androgeni deboli sintetizzati dai surreni (i quali a differenza delle ovaie funzionano allo stesso modo anche in menopausa) in estrogeni, che sono endotelio-protettivi.
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