Errori di quantificazione

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Salve, Vi scrivo perchè ho un quesito..

ho una dieta molto sana ed equilibrata con tanta frutta e verdura, cereali, legumi, a volte il pesce, poca carne e formaggi, pochi dolci, no alcool etc...

 

 

L'unico dubbio è questo: tra la frutta mangio di media 3,5 mele al giorno (in prevalenza quelle verdi con poco zucchero), inoltre sono una ghiottona di marmellate 99% frutta senza zucchero (Asiago - da agricoltura biologica 2-3 vasettini alla settimana) ai mirtilli o frutti di bosco o more; queste marmellate contengono pectina, che se non sbaglio proviene dalle mele.... in pratica mi sono resa conto di divorare molta pectina al giorno... è un bene o un male? Che controindicazioni ci sono per dosi elevate di pectina? Che fine fa nel mio organismo: viene eliminata senza sovraccaricare i miei organi? Oppure viene utilizzata per..? Vi ringrazio per l'aiuto Distinti Saluti Elisa

Cara Elisa,

seguire una dieta sana non significa solamente eliminare i cibi "sbagliati", perché purtroppo non esistono cibi buoni e cibi cattivi, ma tali diventano solo se si eccede con le quantità. Per esempio, se si eccede per difetto con carne, pesce, uova e formaggi si può incorrere a carenze proteiche, soprattutto se si pratica molta attività fisica, d'altro canto esagerare con cereali, legumi e il sanissimo olio extravergine porta facilmente al sovrappeso, vanificando di fatto tutti gli sforzi. Con questo non voglio assolutamente dire che la tua alimentazione sia sbagliata, ti consiglio solo di fare uno sforzo aggiuntivo e mettere un numero davanti alle affermazioni. Qualche esempio:

  • mele con poco zucchero: le granny smith (le mele verdi che citi) hanno 38 kcal e 9,4 g di carboidrati per 100 g, le "zuccherine" imperatore hanno 44 kcal e 11,3 g di carbiodrati per 100 g. Tu mangi 3,5 mele al giorno, per un totale di circa 700 g, passando dalle mele verdi alle imperatore avresti un surplus calorico di ben 42 kcal, ovviamente una quantità irrisoria.
  • pectina: le mele contengono poco meno di 2 g di fibre per 100 g, e non tutta è pectina. Quindi 14 g di fibra al giorno per 700 g di mele. Nella marmellata ci può essere al massimo 2 g di pectina per 100 g di prodotto (nelle mie marmellate Sì ne uso 6 g per kg di frutta utilizzata!), quindi, considerando che non puoi mangiare più di 100 g di marmellata al giorno (esagerando), fanno 16 g di fibra (ripeto: non tutta è pectina). Considerando che ogni giorno si consiglia di assumerne 25-30 g direi proprio che non sei a rischio, la pectina che assumi può solo fare bene all'organismo e in particolare al funzionamento dell'intestino e al controllo del colesterolo. La pectina è una fibra e come tale non viene assorbita, ma passa nelle feci tal quale: svolge la sua funzione nell'intestino limitando l'assorbimento del colesterolo, aumentando il volume delle feci grazie all'assorbimento di acqua, regolarizzando così il transito intestinale.
  • marmellata senza zucchero: bisogna mettersi bene in testa che lo zucchero non è veleno. Esistono preparazioni che necessitano di zucchero, come per esempio le marmellate. Una marmellata senza zucchero è un succo di frutta, non una marmellata. I prodotti senza zucchero utilizzano ingredienti che di fatto sono zucchero, ma dato che non si chiamano con questo nome, consentono la dicitura "senza zucchero". Parlo del succo d'uva concentrato (che in realtà è glucosio), del succo di mela concentrato (la frutta contiene zucchero: se concentro il succo della frutta secondo voi cosa ottengo se non lo zucchero!?!?!). Il concetto fondamentale da capire è questo: lo zucchero della frutta salutisticamente parlando è praticamente uguale a quello raffinato, con piccole differenze che, si badi bene, sono a favore dell'uno o dell'altro a seconda dei casi. Per esempio il succo d'uva concentrato (glucosio) è peggio del saccarosio perché ha un indice glicemico più elevato!Quindi nel valutare una marmellata è bene leggere gli ingredienti, ma soprattutto la frutta utilizzata per 100 g di prodotto e le calorie totali, che non dovrebbero superare le 180 per 100 g.

 

 

Concludendo, chi sa quantificare è libero di mangiare per piacere e non per dovere: per esempio è libero di mangiare una fruttatissima e dolcissima mela Fuji, se la preferisce a una acida Granny, ben sapendo che la differenza in calorie è irrisoria.

 

 

 

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