La Vodka è una tra le bevande alcoliche più prodotte e bevute al mondo, consumata liscia oppure mescolata nei cocktail e long drink.
La Vodka è nata nei Paesi dell'Est intorno al Quattrocento, di solito si associa la Vodka alla Russia, ma anche la Polonia rivendica la paternità di questo distillato. Nella loro lingua il termine "vodka" indica un diminutivo della parola "acqua", che si scrive rispettivamente "voda" in russo e "woda" in polacco, ecco perchè ogni tanto si trova scritto Wodka anzichè Vodka, perchè è quella di fattura polacca. Il riferimento all'acqua non è casuale, la vodka, infatti, ricorda l'acqua per la sua assoluta trasparenza e per il suo gusto neutro, quasi insapore. Volendo rapportarla all'italiano è come se chiamassimo la vodka "acquetta", ironicamente, visto che il suo contenuto alcolico è decisamente molto alto, supera i 40% e spesso anche i 50%.
Oggi la Vodka viene prodotta in tutti i Paesi dell'Est Europa e anche in quelli Scandinavi, in particolare in Finlandia, quindi in tutti quei Paesi che per tradizione ne sono anche ottimi consumatori. Ma il successo della Vodka nel resto del mondo avvenne solo negli anni Cinquanta, guardacaso in piena Guerra Fredda, e recentemente anche il Centro Europa e il Nord America hanno iniziato a distillarla. Non c'è da stupirsi, dunque, se una delle Vodke più famose e vendute sia proprio la Grey Goose, ideata nel 1997 da un miliardario americano, prodotta in Francia e inseritasi nel mercato mondiale come prodotto di lusso.
La Vodka viene ottenuta distillando diverse materie prime ricche di amido, soprattutto i cereali dai quali si ottengono quelle migliori, e i tuberi, in primis le patate, dai quali si ottengono vodke più scadenti. Quindi per ottenere un prodotto più buono è meglio utilizzare esclusivamente cereali, o al limite solo parzialmente i tuberi. In Polonia si predilige la segale, il cereale di cui questo Paese detiene il primato della produzione mondiale. In Russia si usa una miscela di segale e frumento, ma anche in misura minore di avena ed orzo. I cereali vengono tritati grossolanamente e lasciati a macerare in acqua per diverse ore. Il mosto ottenuto viene portato ad ebollizione per permettere la scissione dell'amido in zuccheri e quindi viene filtrato e di nuovo fatto fermentare. A questo punto si aggiungono i lieviti selezionati e si ottiene il wash con un grado alcolico di 6-8%. Si passa alla distillazione vera e propria in apparecchi a colonna dalla quale si ottiene un liquido molto alcolico (85-90%). Questo distillato viene filtrato su quarzi o carboni molto porosi e assorbenti così da trattenere molte sostanze responsabili di gusti anomali e da ottenere un distillato purissimo e limpido. Infine si riduce il grado alcolico a circa 40% tramite refrigerazione, e si imbottiglia.
Esistono in commercio alcuni tipi di Vodka aromatizzata alla frutta o alle spezie (pesca, melone, zenzero, mandarino ecc), che sono in realtà dei liquori a base di Vodka e hanno un grado alcolico inferiore, c'è da dire che questi liquori vengono aromatizzati con aromi artificiali e non sono di certo il massimo dal punto di vista organolettico, né da quello della genuinità. Tanto vale a questo punto preparare dei cocktails a base di vodka e succo di frutta...
Tradizionalmente nei Paesi dell'Est e Nord Europa la Vodka viene bevuta liscia e fredda, in piccoli bicchieri e anche durante i pasti abbinata a piatti di pesce molto saporito: caviale, salmone o trota affumicati, aringa sott'olio o aragosta, serviti con frittelle di grano saraceno. Da noi in Occidente questa tradizione non ha mai preso piede, non tanto per una questione economica, visto che questi stessi pesci vengono molto apprezzati (ma magari accompagnati da un bel calice di champagne!), quanto piuttosto perchè qui rimane forte e radicata la cultura del vino bevuto durante i pasti o come aperitivo, mentre la vodka rimane relegata all'ambito delle discoteche e dei lounge bar, dove non viene mai ordinata liscia ma sempre miscelata in coktails e long drink quali lo Screwdriver, il Bloody Mary o il Black Russian.
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