L'aranciata è un soft drink, una bevanda analcolica frizzante al gusto di arancia, spesso realizzata con additivi chimici, e commercializzata sia in lattina da 33 cl che in bottiglietta.
Secondo il disciplinare europeo l'aranciata deve contenere almeno un 12% di succo e polpa d'arancia, un limite davvero molto basso.
L'aranciata è una bevanda famosa in tutto il mondo, dove è conosciuta con vari nomi e dove viene prodotta da varie aziende, delle quali sicuramente la più conosciuta e diffusa è la Fanta, quella prodotta dalla Coca-Cola Company, e diffusa in 190 Paesi, tra cui il principale consumatore è il Brasile.
Le aranciate più famose in Italia sono, oltre alla Fanta, quella della San Pellegrino e l'Oransoda, oggi commercializzata da Campari. Recentemente sono nate aranciate prodotte da altre aziende italiane, più piccole e spesso artigianali e/o biologiche, come Ecor, Paoletti e Abbondio.
Nella scelta di un'aranciata bisognerebbe leggere gli ingredienti e puntare su quelle che:
Ecor, Fanta e Abbondio soddisfano tutti questi requisiti.
Bisogna comunque considerare il fatto che queste bevande andrebbero bevute molto sporadicamente... E che gli ingredienti da evitare tutto sommato sono innocui, quindi alla fine anche solo il gusto personale può essere una discriminante accettabile.
San Pellegrino produce tre tipi di aranciata, la classica, la dolce e l'amara, realizzata quest'ultima con le arance amare che gli donano il tipico gusto che la San Pellegrino definì "adulto" negli spot degli esordi di questo prodotto. La Fanta ne commercializza anche un tipo ottenuta da arance rosse.
Storia dell'aranciata
L'aranciata (come bibita gassata) fu inventata durante la Seconda Guerra Mondiale quando i regimi fascisti di Italia e Germania proibirono ogni importazione dall'estero, in particolare dai Paesi anglosassoni. La Coca-Cola, che fino a quel momento aveva avuto un'importante fetta di mercato in Europa, decise di creare un nuovo marchio prodotto direttamente in loco, e fu così che l'imprenditore tedesco Max Kleith, il responsabile degli stabilimenti della Coca-Cola Company in Germania, ideò la ricetta della Fanta, prodotta utilizzando proteine del siero del latte ottenute dagli scarti di lavorazione del formaggio; e le fibre ottenute dai residui di lavorazione del sidro di mele.
Alla fine della guerra, Kleith cedette la ricetta della Fanta e tutto il business a Coca-Cola Company.
Una storia analoga avvenne in Italia, quando nel 1932 la San Pellegrino lanciò la prima aranciata italiana.
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