Negli ultimi mesi si sta assistendo ad una nuova moda su riviste, siti web e quant'altro: è quella del caffè verde, osannato e pubblicizzato come l'ultima frontiera nelle diete dimagranti. Al caffè verde vengono attribuite tantissime proprietà, tra cui quella di favorire il dimagrimento in primis, e poi anche proprietà antiossidanti, stimolanti, antitumorali e contro la ritenzione idrica.
Generalmente viene venduto in erboristeria o in farmacia sotto forma di capsule o di infuso a base di polvere di chicchi di caffè.
Ma quanto c'è di vero in questa nuova e invasiva moda?
Mi è capitato di parlarne e discuterne con i proprietari di una torrefazione, i quali si sono trovati allibiti a dover rispondere a tante chiamate e richieste di caffè verde negli ultimi mesi (ci stiamo riferendo ai primi mesi del 2014).
Partiamo dalla materia prima. Il caffè verde non è altro che il caffè non tostato, il chicco della pianta del caffè, infatti, ha un colore verde brillante quando viene raccolto poi con il processo di essiccazione diventa di un colore verde pallido, come nella foto qui sotto.
Solo con la tostatura, quindi, il chicco diventa nero, così come lo conosciamo da consumatori finali. Ma la tostatura apporta al chicco anche altre qualità: un sapore più intenso e una leggerezza che lo rendono adatto alla macinatura, alla polverizzazione e all'utilizzo come caffè espresso, questo avviene principalmente per le reazioni di Maillard causate dalle alte temperature della tostatura.
Il caffè verde (o dovremmo chiamarlo caffè non tostato?) ha un difetto innegabile: è molto duro e si fa fatica a macinarlo con le comuni macchine, sia casalinghe che professionali. Gli stessi proprietari della torrefazione, avendo provato a macinare i chicchi di caffè verde, non erano riusciti a ridurlo in polvere e avevano evitato di insistere per non rovinare le lame degli strumenti macinatori.
Questo fatto ci fa subito capire una cosa: che la produzione di caffè verde deve essere fatta con strumenti industriali, dotati di lame forti e resistenti che lo riducano in polvere e che non sono attualmente in possesso di una comune torrefazione artigiana. In effetti il caffè verde viene commercializzato da aziende farmaceutiche o erboristiche, non certo da una torrefazione!
Questo fatto ci dice molto sulla qualità del prodotto (scarsa...), ma poco sulla sua presunta proprietà dimagrante... D'altronde, se il caffè da centinaia di anni viene tostato ci sarà un motivo no? Ma andiamo avanti...
Partendo dal presupposto che, come sempre abbiamo sostenuto, una dieta dimagrante apporta i suoi risultati e funziona solo se si abbinano correttamente una dieta ipocalorica e un'adeguata attività fisica, qualsiasi ingrediente, qualsiasi integratore, qualsiasi prodotto non può, da solo, miracolosamente, farci dimagrire e bruciare tutti i grassi in eccesso! In questo senso il caffè verde non fa eccezione.
La cosa positiva del caffè non tostato è che contiene un minor quantitativo di caffeina del caffè tostato e, volendo, può essere bevuto tramite infusione da chi magari subisce eccessivamente gli effetti collaterali del caffè espresso (tachicardia, insonnia, nervosismo...).
Dal punto di vista gustativo, inoltre, il caffè verde come infuso ha un sapore meno forte dell'espresso, ricorda maggiormente un tè verde, lievemente amarognolo ed erbaceo, piuttosto che un caffè nero al quale siamo abituati.
Ma le sue qualità e le sue proprietà sono tali e quali a quelle del caffè tostato!
Le presunte proprietà dimagranti sono da imputare alla caffeina, una sostanza che aumenta il metabolismo ma non in modo sufficiente, e sufficientemente prolungato, da determinare un aiuto efficace per il dimagrimento (e senza contare gli effetti collaterali).
Sì, può essere utile berne una tazza mezz'ora dopo i pasti per facilitare la digestione, così come si farebbe con una qualsiasi tisana o un'altra bevanda calda, che ci fa sentire lo stomaco alleggerito, ma non dobbiamo aspettarci che una tazza di caffè verde al giorno, o una capsula al giorno, ci facciamo dimagrire così, velocemente e senza controindicazioni, come promettono molte pubblicità illusorie!
Per concludere l'EFSA, l'Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare, ha dato il suo parere sfavorevole al caffè verde come dimagrante (così come l'aveva dato al tè verde e alla caffeina in genere): dopo aver esaminato i dati non li ha ritenuti validi per dimostrare la sua efficacia nella perdita di peso.
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