L'olio di oliva viene sempre dipinto come un prodotto che sta un gradino più in alto rispetto a tutti gli altri grassi da condimento e per cucinare, soprattutto dal punto di vista salutistico: le sue doti di protettore del cuore e delle arterie vengono continuamente decantate da tutti i nutrizionisti.
Con questo articolo vogliamo fare chiarezza, presentando i reali vantaggi dell'olio di oliva rispetto agli altri oli vegetali, ma soprattutto mostrando che in realtà, salutisticamente parlando, l'olio di oliva viene battuto clamorosamente da alcuni oli di semi ricchi di grassi essenziali.
Prima di iniziare il confronto, bisogna specificare una punto importante: la battaglia deve essere ad armi pari, cioè se l'olio di oliva è extravergine, ovvero prodotto solo con procedimenti meccanici, lo deve essere anche quello di semi. Le considerazioni che seguono ci consentiranno di stabilire l'eventualità di inserire l'olio di semi nella nostra alimentazione.
Sempre più studi scientifici stanno dimostrando che i grassi polinsaturi abbassano i valori di colesterolo LDL (cattivo) più efficacemente dei grassi monoinsaturi. L'olio di oliva è povero di grassi polinsaturi, gli oli di semi, al contrario, ne sono ricchissimi.
Una corretta alimentazione dovrebbe apportare una quantità uguale quantità di grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi.
Le fonti di grassi polinsaturi sono limitate al pesce grasso, la frutta secca e qualche altro frutto inusuale come l'avocado.
E ad alcuni oli di semi.
Chi non assume regolarmente una discreta quantità di pesce grasso e frutta secca difficilmente riuscirà a rispettare questo rapporto utilizzano l'olio di oliva, il quale contiene una quantità di monoinsaturi superiore di 7 volte ai polinsaturi!
L'olio di oliva è carente in grassi polinsaturi e di conseguenza anche di grassi essenziali. Vale il discorso fatto in precedenza: chi non assume regolarmente pesce grasso e frutta secca (noci in particolare) non può sperare di assumere una quantità adeguata di grassi essenziali senza integrare con olio di semi. Stesso discorso per quanto riguarda la vitamina E, contenuta in quantità di molte volte superiore in molti oli di semi. Ma per quest'ultima si può sempre ricorrere agli integratori.
Se avete letto tutti gli articoli riguardanti gli oli vegetali avrete capito che un olio apporta benefici al sistema cardiovascolare solamente se non è raffinato, quindi il confronto va fatto a parità di tecnologia di produzione. Ottenere olio di oliva non raffinato è molto più semplice rispetto a quello di semi: l'estrazione di olio vergine dalle olive è nata prima dellla raffinazione, mentre l'estrazione di olio di semi non raffinato è una cosa nuova, almeno qui in Italia.
ll primo vantaggio dell'olio di oliva vergine nei confronti di quello di semi è quindi la reperibilità. Attualmente la quasi totalità dell'olio di semi sul mercato è raffinato, mentre per l'olio di oliva c'è una ripartizione equa tra i due prodotti.
Il secondo vantaggio è il gusto, che dipende in parte dalle abitudini di noi Italiani: abituarsi al gusto degli oli di semi non raffinati e trovarne un utilizzo in cucina può non essere semplice. Più semplice, invece, trovare una collocazione a quelli raffinati, grazie al fatto che sono quasi insapore!
Il terzo vantaggio riguarda la conservazione: l'olio di oliva si conserva bene a temperatura ambiente, anche per diversi mesi. L'olio di semi, a causa degli acidi polinsaturi che vanno facilmente incontro a irrancidimento, va conservato in frigorifero in bottiglie scure e consumato entro qualche settimana.
Il quarto vantaggio riguarda la versatilità. Essendo più stabile alle alte temperature, l'olio di oliva può essere utilizzato per cucinare, per friggere e a crudo, mentre l'olio di semi può essere utilizzato solo a crudo, o in aggiunta ai prodotti da forno come il pane e le torte.
I vantaggi dell'olio di oliva sono tutti pratici, non esistono vantaggi salutistici se gli oli di semi non sono raffinati e conservati in modo corretto.
il vero segreto per raggiungere i propri obiettivi di forma fisica non si trova soltanto in palestra, ma anche in cucina.
Scegliere la farina migliore per fare la pasta fresca è molto importante. Quali sono le soluzioni ideali? Ecco qualche consiglio in più.
Le fibre sono sostanze che non apportano (o quasi) calorie, ma sono molto importanti. Scopriamo quali sono gli alimenti più ricchi di fibre alimentari.
Lo sviluppo della tecnologia e l'esperienza fatta durante il periodo di lockdown, ha stravolto anche il modo di acquistare prodotti alimentari.
L'arrivo dell'estate porta con sé una serie di cambiamenti e aspettative. Tra questi, la cosiddetta "prova costume" è uno dei momenti più temuti da molte persone.
La pianificazione della spesa, l’attenzione alle etichette nutrizionali e la scelta di prodotti freschi e non trasformati sono elementi chiave per una dieta equilibrata.
L’alimentazione che ti migliora la vita: perché leggere The Open Ring
Il digiuno: benefici, storia e evoluzione
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Olio di palma bifrazionato - Utilizzo - Punto di fumo
Olio di semi - Oli vegetali - Girasole soia lino mais colza sesamo
Olio di semi contro olio di oliva
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?