Le fratture del cranio rappresentano una rottura di un qualsiasi tipo di osso cranico. Esistono molti tipi di fratture del cranio, ma tutte derivano da una sola causa principale: un urto o un trauma cranico abbastanza violenti da fratturare l'osso. La frattura può essere accompagnata da una lesione al cervello, anche se ciò non si verifica sempre.
Una frattura non è sempre facile da diagnosticare; tuttavia, i sintomi che possono indicare una frattura sono diversi e includono: gonfiore e depressione intorno alla zona d'impatto, ecchimosi facciali e sanguinamento dalle narici o dalle orecchie.
Il trattamento dipende dalla gravità del quadro clinico, nelle fratture lievi i farmaci antidolorifici sono sufficienti nella maggior parte dei casi, mentre per le lesioni più gravi si rende spesso necessario l'intervento neurochirurgico.
Esistono diversi tipi di fratture del cranio, le diverse tipologie dipendono dalla forza del trauma, dalla localizzazione dell'impatto sul cranio e dalla forma dell'oggetto che è venuto a contatto con la testa. Ad esempio un oggetto appuntito è più probabile che causi una frattura cranica rispetto a una superficie dura, come potrebbe essere il pavimento.
Diversi tipi di fratture causano lesioni e traumi di diversi livelli di gravità.
In una frattura chiusa, chiamata anche frattura semplice, la pelle che copre l'area di frattura non è lesionata ma rimane integra e non si riscontrano monconi ossei sporgenti (l'osso non comunica con l'esterno).
In questo tipo di frattura, conosciuta anche come frattura esposta, la pelle è lacerata e l'osso comunica con l'esterno.
Si riferisce a una frattura in cui ci sia l'infossamento di uno dei due margini ossei. Ciò provoca la comunicazione della cavità cranica con l'esterno e la possibile contaminazione settica cerebrale.
Questa frattura si realizza per traumi che coinvolgono il massiccio faciale o la base del cranio e possono esitare in importanti sequele neurologiche fino alla morte. Le principali zone colpite comprendono: l'area periorbitale (intorno agli occhi), le orecchie, il naso e posteriormente nei pressi del tratto cervicale della colonna vertebrale.
Oltre alla classificazione sopra indicata, le fratture del cranio possono essere classificate in:
La frattura semplice rappresenta il tipo più comune di frattura, specialmente nei bambini di età inferiore ai 5 anni.
Le fratture dell'osso temporale rappresentano il 15-48% di tutte le fratture del cranio mentre le fratture della base cranica rappresentano il 19-21%.
Le fratture depresse sono nella maggior parte dei casi fratture aperte (75-90%) e interessano l'osso fronto-parietale (75% dei casi), temporale (10%), occipitale (5%) e altre ossa (10%).
Una frattura del cranio si verifica quando viene applicata una forza abbastanza forte da provocare la frattura dell'osso cranico. Qualsiasi tipo d'impatto può provocare una frattura del cranio, le cause più comuni sono:
In alcuni casi, come nelle fratture aperte o depresse, può essere facile vedere la frattura cranica. A volte, tuttavia, la frattura non è evidente ed è fondamentale riconoscere i segni e sintomi che s'innescano.
Sintomi gravi di fratture del cranio includono:
Sintomi meno gravi e meno specifici che possono comparire e non essere necessariamente correlati a una frattura del cranio, includono:
Per porre diagnosi di frattura di cranio, nella maggior parte dei casi sono sufficienti i segni e sintomi clinici associati a un esame fisico della testa e all'anamnesi del trauma.
Tuttavia per identificare e valutare l'esatta natura del danno è necessario utilizzare strumenti diagnostici radiologici. Le varie tecniche di imaging vengono utilizzate per avere un quadro più chiaro e preciso sul tipo di frattura e sull'estensione della stessa.
Lo strumento più comunemente utilizzato è la tomografia assiale computerizzata (TAC), tale tecnica, di solito, fornisce il quadro più chiaro della frattura e di eventuali danni al cervello, in quanto permette una ricostruzione 3D della testa.
Oltre alla TAC, due metodiche spesso utilizzate per porre diagnosi di fratture del cranio sono la radiografia a raggi X e la risonanza magnetica (RM). La radiografia penetra i tessuti molli e fornisce un'immagine precisa dello stato dell'osso; la risonanza magnetica produce invece un'immagine dell'osso e dei tessuti molli, permettendo in questo modo di valutare sia la frattura del cranio sia lo stato del tessuto cerebrale.
Il trattamento per una frattura del cranio dipende da molti fattori, che sono sia indipendenti dal trauma e comprendono l'età della persona, il suo stato di salute e la sua storia medica, mentre altri sono strettamente collegati alla dinamica del trauma, come il tipo di frattura, la sua gravità e le eventuali lesioni cerebrali associate.
In alcuni casi, come ad esempio nelle fratture della base cranica, farmaci antidolorifici per controllare il dolore possono essere l'unico presidio teraputico per il paziente, il cranio infatti guarisce autonomamente nella maggior parte di questi casi. Tuttavia, tale frattura può richiedere un intervento chirurgico, se si assiste a una perdita eccessiva di liquido cerebrospinale dal naso e dalle orecchie.
La chirurgia è generalmente richiesta nelle fratture depresse del cranio. Si utilizza nelle fratture in cui la depressione è grave e nei casi in cui la depressione causa un aumento della pressione intracranica o se vi è perdita di liquido cerebrospinale.
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