Calvizie: cos'è - Differenza con l'alopecia

Che cos'è la calvizie?

La calvizie è un disturbo, considerato da alcuni di tipo patologico, che determina una perdita totale o parziale dei capelli, in modo in genere progressivo e nell'arco di un tempo abbastanza lungo. Viene considerata da alcuni una patologia perchè, pur non compromettendo le aspettative di vita, può determinare conseguenze di tipo psicologico. Infatti, chi ne è affetto è in genere soggetto a malessere ed imbarazzo perchè vede modificarsi la propria immagine in senso negativo e sente quindi disagio anche nello stare in società. 

 

 

Spesso ci si chiede cos'è l'alopecia, specie quella androgenetica, cosa vuole dire questo termine e la differenza con la calvizie. Infatti, è comune fare confusione tra alopecia e calvizie. Il primo termine si riferisce alla mancanza di capelli dovuta a cause note, come malattie o eredità genetica, ed è in genere diffusa su più parti del corpo oppure può interessare solo alcune parti. Questo termine viene usato in riferimento alla perdita di tutti i tipi di peli, non solo ai capelli. L'alopecia è una condizione che difficilmente si rimuove e che risulta perenne. 

La calvizie, invece, è quella condizione di perdita dei capelli che può essere risolta in quanto in genere è una condizione transitoria. Vi sono diversi tipi di calvizie ma le più note e frequenti sono quella stagionale e quella psicogena. L'alopecia androgenetica può essere chiamata anche "calvizie comune", ma è anch'essa una condizione che non si risolve con facilità. 

 

 

Come crescono i capelli e quanto si perdono?

Il ciclo vitale dei capelli ha una durata variabile che può essere diversa nell'uomo, in cui va dai 2 ai 4 anni, e nella donna, in cui va invece dai 2 ai 6 anni. Questo ciclo si compone di diverse fasi: quella di crescita, che interessa la maggior parte dei capelli; quella di regressione o fine della crescita, molto veloce dura poche settimane e interessa pochissimi capelli, circa l'1% del totale. L'ultima fase è quella di riposo o caduta, in cui il bulbo si muove verso la parte superiore e il capello è quindi soggetto alla caduta, in seguito sopratutto a fattori esterni come forze meccaniche, ad esempio frizionamento vigoroso, l'uso di pettine o spazzola.  

La prima fase del ciclo di crescita, chiamata anche anagen, è anche la più lunga e dura in genere diversi anni. I capelli, come possiamo intuire, non crescono tutti contemporaneamente, come avviene negli altri animali e la crescita è di 1 cm circa al mese. 

Nella seconda fase, definita anche catagen, il capello si stacca dalla parte più profonda del follicolo, ossia la papilla pilifera e non si allunga più perchè si interrompe la produzione di cellule. 

La fase finale, chiamata anche telogen, dura alcuni mesi ed è caratterizzata dalla morte del capello. In seguito alla sua caduta, si riattiva il follicolo che riprende a produrre cellule per la crescita di un nuovo capello. Questa fase interessa circa il 10% della chioma totale. 

Tipologie e cause della calvizie 

Un tipo molto noto di calvizie è quella stagionale, in cui si ha la perdita dei capelli concentrata in alcuni periodi dell'anno, generalmente tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno. Questa perdita di capelli è una condizione fisiologica che si ripristina nel giro di poco tempo. Questo periodo coincide con la fine del ciclo vitale dei capelli e ne consente il ricambio. Inoltre, è causato anche dallo stress ossidativo dovuto all'esposizione prolungata ai raggi solari a cui i capelli sono in genere sottoposti durante il periodo estivo. Potrebbe essere paragonato al cambio del pelo, alla muta quindi, che si avviene negli animali. 

 

 

Un altro tipo di calvizie è quella psicogena, che è chiamata anche "calvizie da stress". Questo fenomeno ha dei sintomi simili all'alopecia androgenetica che però è in genere ereditaria. Nella calvizie psicogena si ha produzione di sebo scatenata proprio dallo stress. Altri sintomi tipici di questa calvizie sono la dermatite seborroica nel cuoio capelluto, ma anche prurito e dolore alla cute. L'unica cura per la calvizie psicogena è la rimozione della causa dello stress. In genere, la caduta dei capelli in seguito a situazioni difficili a livello psicologico non avviene in breve tempo ma dopo circa 3 mesi dal verificarsi della causa. Lo stress causa una riduzione della durata della fase anagen, determinando quindi l'ingresso di un numero superiore alla norma di capelli che entrano nella fase di caduta (o telogen). In queste condizioni, si può avere un incremento della caduta dei capelli pari a 10 volte il numero fisiologico di capelli in caduta. 

La calvizie psicogena è causata, però, anche da alterazioni ormonali che si verificano in situazioni di stress, come un aumento nella produzione di cortisolo da parte del surrene. Uno studio in particolare, ha associato l'aumento della perdita del pelo nelle scimmie ad un aumento del cortisolo circolante. 

Un altro tipo di calvizie è tipicamente femminile, e può essere giovanile: essa è provocata dall'uso di ferri per capelli o attrezzi simili che stressano in modo eccessivo i capelli, causando anche problemi per la crescita futura dei capelli. 

Una causa della calvizie può essere anche una dieta particolarmente sbilanciata e drastica, fortemente carente di macro- e micro- nutrienti. 

Rimedi e cure per la calvizie

Nel 2019, un gruppo di scienziati americani hanno trovato la soluzione per la calvizie attraverso l'utilizzo di cellule staminali totipotenti per la crescita di follicoli umani. I ricercatori hanno creato un sistema innovativo che consente alle cellule staminali di impiantarsi e svilupparsi replicando quanto avviene in natura. Per farlo hanno utilizzato un cuio capelluto riprodotto in 3D e realizzato con prodotti biodegradabili fatti con lo stesso materiale che in genere si usa per la chiusura delle ferite. La parte più delicata del processo è il controllo dell'integrazione tra pelle e cellule staminali. Il risultato ottenuto è soddisfacente: i capelli risultano naturali e questo apre la possibilità dell'uso di questa tecnica anche negli esseri umani per la cura dei vari generi di calvizie. Questa procedura potrebbe essere una valida alternativa al trapianto di capelli, che risulta spesso molto costosa, ed inoltre usando le cellule staminali ha minor rischio di rigetto come nel caso del trapianto. 

Altre cure per la calvizie possono essere l'uso di integratori, sopratutto quelli a base di antiossidanti e vitamine, che possono in alcuni casi stimolare l'attività dei bulbi piliferi. Questi integratori sono utili nel caso in cui il soggetto segua un'alimentazione particolarmente povera di nutrienti e vitamine. 

Spesso, quando si ha la calvizie stagionale si tende a cercare rimedi che però spesso non sono efficaci, perchè formulati per altri tipi di calvizie. Vi sono, però, dei prodotti cosmetici che possono aiutare nel velocizzare il ricambio dei capelli, riducendo il disagio che la caduta può creare in alcune persone. Tra i cosmetici di questo genere abbiamo quelli a base di rame-peptidi e quelli con idrocortisone. Altri prodotti possono aiutare a nascondere le zone in cui si hanno meno capelli, in modo da donare alla chioma un aspetto più folto. Queste formulazioni sono in polvere e si depositano nel cuoio capelluto, usando i capelli presenti come base di appoggio per l'adesione delle microfibre di cui sono composte queste polveri. Per questo motivo, questi prodotti sono inefficaci su persone calve totalmente.

I metodi di prevenzione della calvizie riguardano un'alimentazione equilibrata, che apporti tutti i nutrienti necessari alla formazione del capello. Inoltre, è bene evitare il fumo e tutti i fattori di stress per i capelli, come l'uso errato di piastre per capelli o ferri riscaldati, oppure l'abuso di trattamenti chimici o una spazzolatura effettuata in modo scorretto. 

Falsi miti sulla calvizie

Innanzitutto, la calvizie può essere anche femminile, non solo maschile, nonostante le donne ne siano meno colpite. 

Vi sono spesso alcuni accorgimenti che ritenuti causa della calvizie ma che in realtà non la influenzano più di tanto. Fra questi abbiamo l'uso del cappello, oppure di gel e prodotti per capelli. In realtà, solo piastre e pettini riscaldati, se usati di frequente e in modo scorretto, possono incrementare la caduta dei capelli. 

Inoltre, non è vero che tagliando i capelli completamente, essi ricrescano maggiormente. Questo è dovuto al fatto che alla base di capelli sono più grossi e nelle prime settimane di crescita sono più resistenti, quindi danno l'illusione di essere più folti. 

 

 

 

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