Lo jagertee, in italiano il tè del cacciatore, è una bevanda alcolica, che viene servita calda, a base di tè nero e vino, oppure di un qualche liquore che può essere rum, grappa o obstler, un liquore alla frutta tipico tedesco.
Il tè e la bevanda alcolica desiderata vengono riscaldati e aromatizzati con spezie varie, quali cannella e chiodi di garofano, agrumi, scorze di arancia e/o di limone e zucchero.
A differenza del bombardino, il tè del cacciatore è poco alcolico, circa 12%, poichè il procedimento di preparazione prevede che il cocktail venga riscaldato e quindi durante la cottura l'alcol evapora, ciò lo rende molto simile ad un vin brulè.
Il nome, tè del cacciatore, gli deriva dall'usanza che vige fin dall'Ottocento tra i cacciatori austriaci e tedeschi che durante le lunghe attese nelle battute di caccia bevono questo tè corretto per riscaldarsi e rinfrancarsi.
Lo jagertee è originario dei Paesi di lingua tedesca, Germania, Austria e Tirolo, dove viene chiamato anche Hüttentee (tè della baita) or Förstertee (tè dei boschi).
Recentemente si è diffuso anche nelle zone alpine italiane dove viene bevuto come bevanda corroborante e riscaldante soprattutto nelle baite e nelle stazioni sciistiche apres-ski.
Ma in Italia non esiste una vera e propria tradizione dello jagertee, il suo consumo rimane limitato alle località sciistiche dove viene bevuto più per una questione folcloristica che attira soprattutto i turisti, che per una vera e propria tradizione sentita dagli abitanti locali.
Si calcola, invece, che in Germania vengano prodotti annualmente circa 400 mila litri di jagertee in bottiglia, e in Austria addirittura 600 mila litri!
Lo jagertee che viene commercializzato in bottiglia ha una gradazione alcolica molto maggiore, anche di 40%, ma solitamente quello in bottiglia non viene bevuto liscio, bensì diluito in acqua e riscaldato, come si fa per preparare un punch, quindi la gradazione scende dopo la cottura.
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