La dismenorrea è una mestruazione dolorosa causata da crampi di origine uterina.
Il dolore mestruale, che si irradia fino alle gambe e alla schiena, soprattutto nella regione lombare, può durare dalle 8 alle 72 ore, può essere accompagnato da diarrea, nausea e cefalea con un coinvolgimento del sistema neurovegetativo tale da portare a volte a sincope e collasso.
A causa dei dolori lancinanti all'addome infatti qualche donna è costretta persino a stare a letto senza svolgere alcun tipo di attività.
La dismenorrea può essere primaria o secondaria.
La dismenorrea primaria si definisce tale perché non è legata a nessun tipo di patologia organica e proprio per questo lascia un piccolo spazio alla prevenzione.
Riguardo alla sua eziologia comunque, anche se particolari reazioni psicologiche sono presenti in donne dismenorroiche, nelle quali sicuramente è importante la rassicurazione psicologica, attualmente si ritiene che alla base della dismenorrea primaria vi sia un'aumentata produzione e rilascio di prostaglandine (mediatori dei processi infiammatori) a livello dell'endometrio di donne con cicli ovulatori.
La dismenorrea primaria colpisce soprattutto le giovani donne e i sintomi si affievoliscono già intorno ai trenta anni fino a scomparire generalmente dopo il parto.
La dismenorrea secondaria invece, si definisce tale perché i dolori sono causati da problemi di natura organica come l'endometriosi, la presenza di cisti ovariche, l'adenomiosi, la presenza di fibromi, il varicocele pelvico, le malformazioni congenite utero-vaginali. Questo tipo di dismenorrea è diagnosticato attraverso l'ecografia transvaginale.
Nel caso della dismenorrea secondaria si parla di terapia chirurgica, mentre nel caso di dismenorrea primaria, ha senso parlare di vari tipi di terapia, essendoci tra l'altro numerosi studi clinici al riguardo:
Come prevenzione per la dismenorrea primaria può essere utile la somministrazione di vitamina B1 (presente in vari alimenti come il germe di frumento, il maiale, la soia secca, la crusca di frumento, le noci, i legumi…) e di magnesio (i cui alimenti più ricchi sono il cacao, le noci, le mandorle, i fagioli, i cereali integrali, i gamberi, ma anche alcuni frutti e verdure, come broccoli, cavolfiori, rape, carote, cipolle, melanzane, lattuga, pomodori, lamponi, more, melone, ciliegie, fragole, arance, ananas, uva). Questo minerale è molto importante per il mantenimento del potenziale di membrana e sembra agire a livello nervoso alzando la soglia del dolore, migliorando quindi la sintomatologia della dismenorrea.
Qualora la risposta della paziente sia scarsa ai trattamenti proposti, sarà opportuno rivalutare la possibile natura secondaria della dismenorrea tramite laparoscopia e isteroscopia. Solo in ultima istanza verrà proposto un aiuto psichiatrico.
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