La tiamina è una vitamina del gruppo B (vitamina B1) che si trova in natura in in molti alimenti come il lievito di birra, i cereali, i fagioli, le noci e la carne. Come integratore, è spesso usato in combinazione con altre vitamine del gruppo B: vitamina B2 (riboflavina), la vitamina B3 (niacina), vitamina B5 (acido pantotenico), vitamina B6 (piridossina), vitamina B12 (cianocobalamina), e l'acido folico.
La tiamina è utilizzata come integratore per curare le sindromi da carenza di tiamina, tra cui il beriberi (una forma di malnutrizione) e le neuriti associati a pellagra o alla gravidanza. La tiamina è utilizzata anche per alcuni problemi digestivi, le malattie cardiache, l'alcolismo, l'invecchiamento, la sindrome cerebellare, le afte, i problemi di visione come la cataratta e il glaucoma, per stimolare il sistema immunitario, e anche per migliorare le prestazioni atletiche di resistenza.
La tiamina viene anche promossa come integratore per migliorare le capacità di apprendimento, aumentare l'energia, combattere lo stress, e prevenire la perdita di memoria.
La tiamina è abbastanza sicura se assunta per via orale in quantità adeguate, in alcuni rari casi si sono verificate reazioni allergiche e irritazione della pelle. Viene considerata abbastanza sicura anche quando somministrata per via endovenosa, sotto controllo medico.
La tiamina potrebbe causare problemi a soggetti che hanno problemi al fegato.
La tiamina è ritenuta sicura per le donne in stato di gravidanza o allattamento, se assunta nella quantità di 1,4 mg al giorno, non ci sono studi sufficienti che garantiscano la sicurezza in caso di dosi più elevate.
Tè e caffè ostacolano l'assorbimento di tiamina, così come i crostacei e il pesce mangiato crudo.
Disordini metabolici. Prendere tiamina per via orale aiuta a correggere i disturbi metabolici causati da alcune malattie genetiche, tra cui la sindrome di Leigh.
Carenza di tiamina. Le sindromi da carenza di tiamina sono risolte efficaciemente assumendo per via orale integratori di tiamina.
Sindrome di Wernicke-Korsakoff. La tiamina aiuta a diminuire il rischio di insorgenza e i sintomi di un disturbo cerebrale chiamato sindrome di Wernicke-Korsakoff, legato a bassi livelli di tiamina, abbastanza frequente negli alcolisti (si ritiene che almeno il 30% degli alcolisti presentino una carenza di tiamina). Somministrare "shots" di tiamina in endovena sembra contribuire a ridurre il rischio di contrarre la malattia e di diminuire i sintomi di astinenza da alcol.
Cataratta. Una dieta ricca di cibi che contengono tiamina è associata ad un ridotto rischio di sviluppare la cataratta.
Malattia renale nelle persone con diabete. L'assunziona di tiamina alte dosi (100 mg tre volte al giorno) per 3 mesi sembra diminuire la quantità di albumina nelle urine (indicatore di danno renale) nelle persone con diabete di tipo 2.
Mestruazioni dolorose (dismenorrea). -Alcune ricerche indicano che l'assunzione di tiamina per 90 giorni blocca il dolore associato alle mestruazioni nelle ragazze tra i 12 e i 21 anni di età.
Per gli adulti che presentano una lieve carenza di tiamina la dose consigliata è di 5-30 mg al giorno (in una dose singola o frazionata) per un mese. Tale dose, in caso di carenze più gravi, può arrivare a 300 mg al giorno.
Per ridurre il rischio di cataratta l'assunzione quotidiana con l'alimentazione osservata negli studi è di circa 10 mg di tiamina.
Come integratore alimentare le quantità solitamente presenti negli integratori sono pari a 1-2 mg.
Le dosi giornaliere raccomandate (RDA) di tiamina sono:
La tiamina è utile per combattere le carenze (accertate) e per alcune patologie, in tutti questi casi va assunta sotto controllo medico. Alcuni soggetti (soprattutto chi beve molto alcol, tè e caffè) può assumere un integratore di tiamina (anche sottoforma di multivitaminico) per prevenire carenze.
Le ricerche che hanno studiato l'assunzione di tiamina per incrementare le performance atletiche non hanno riscontrato alcun effetto benefico.
Curative treatment of primary (spasmodic) dysmenorrhoea
Prevention of incipient diabetic nephropathy by high-dose thiamine and benfotiamine
The response to treatment of subclinical thiamine deficiency in the elderly
Thiamine for Wernicke-Korsakoff Syndrome in people at risk from alcohol abuse
Diet and cataract: the Blue Mountains Eye Study
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