Nella comunità scientifica c'è un forte consenso a favore dell'associazione tra il consumo di alcol e diversi tipi di cancro.
L'alcol è inserito tra le sostanze sicuramente cancerogene, ovvero nella categoria 1, dalla IARC (International Angency for Research on Cancer), e non esiste un consumo che azzeri il rischio: significa che fin dalla prima goccia l'alcol aumenta la probabilità di ammalarsi di tumore. Ovviamente per bassi consumi l'aumento del rischio è irrisorio e per un consumo molto basso addirittura trascurabile, tuttavia è importante sapere che non esiste un livello di assunzione che assicuri il rischio zero.
Sulla base dei dati del 2009, si può affermare che circa il 3,5 per cento di tutte le morti per tumore negli Stati Uniti sono correlate al consumo di bevande alcoliche.
Si ipotizzano diversi meccanismi di azione dell'alcol, ma il più accreditato mette sul banco degli imputati l'acetaldeide, il principale prodotto del metabolismo dell'alcol, una sostanza tossica in grado di danneggiare il DNA, producendo mutazioni in grado di provocare il cancro.
Inoltre, l'alcol altera la capacità dell'organismo di smaltire sostanze di scarto o assorbire sostanze nutritive, come alcune vitamine la cui carenza può essere associata al rischio di cancro.
Nel caso dell'aumento di rischio di cancro al seno nelle donne, si pensa che sia causato dal fatto che l'alcol aumenta i livelli ematici di estrogeni, un ormone sessuale legato al rischio di cancro al seno.
L'alcol provoca lo sviluppo di tumori soprattutto nei tessuti in cui viene a contatto direttamente: nella cavità orale (escluse le labbra), nella faringe e nella laringe. Il consumo di 50 g al giorno o più di alcol (vedi questo articolo per capire cosa significa) causa un aumento da due o tre volte del rischio rispetto ai non bevitori.
Anche per quanto riguarda il cancro all'esofagoil rischio aumenta notevolmente per i forti bevitori (>75 g al giorno di alcol), mentre un consumo moderato (inferiore a 25 g al giorno) non sembra comportare un aumento del rischio.
Il consumo di alcol è un fattore di rischio indipendente per il cancro del fegato: si stima che il rischio aumenti del 10% per un consumo moderato di alcol (12 g al giorno), del 50% per un consumo medio (50 g al giorno) e del doppio per un consumo elevato (75 g al giorno).
Per quanto riguarda il cancro al colon-retto è stato riscontrato un aumento del rischio del 7% per ogni 10 g di alcol al giorno, si parla di un aumento del 50% (1,5 volte) per chi beve 50 o più grammi di alcol al giorno.
Le donne dovrebbero valutare molto attentamente i rischi legati al consumo di bevande alcoliche. I moltissimi studi epidemiologici hanno rilevato un aumento del rischio di cancro al seno associato all'aumento dell'assunzione di alcol. Una meta-analisi di 53 di questi studi ha mostrato che le donne che hanno consumato nella loro vita più di 45 grammi di alcol al giorno hanno avuto un rischio 1,5 volte maggiore di sviluppare il cancro al seno.
Il rischio di cancro al seno aumenta per qualunque dose: per ogni 10 grammi di alcol consumato al giorno i ricercatori hanno osservato un aumento del rischio del 12%, che sale come abbiamo detto al 50% per un consumo di 45 g al giorno.
Queste percentuali relative assumono una importanza quantitativa notevole perché si parte da un valore assoluto già piuttosto alto, pari al 12% della popolazione totale. Per le forti bevitrici si passa al 18%: un aumento non da poco: sono 4 casi in più di tumore ogni 100 donne.
Numerosi studi hanno esaminato l'associazione tra il consumo di alcol e il rischio di altri tumori (pancreas, ovaio, prostata, stomaco, utero e vescica), ma non è stata riscontrata nessuna associazione diretta.
L'alcol sembra ridurre il rischio di contrarre due tipi di cancro: il cancro del rene e linfoma non-Hodgkin. Si parla di una riduzione del rischio del 15% tra i consumatori di bevande alcoliche rispetto ai non bevitori. Non si è ancora capito quale sia il meccanismo di azione dell'alcol nei confronti di questi due tipi di tumore.
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