Il tumore dell'esofago rappresenta il 7% di tutte le neoplasie del tratto gastrointestinale e rimane a tutt'oggi, nonostante i progressi della chirurgia e delle terapie mediche come radio- e chemioterapia, una malattia a prognosi infausta nella maggioranza dei casi.
L'incidenza del tumore dell'esofago è molto variabile nei diversi Paesi del mondo, ma è innanzitutto da segnalare l'importante mutamento nella frequenza del tipo istologico che si è registrata negli ultimi decenni. In Nord America e in Europa si sta assistendo ad un aumento d'incidenza di adenocarcinomi del cardias e dell'esofago distale; ciò è strettamente correlato al contemporaneo aumento, negli stessi Paesi, della malattia da reflusso gastroesofageo e della sua evoluzione più temuta che è l'esofago di Barrett.
Il tumore dell'esofago colpisce più frequentemente i maschi (75% dei casi) e la decade compresa fra i 60 e 70 anni rappresenta l'età più colpita.
Il cancro dell'esofago si divide in due tipi istologici:
Nel tumore dell'esofago s'individuano quattro sedi d'insorgenza principali:
Tra i fattori di rischio si trovano:
Il tumore dell'esofago è purtroppo caratterizzato da un frequente ritardo diagnostico, tanto che in oltre il 70% dei casi si presenta in uno stadio già avanzato.
Le manifestazioni cliniche che si possono riscontrare nel cancro esofageo sono le seguenti:
La stadiazione del tumore dell'esofago valuta tre aspetti: l'invasione esofagea del tumore (T), il coinvolgimento linfonodale (N) e l'eventuale presenza di metastasi a distanza (M).
Il sospetto diagnostico inizia con l'anamnesi sintomatologica che, sebbene aspecifica, può comunque indurre il sospetto che all'origine dei disturbi vi sia un tumore dell'esofago; in particolare quando sia nota una storia di malattia da reflusso gastroesofageo o addirittura di un esofago di Barrett.
Il ruolo dell'esame obiettivo è limitato, i quanto permette di evidenziare solo le grosse masse neoplastiche.
Gli esami che rappresentano i cardini per porre diagnosi di tumore dell'esofago sono l'esofagografia, l'esofago-gastroscopia e l'esame istologico delle biopsie.
In caso d'identificazione del tumore esofageo, si effettua la TAC per valutare l'eventuale metastatizzazione della neoplasia.
Molte forme di trattamento sono disponibili e numerosi sono stati i progressi nella cura del tumore dell'esofago, ma purtroppo ancora oggi si tratta di una malattia a prognosi molto spesso infausta.
La terapia chirurgica rimane senza dubbio il trattamento principale per il tumore dell'esofago.
Negli ultimi anni sono stati sviluppati protocolli di trattamento integrati, che prevedono l'uso di radio- e chemioterapia preoperatoria che sembrano dare ottimi risultati in termini di riduzione locale della malattia e di prognosi a distanza.
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
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