Le frittelle di mele sono dolci prodotti un po' in tutta Italia, ma che trovano il loro "habitat naturale" nelle zone in cui la produzione di mele è più intensiva, ovvero nella regione Trentino Alto Adige.
È qui infatti che si concentra la produzione italiana di mele, soprattutto nella Val di Non, dove troviamo il consorzio di produttori Melinda, e nella Val Venosta. Valli con clima asciutto e soleggiato, perfette per la produzione di mele.
Non a caso le frittelle di mele sono state introdotte nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) della regione Trentino Alto Adige, con il nome tradizionale altoatesino apfelkiechl.
Le frittelle di mele si possono realizzare in svariati modi, ma quello più gettonato e tradizionalmente utilizzato prevede di tagliarle ad anelli, spessi circa mezzo cm, e friggerle con l'utilizzo di una pastella morbida e gonfia, a base di farina, uova e latte.
Diverse sono le varianti ricercate dagli appassionati di cucina, che però non possono o non vogliono utilizzare questo o quell'ingrediente.
Quelle più ricercate in assoluto sono le frittelle di mele senza latte, senza uova o senza lievito.
L'ingrediente che meno influenza le caratteristiche di una ottima frittella è il latte. La pastella con sola acqua sarà sicuramente un po' meno morbida, ma potrà ancora contare sui grassi del tuorlo e sulla sofficità garantita dall'albume montato.
Diverso è il caso delle frittelle di mele senza uova, che non potranno avvalersi dell'apporto fondamentale dell'albume montato, che conferisce aria all'impasto, consentendo alla pastella di gonfiarsi in modo ottimale in cottura. Bisognerà quindi far affidamento solo sul lievito chimico, per la lievitazione: conviene dunque aumentare un po' le quantità di questo ingrediente, rispetto ad una ricetta tradizionale, utilizzandone per esempio una bustina, invece che metà.
Omettendo il lievito, accade il contrario: bisognerà affidarsi solo alla lievitazione fisica garantita dall'albume montato, che andrà incorporato alla pastella delicatamente, per cercare di non farlo sgonfiare.
Ricordo comunque che il lievito chimico non fa male, che è diverso dal lievito di birra, che l'intolleranza al levito (né di birra, né chimico) non esiste. Insomma, mettete da parte le paranoie se pensate che eliminando il lievito chimico le frittelle di mele diventino più salutari.
Le mele ideali per le frittelle sono le Golden o le Renette, pastose e dolci.
Autore: Andrea Tibaldi
Tempo di preparazione:
Tempo di cottura:
Tempo totale:
Grattugiare finemente la scorza di limone.
In una ciotola, rompere l'uovo e mescolarlo allo zucchero con una forchetta. Unire gli aromi, l'acqua e il latte, il sale, mescolare bene per rendere il tutto omogeneo, quindi unire la farina un po' alla volta, per non formare grumi, e da ultimo il lievito. Coprire e far riposare almeno 45 minuti in frigorifero, se avete fretta mettete in congelatore per 20 minuti, e mescolate ogni 5 minuti.
Sbucciare le mele e affettarle ad anelli spessi 1-2 cm, da ogni mela ne dovreste ricavare 5-6. Rimuovete il torsolo con un coltellino, oppure aiutatevi con un coppapasta o anche con il tappo di una bottiglia o di un vaso di vetro. Se le preparate molto in anticipo, mettetele a bagno in acqua leggermente acidulata con limone.
Scaldare l'olio a 170 gradi, infarinare le fette di mela nella farina 00, quindi immergerle nella pastella, scolarla brevemente prima di immergere le frittelle nell'olio.
La cottura deve durare circa 90-120 secondi, una volta che saranno dorate da un lato, girarle e ultimare la cottura dall'altro lato.
Una volta cotte, passarle nella carta assorbente per asciugarle dall'olio in eccesso.
Spolverare con zucchero a velo, oppure servire con una crema inglese alla vaniglia.
Energia |
93 kcal - 389 KJoule |
|
0 g |
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Proteine |
1 g - 6% |
|
Carboidrati |
9 g - 40% |
|
Grassi |
5 g - 54% |
|
di cui |
|
|
saturi |
0.9 g |
|
monoinsaturi |
3.7 g |
|
polinsaturi |
0.4 g |
|
Fibre |
1 g |
|
Colesterolo |
11 mg |
|
Sodio |
5 mg |
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