La radarterapia è una terapia che fa parte delle cosiddette termoterapie (come l'ipertermia) e impiega apparecchiature in grado di ottenere un aumento della temperatura a livello dei tessuti trattati. Nella radarterapia sono usate le onde elettromagnetiche della banda di frequenza delle microonde.
Il termine R.A.D.A.R. deriva dalla sigla inglese "Radio Detecting And Rading" ossia "rilevatore e localizzatore con onde radio", in quanto queste onde sono dello stesso ordine di lunghezza di quelle utilizzate negli apparecchi radar di rilevazione. L'azione primaria della radarterapia è la produzione di calore. Il maggior riscaldamento si ha in tessuti con maggiore presenza di acqua (es. muscoli e tessuti periarticolari), mentre invece il minore effetto di riscaldamento si ha in quelli a basso contenuto di liquidi (es. tessuto adiposo). La radarterapia, oltre all'effetto termico, provoca un'elevata vasodilatazione che permane per circa 20 minuti dopo il trattamento e interessa esclusivamente i capillari e le arterie precapillari.
Nella radarterapia s'impiegano radiazioni hertziane ad altissima frequenza (circa 2.5 miliardi di cicli al secondo) e onde di lunghezza tra i 10 e i 12.5 cm. Risulta completamente indolore, la parte da curare viene interposta tra due piastre che emettono onde. La seduta dura dai 15 a i 30 minuti, va ripetuta per 15 – 30 giorni con frequenza giornaliera. Prima di sottoporsi alla terapia, il paziente deve togliersi eventuali oggetti metallici e deve liberare dagli indumenti la parte da trattare, che deve essere asciutta.
La radarterapia ha una capacità di produzione di calore in profondità di circa 3-4 cm, che è inferiore, in senso assoluto, a quella ottenibile con la marconiterapia (5-7 cm) ma rispetto a quest'ultima è di più facile gestione e più selettiva per il tessuto muscolare ed epidermico.
Il principale effetto biologico della radarterapia consiste nel riscaldamento dei tessuti con una penetranza di 3-4 cm che innesca attivazione del metabolismo cellulare e pressoché nullo riscaldamento del tessuto adiposo. Questo perché le microonde della radarterapia vengono assorbite principalmente dal tessuto muscolare, avendo quest'ultimo un elevato contenuto di acqua (circa 80%) rispetto al tessuto adiposo (circa 50%).
Oltre ad un effetto termico (che rappresenta l'azione primaria) la radarterapia provoca una elevata vasodilatazione che permane per circa 20 minuti dopo il trattamento ed interessa esclusivamente i capillari e le arterie precapillari. Questa vasodilatazione fa affluire ai tessuti una maggiore quantità di sostanze nutritizie e facilita la rimozione dei cataboliti acidi con una conseguente accelerazione del processo di guarigione.
Gli effetti terapeutici possono essere divisi in locali e sistemici:
La radarterapia viene utilizzata sia per il trattamento di patologie traumatiche e infiammatorie che per il trattamento di patologie degenerative (tipicamente dell'anziano) come forme dolorose e reumatiche soprattutto a carico delle grandi articolazioni e del rachide e comprendono:
La radarterapia risulta controindicata in quelle patologie in cui l'aumento di temperatura e l'increzione del metabolismo si rivelano controproducenti e nelle condizioni in cui le microonde possano alterare il funzionamento delle funzioni vitali.
Le patologie e condizioni controindicate sono:
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