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Mercati tradizionali - Normandia - Calvados
Ufficio del turismo di Grancamp-Maisy
Alcuni siti sullo sbarco:
Questa tappa in hotel di 2 giorni è necessaria per accumulare un po' di caldo, dopo il maltempo e il freddo dei primi giorni. Inoltre devo fare la licenza di pesca in apnea e a quanto pare qui troverò la persona adatta in un negozio di pesca... In realtà, si rivelerà una bufala.
Partiamo a Lisieux in direzione Lion-sur-mer dove c'è il mercato in cui faremo colazione e dove spero di trovare un negozio di subacquea per la licenza. Il mercato è piccolo, come il paesello, troviamo anche dei prodotti italiani... Pasta, formaggi, salumi, vino, biscotti, tutto sommato ci fa abbastanza onore. Deviazione non proprio azzeccata visto che per andare verso la Manche (Manica, la provincia della Normandia limitrofa al Calvados), cioè verso ovest, dobbiamo tornare a Caen e prendere da lì l'autostrada. Colazione con il Far Breton, una torta simile al flan, fatta con una base di crema "soda", prodotta con tanta farina, condita con prugne secche e cotta in forno. Sicuramente un dolce Sì, molto saziante!
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Vicino a Grandcamp-Maisy c'è Isigni-sur-mer, sede del caseificio industriale che produce ben 2 prodotti tipici AOC, il burro di Isigny e la panna di Isigny, e 3 formaggi AOC (Camembert, Pont-L'Eveque, e la Mimolette). È incredibile la capacità dei francesi di trasformare in attrazione turistica strutture che di turistico avrebbero ben poco. Limitrofo allo stabilimento c'è uno spaccio dove si possono acquistare i prodotti aziendali. Al di fuori dello spaccio, una macchina Carpigiani viene messa a dura prova da una gentile ragazza che mesce gelatoni alla panna da 2 euro, fatti ovviamente con la panna di produzione propria. Un piccolo museo illustra la produzione aziendale e ogni ora partono visite guidate all'interno dello stabilimento. Una cosa del genere in Italia l'abbiamo vista solo nello stabilimento della Perugina.
L'effetto branco è forte e finiamo col cadere nella trappola del gelatone alla panna (gastronomicamente parlando questo è uno dei punti più bassi della vacanza...), in più acquisto una microporzione di burro dolce, piuttosto buono, dal colore arancione e dall'aroma intenso di burro.
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Ci stabiliamo quindi nella vicina Grandcamp: siamo nel cuore delle spiagge dello sbarco, che vanno dalla vicina penisola del Cotentin fino alla foce della Senna.
Guardacaso oggi c'è un mercatino serale al porto: ne approfittiamo per acquistare la cena. Oltre alle solite ostriche, sono impressionanti gli astici, venduti a 25-30 euro al kg, di dimensioni veramente notevoli. Scopro anche pesci atlantici a me sconosciuti, come il lieu, che pescherò io stesso nei freddi mari della manica qualche giorno dopo... Ma il prodotto della giornata è senz'altro la "creme crue fermier". Si tratta di panna acida artigianale, non pastorizzata, una panna acida che ha la densità della polenta (per capirci), di colore arancione, uno spettacolo vederla raccogliere dal secchio di plastica in cui è conservata, con il grande mestolo, dalla signora francese che la vende. Ne compro un po', anche se so che sarà difficile finirla, visto che si tratta di panna e ha quindi 350-400 kcal per 100 g. Il prodotto da solo non è molto appetibile (per fortuna)... L'acido smorza molto il grasso della panna, ma la consistenza, liscia e densa, è notevole. Molto buona abbinata a verdure crude e a pesce bollito ed utilizzata insieme ad altri insaporitori come condimento.
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Al mattino visitiamo il mercato del pesce di Grandcamp, un tipico mercato del pesce con i soliti astici giganti, le ostriche e il pesce dell'atlantico. Di rientro prendiamo una stradina sterrata che ci porta in uno spiaggione immenso dove troviamo un allevamento di ostriche. Decidiamo di pranzare qui, smaltendo le rimanenze dei giorni scorsi. La marea è calante ed è incredibile come, minuto dopo minuto, appaiano nuovi filari di ostriche, che rimangono sommerse durante l'alta marea.
Mentre mangiamo, arrivano molte persone armate di retino e stivali, che si inoltrano in mezzo agli allevamenti di ostriche, mentre il trattore lavora nell'allevamento. Quello che vanno a raccogliere, rimarrà un segreto... Incontriamo anche un paio di pescasub, che mi fanno venire ancor più voglia di immergermi nell'oceano. Le giornate di sole si fanno un po' desiderare, ma quando arrivano regalano scenari mozzafiato e foto da cartolina.
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Il pomeriggio, allenamento di nuoto nella piscina più vicina, a Bayeux. Approfittiamo per una visita in città, un po' deludente: troppo turistica per i miei gusti. Le città troppo turistiche spesso non sono interessanti per il gourmet che desidera conoscere i cibi "veri" del territorio, non le proposte puramente turistiche che spesso sono di scarsa qualità e modificate "su misura" per il turista medio.
La sera ci rechiamo alla vicina Pointe du Hoc, un luogo simbolo dello sbarco, dove troviamo un ampio parcheggio immerso in un'ambiente verdeggiante molto ben tenuto. Allestiamo il nostro baccanale portatile e ceniamo in mezzo al meraviglioso verde della Normandia. Dopo cena, una passeggiata alla Point du hoc ad ammirare il bellissimo tramonto.
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