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Ufficio del turismo di Saint-Raphael
La Provenza è la regione che ci è piaciuta meno durante il viaggio del 2005, almeno dal punto di vista gastronomico, quindi arriviamo a Saint-Raphael preparati. Tuttavia, il mare è stupendo e perfetto per le immersioni, e dopo quasi un mese di vacanza tutta dedicata al cibo possiamo anche prenderci una pausa e fare turismo gastronomico nei supermercati francesi che comunque hanno parecchio da offrire per l'amante delle novità.
Inoltre, da non sottovalutare il fatto che dopo tanti ritorni a mani vuote la mia attività di pesca inizia a dare ottimi frutti, fornendo le proteine necessarie per il nostro fabbisogno almeno 2 giorni sui 4 di permanenza.
Il campeggio che troviamo è ad Agay, molto vicino al luogo di pesca, che si trova di fronte a l'Ile d'Or, un piccolo isolotto raggiungibile facilmente a nuoto. Il fondale è stupendo e la fauna notevole: saraghi, salpe, murene, anche qualche spigola. L'acqua non è così fredda come vicino alla Spagna (la temperatura è di 25 gradi) e si può stare in acqua a lungo (la battuta di pesca più lunga è durata ben 5 ore).
Di giorno la zona è frequentatissima da bagnanti, subaquei, pescatori, e soprattutto barche, quindi per il pescatore subaqueo non è il massimo, fortunatamente intorno all'Il d'Or non c'è gente e il fondale, anche se un po' impegnativo (la quota operativa è tra i 5 e i 12 metri di profondità) è molto bello e divertente.
Il primo giorno niente pesce, ma non torno a mani vuote: sulla strada principale, subito prima della svolta per il mare, c'è una rosticceria che ha un po' di tutto: prendo un mezzo pollo fermier (ruspante) e qualche verdura al supermercato di fronte... Anche questa volta non moriremo di fame!
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Saint-Raphael è una tipica città turistica provenzale, trafficata e un po' "fighetta", un po' troppo cementificata per i nostri gusti. C'è anche un mercato, con prodotti vari, ma con prezzi decisamente alti e niente di particolarmente interessante, salvo qualche formaggio di capra. La frutta e la verdura hanno prezzi mediamente molto più alti rispetto alle altre zone della Francia. Il lungomare è suggestivo, anche perché il sole splende e il clima è favoloso, asciutto e caldo.
Il mercato di Agay non offre gran che, se non uno dei pochissimi produttori di miele che fanno assaggiare i loro prodotti, da cui acquistiamo un miele di lavanda sublime: ha un profumo molto intenso di lavanda, ma al contrario dei soliti mieli di lavanda, è delicatissimo. Ogni volta che lo mangio con la ricotta è una esplosione di gusto, per non parlare dei bei ricordi che questi aromi fanno tornare in mente...
Dunque ci spostiamo a Grasse, una graziosa città famosa per le industrie dei profumi che qui operano da secoli. Il centro merita una visita, anche se non troviamo il mercato o meglio, ci spacciano per mercato un paio di bancarelle che vendono fragole a peso d'oro. Troviamo solo un alimentari interessante che vende un po' di tutto, dalla coppa di testa ("paté de tete", molto bello, nella foto) alle crostate ai lamponi, ma sempre a prezzi esorbitanti. Una gentile signora che parla perfettamente l'italiano ci accompagna per le vie di Grasse e ci consiglia un fornaio dove acquistiamo del pane per la colazione.
Prima di andarcene facciamo visita alla profumeria Fragonard, da non perdere: la vista guidata è anche in Italiano, è gratuita e ne iniziano in continuazione dunque l'attesa non è lunga. La visita è breve ma interessante: vengono spiegate tutte le tecniche di estrazione dell'essenze dai fiori e come queste vengono assemblate per creare i profumi. Nel negozio interno è possibile acquistare di tutto, dai saponi ai profumi alle candele profumate.
Il mattino seguente facciamo un giro sul massif de l'Esterel, la strada si prende da dietro al campeggio, dopo qualche km si abbandona la macchina e si prosegue a piedi. Il complesso montuoso è molto suggestivo per il colore rossiccio della roccia, incontaminato perché chiuso al traffico, le colline sono dolci e i sentieri puliti... Il paradiso del mountain-biker! In questi momenti rimpiango il fatto di aver lasciato la MTB a casa!
La sera magra battuta di pesca... Quindi solita rosticceria, ma questa volta scelgo uno stinco di maiale arrosto, sempre alle erbe di Provenza (in Provenza fanno tutto "alle erbe di provenza": formaggi, carne, pesce, verdura ecc).
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Il mattino smontiamo la tenda per l'ultima volta e prendiamo la via di casa. Ci fermiamo a Nizza dove abbiamo intenzione di riempire la borsa frigo di formaggi. E caso strano, non troviamo nemmeno una formaggeria aperta! Appena arrivati troviamo un bel mercato all'aperto, ma banchi con il formaggio niente. Camminiamo per chilometri per le vie di Nizza, ma niente, l'unica formaggeria è chiusa per ferie. Sconsolati, facciamo spesa al supermercato: un po' di vino, un pollo da cuocere, un po' di carne francese da assaggiare, e un paio di kg di formaggi, tra l'altro non male per essere "da supermercato". Averne di caprini così nei nostri supermercati... Purtroppo solo in Piemonte si può trovare una qualità decente, in campo "caprino", al supermercato.
Nizza ci ha un po' deluso: è una città enorme, caotica, simile a Bologna come grandezza, traffico e caos. Unica nota positiva, una bella boulangerie dove acquistiamo del buon pane, del pane alle noci, e un congolese, un dolce al cocco bellissimo da vedere, a forma di cono, che "punto" ormai da anni, ma che non ho mai comprato per un motivo o per l'altro. Pesa una tonnellata, avrà almeno 600 kcal sebbene sia molto piccolo. Praticamente è un concentrato di cocco e zucchero, ovviamente buono, ma non penso che ripeterò l'esperienza...
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La vacanza è finita... Sono passati 28 giorni da quando siamo partiti e un po' di voglia di tornare a casa ci dovrebbe essere. Quest'anno, però, siamo stati particolarmente bravi a tenere sempre alto l'interesse per le cose che amiamo, e a dir la verità ce ne saremmo stati volentieri un altro po' in Francia... Sarà per il prossimo anno: la Francia è un paese bellissimo e fortunatamente prima di vederla e di "assaggiarla" tutta passeranno anni!
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