Madrid è la capitale della Spagna, una metropoli con più di 3 milioni di abitanti nella sola municipalità. Ricca di storia, di monumenti, e con un suggestivo centro storico costituito da un dedalo di caratteristiche viuzze, Madrid offre tantissimo al curioso che vuole scoprirne tutti i segreti. Dal punto di vista gastronomico, ci aspettavamo di trovare il meglio della Spagna, e almeno in parte, così è stato.
Abbiamo visitato Madrid per 3 giorni nell'Agosto del 2016, in questo articolo vogliamo riportare le cose interessanti che abbiamo scoperto, ovviamente dal punto di vista gastronomico.
Madrid è servita da Ryanair, che vola direttamente su Madrid con tariffe medie, non così basse come Parigi o Londra, ma comunque convenienti, se si prenota per tempo.
Una volta arrivati, ci si muove bene in metro, in bicicletta il limite è costituito dai numerosi saliscendi mentre in automobile ci si dovrà misurare col traffico, tipico di una grande città, e soprattutto con i parcheggi, difficili da trovare e anche difficili da gestire, perché ci sono aree "verdi" dove la sosta è limitata a un paio d'ore, e aree blu dove si può sostare più a lungo.
La Spagna ha i mercati più belli d'Europa e mi aspettavo di vederne di spettacolari, nella capitale. In realtà Madrid offre alcuni mercati molto turistici, in pieno centro, mentre per visitare i mercati "veri", occorre spostarsi più in periferia.
In centro troviamo il Mercado de Saint Miguel, un mercato per modo di dire, nel senso che le bancarelle con i prodotti ci sono, ma più che altro sono presenti bar, ristoranti, chioschi con offerte più o meno di lusso (c'è anche il banco con caviale e champagne), insomma un bel posto da visitare ma non vi aspettate un mercato vero e proprio dove poter acquistare prodotti a prezzi "normali". Vale una visita, ma è un posto per turisti.
Un'altro mercato di questo genere è quello di Sant Anton, non distante dal primo, al piano sopraelevato troviamo un'offerta simile con bar dove poter gustare tapas e vino, e vari altri chioschi con street food di vario genere.
Platea è un altro ambiente molto "di lusso", con luci soffuse e grande sfarzo, dove poter mangiare tapas e bere vino. C'è anche una gastronomia di super lusso, dove abbiamo comprato una cecina de Leon fantastica, a un prezzo più che onesto (sui 35 euro al kg). Se avessero sempre una cecina di quel livello, bisognerebbe andarci solo per quello. Abbiamo mangiato una tapa al tapas bar e non era male. Tutto sommato può valere una visita.
Un mercato simile ai primi due, sempre in pieno centro, è quello di San Ildefonso, che si sviluppa su 500 metri quadri, divisi in tre sale, con una ventina di stand che propongono un'ampia varietà di cibi.
Veniamo ai mercati "veri", quelli che piacciono a noi, dove poter vedere e acquistare i grandi prodotti spagnoli:
Noi abbiamo visitato il Mercado de Chamberì, situato in un quartiere a nord, e il Mercado de Anton Martin, situato a dua passi dal nostro appartamento. Nei dintorni del mercato di Chamberì non c'è nulla di particolarmente interessante, ma il mercato è senz'altro molto bello anche se non grandissimo, con prodotti di alta qualità e vere e proprie chicche, come per esempio la carne di Rubia Gallega, bovini che raggiungo i 10 anni di età, con un bellissimo grasso di marezzatura, e frollata per lunghissimo tempo (fino a 120 giorni e oltre) per farla diventare morbida e saporita. Nel mercato ci sono almeno un paio di venditori, ma uno in particolare, lo riconoscerete subito, vende prodotti super esclusivi, tra cui la carne Wagyu, allevata in Spagna, marezzatissima, a 150 euro al kg, e un prosciutto iberico bellota stagionato per 6 anni.
Il mercado de Anton Martin è molto tipico e autentico, abbastanza grande (è su due piani) e in un quartiere del centro molto caratteristico. È anche meta di visite turistiche, al suo interno si può anche mangiare (ci sono svariati locali che servono cibo, tra cui anche un sushi che sembrava interessante, ma che non abbiamo provato).
La Spagna è famosa per le tapas ma nelle grandi città l'offerta è talmente vasta che non è facile trovare posti "speciali". Inoltre, i prezzi nelle grandi città sono sempre molto più alti, rispetto alle città di provincia. I bicchieri di vino, che in provincia si trovano a 1,50-2,50 euro, a Madrid si trovano sempre a prezzi superiori a 2,50 euro, e a parità di qualità! Anche come tapas bar non abbiamo purtroppo trovato nulla degno di nota, bisognerebbe, quando si va in queste grandi città, informarsi prima per scegliere i posti migliori, ma bisognerebbe farlo avendo un insider come informatore, perché non sempre i locali che si trovano da ricerche in rete vanno al di là del bel locale alla moda, magari frequentatissimo, ma non particolarmente qualitativo. Abbiamo preferito mangiare a casa, visto che avevamo la cucina, sperimentando la carne Rubia gallega, acquistata al mercato. Le esperienze al ristorante, purtroppo, sono state tra le peggiori del nostro viaggio in Spagna.
Consigliamo, per chi volese provare cocktails a base di tequila, un posto dove abbiamo gustato un ottimo margarita e non solo: Taqueria La Lupita, dove però non abbiamo mangiato.
Siamo in Spagna e non possiamo non parlare di prosciutto, quello iberico, cioè fatto con i maiali di razza iberica, e possibilmente bellota, ingrassati solo a ghiande. Insomma, quello impropriamente chiamato "pata negra". Ci sono jamonerie sparse per tutta Madrid, e non ci sentiamo di consigliarne alcuna, perché non abbiamo trovato posti particolarmente degni di nota.
Consiglio di acquistare al mercato, o in negozi non in pieno centro, dove si paga caro il fatto che siano rivolti soprattutto ai turisti. Spesso a Madrid ci hanno costretto ad acquistare minimo 100 g di prosciutto, cosa che non è mai successa altrove. Quando si parla di prodotti che costano 80 euro al kg, come minimo, per arrivare a 160 e oltre, è fondamentale poterne acquistare sollo 50/60 grammi, magari provandone più di un tipo, per scoprirne le differenze. Quindi basate la vostra scelta anche su questo. Se volete "esagerare" al Mercado de Chamberì, al primo piano, c'è una macelleria che riconoscerete subito, chiusa dentro a una vetrata, che propone uno jamon stagionato 6 anni. A 240 euro al kg.
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