Parigi è senz'altro una delle mete europee più ambite, nonché una delle città più belle del mondo. Chi ci conosce sa che a noi non interessano molto i musei o i monumenti, ma amiamo la cultura legata alla gastronomia, e amiamo molto la Francia, i suoi cibi e i suoi vini. Anche da questo punto di vista, Parigi non delude, anzi può essere considerata la mecca del viaggiatore gastronomico. Grazie ai suoi 11 milioni di abitanti, di cui circa 2 vivono all'interno della zona centrale (gli arrondissement), Parigi offre una varietà di indirizzi per gli amanti della gastronomia pressoché infinita.
Lungi dal voler essere esaustiva, questa guida riporta la nostra esperienza come viaggiatori del gusto in questa incredibile città, che abbiamo visitato nel Febbraio del 2007, a Giugno del 2009 e nell'Ottobre del 2012.
Parigi è servita da Ryanair, che vola su Beauvais con tariffe molto convenienti, da Bergamo, Pisa, Bologna e altre città italiane. Noi abbiamo sempre utilizzato questa linea aerea. Da Beauvais si prende un autobus che con 15 euro a testa porta a Parigi Porte Maillot in 75-90 minuti, a seconda del traffico.
A Parigi ci si muove bene in metro, ma consiglio anche l'uso del bike sharing "Velib", il geniale metodo di condivisione delle biciclette che consente di spostarsi ormai in quasi tutte le città francesi, e in diverse città spagnole, mentre noi italiani, come spesso accade, rimaniamo al palo con le nostre proposte di bike sharing tecnologicamente (e meccanicamente) arretrate, e di fatto inutilizzabili dei turisti. Basta un bancomat con chip e ci si sposta ovunque praticamente gratis. Ovviamente a Parigi le distanze sono notevoli, si parla di più di 15 km per spostarsi da un lato all'altro della zona centrale, dunque o avete ottime gambe, altrimenti consiglio di prendere il metro per i grandi spostamenti, e le biciclette per visitare i singoli quartieri. Spesso, soprattutto nelle zone in cima alle colline, le rastrelliere delle biciclette sono vuote, a volte bisogna armarsi di pazienza e cercare un po' prima di trovarle.
Parigi ha degli ottimi mercati (e ci mancherebbe), e i più interessanti sono quelli all'aperto. Alcuni sono veramente enormi, altri molto piccoli, quelli nei quartieri centrali sono più chic, quelli nei quartieri più periferici, o nei quartieri più popolari, sono più economici e rustici. Nel sito del comune trovate una mappa interattiva con tutti i mercati di Parigi, consiglio di scegliere in base al numero di espositori, riportato con informazioni dettagliate nella pagina di tutti i mercati. Da non perdere il mercato Raspail, soprattutto quello bio (si tiene tre giorni a settimana).
Il mercato di Rungis è il più grande mercato alimentare all'ingrosso del mondo. Non ci siamo mai stati, ma abbiamo deciso di andarci al più presto. Se volete capire di cosa si tratta, vi rimando a questo bell'articolo del mercato di Rungis, situato a 7 km dal centro di Parigi. Oggi può essere visitato anche dai turisti, e viene preso d'assalto soprattutto da quelli giapponesi: le offerte sono diverse, tutte piuttosto costose (come questa)... Noi ci organizzeremo in modo diverso, grazie a uno chef francese che abbiamo conosciuto a Parigi... Vi faremo sapere!
Parigi si caratterizza per la ricchezza e la qualità dei suoi "negozi di prossimità", presenti in tutti i quartieri con una frequenza che non ha eguali in nessuna città europea. Tantissimi parigini possono godere del "negozio sotto casa", ma non dell'alimentari che ha un po' di tutto, ma di qualità media o peggio, mediocre; ma di negozi specializzati che propongono cibi di qualità molto elevata. Panifici (siamo in Francia: ce n'è uno ad ogni angolo), formaggerie (fromagerie), macellai (bucherie), salumieri (charcuterie), pasticcerie (patisserie), tutti concentrati in una o due vie e presenti davvero ovunque, a fianco ai supermercati, indice del fatto che molti parigini ancora resistono alla tentazione del cibo a basso costo, prediligendo la qualità e la fiducia del piccolo produttore specializzato.
Indicheremo dunque alcune zone particolarmente ricche di negozi di alimentari, il numero romano indica l'arrodissement.
Rue du commerce (XVII): partendo dalla fermata della Metro "Felix Faure" si può risalire verso la via omonima, oppure in direzione opposta, su Rue du commerce. La concentrazione di negozi è spaventosa, la via è molto carina e popolatissima, da non perdere. Si può continuare a piedi fino alla tour Eiffel, non lontana da lì.
Rue du Cherche Midi (XI): a due passi dai giardini di Lussemburgo, in questa via e nella vicina rue de Sevres trovate moltissimi negozi e alcune chicche come il panificio Poilane (mooolto chic) e la Fromagerie Quattrehomme (da non perdere).
Questi sono solo due esempi di zone ricche di negozi di alimentari, ma anche andando a caso non si sbaglia, ce ne sono ovunque e la qualità è sempre notevole, soprattutto quella delle formaggerie. Non esiste città al mondo così ricca di formaggerie, con una varietà e una qualità impensabili altrove.
Parigi conta circa 13000 ristoranti, con una varietà di scelta imbarazzante per quanto riguarda il tipo di cucina. Molti parigini vivono negli "studio", degli appartamenti che partono da 10 metri quadrati (non stiamo scherzando), roba che in Italia ci fai appena una camera singola. Va da sè che questi francesi mangino sempre fuori casa, se a questo sommiamo i turisti, si può ben capire come Parigi sia una città molto viva e i ristoranti, presenti ad ogni dove e in ogni angolo, siano molto popolati. Per orientarsi in questa giungla ci sono tante guide, alle quali vi rimandiamo, vogliamo solo proporvi alcuni indirizzi che abbiamo provato e che reputiamo interessanti. Se avete già in mente il ristorante nel quale pranzare o cenare, vi rimandiamo al sito "La fourchette" che propone sconti nei ristoranti affiliati.
Le Pre Verre: classico ristorante francese, ma con una cucina che cerca di discostarsi dalle proposte più tipiche, proponendo piatti un minimo ricercati e fantasiosi, ben presentati. Il rapporto qualità prezzo è davvero ottimo: si spende 30 euro per un menù completo (entrée, plat, dessert), 20 euro per entrée, plat o plat, dessert. Occorre prenotare, perché è sempre pienissimo.
OKI (35 Rue du Pont Neuf): ristorante giapponese situato in zona centralissima, abbiamo mangiato sushi e sashimi molto bene e a un prezzo accettabile. Il menù da 24 euro è davvero ricco e saziante, il pesce è fresco e le porzioni di sashimi abbondanti.
Le Caviste Bio: bellissima scoperta, posto nuovo e poco frequentato dove poter acquistare o bere vini esclusivamente biologici, molto ben selezionati dal patron, un signore molto disponibile e simpatico, col quale poter dialogare in modo molto libero e piacevole. Da non perdere per gli amanti del vino.
Le Garde Robe: wine bar molto conosciuto, propone vini particolari a prezzi non proprio abbordabili (6 euro al bicchiere), ma è interessante il fatto che prima di scegliere cosa bere ci hanno fatto assaggiare 4-5 vini diversi. Altri wine bar molto conosciuti li trovate in questo articolo sui wine bar a Parigi.
Filetti di merluzzo in padella: un piatto classico ma intrigante che può essere preparato in pochissimo tempo anche da chi ha poca dimestichezza con i fornelli.
Il conosciutissimo fish and chips non è solo uno dei piatti più famosi della cucina britannica, ma per gli abitanti del Regno Unito non è niente di meno che un'autentica istituzione.
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