La Galizia è la regione della Spagna a Nord del Portogallo, famosa soprattutto per Santiago di Compostela, e per le sue frastagliate coste oceaniche.
Dal punto di vista gastronomico, la Galizia è famosa per il pulpo a la gallega (il polpo alla galiziana), ma anche per i suoi vini bianchi a base Albariño, probabilmente l'uva più rinomata in Spagna per la produzione di vini bianchi. La Denominazione di Origine più importante si chiama Riax Baixas e comprende tutta la zona Sud Ovest della regione, quella confinante con il Nord del Portogallo (dove la regione vitivinicola continua con altro nome, e infatti anche nel nord del Portogallo si trovano vini a base Albariño).
Abbiamo visitato la regione per 4 giorni, dopo aver visitato Porto. Ci siamo fermati una notte a Pontevedra, e tre notti a La Coruña. Tra Pontevedra e La Coruña abbiamo fatto una sosta nel cuore della regione della Riax Baixas, a Cambados, dove abbiamo pranzato in un piacevole ristorante, Casa Pintos, trovato per caso (è molto isolato, e per questo frequentato soprattutto da gente del posto) che raccomandiamo soprattutto per le zamburiñas (pettini di mare, o canestrelli) e i navajas (i cannolicchi); e non perdetevi l'ottimo Albariño della casa, davvero un bel vino ad un prezzo onestissimo. Purtroppo non siamo riusciti a mangiare le ostriche galiziane, perché speravamo di trovarle al mercato, ma invece le abbiamo solo trovate al ristorante (e non le abbiamo scelte, preferendo altro).
Pontevedra è una città carina, con un centro storico discretamente grande e molto caratteristico, nonché completamente chiuso al traffico (per davvero: non circolano automobili di nessun genere), ricco di ristorantini, bar, negozi. Ci abbiamo solo fatto un giretto, ed era domenica: quindi niente mercato e niente negozi di alimentari. Poi ci siamo spostati verso Cambados, per la strada normale, e qui abbiamo mangiato a Casa Pintos. Non abbiamo visitato cantine: era domenica, ed erano tutte chiuse.
In seguito siamo passati per Santiago de Compostela, una città molto turistica (ce l'aspettavamo), non particolarmente interessante.
Ci siamo quindi trasferiti a La Coruña, la capitale della Galizia, una città di 250 mila abitanti circa, che sorge sulle sponde dell'oceano.
Noi non eravamo esattamente in città, ma a Santa Cristina, a 10 minuti dal centro, ma vicinissimi a una spiaggia. A parte la difficoltà di parcheggio, che in piena estate deve essere drammatica (a fine Agosto era abbastanza compicato trovare da parcheggiare), per il resto la posizione è ideale. La Coruña ce l'aspettavamo forse più bella... Lo spettacolare spiaggione del centro è sovrastato da palazzoni non proprio splendidi, e il centro storico è bello ma non bellissimo. Tuttavia, la zona della Torre de Hércules è davvero suggestiva, e merita una visita. Il mercato, invece, è notevole.
Il bagno nell'oceano si può fare, bisogna stare attenti alle correnti di marea, davvero forti, e alla temperatura, proibitiva: inferiore ai 18 gradi, a occhio e croce, e la temperatura dell'aria non aiuta, essendo quasi sempre inferiore ai 30 gradi. Per gente che vuole "temprarsi", insomma.
Il mercato principale (Mercado Municipal de Saint Augustin) non è molto grande e non offre gran che: è il primo che abbiamo visitato e siamo rimasti abbastanza delusi. Ci aspettavamo un mercato del pesce spettacolare, ma non l'abbiamo trovato.
Il giorno dopo abbiamo trovato il vero mercato principale: il Mercado de Praza de Lugo. Organizzato su tre piani, al piano seminterrato c'è un enorme mercato del pesce, con ogni ben di Dio: non perdetevi i percebes, rarissimi crostacei tipici della Galizia, e molto costosi, che si preparano in 5 minuti e vanno semplicemente bolliti: una volta nella vita vanno provati. Al ristorante non costano molto di più rispetto al mercato, e questo vale anche per le Zamburiñas (circa un euro l'una, sia al ristorante che al supermercato). E godetevi i tonni alalunga (Bonito del Norte) da 15 kg in bella mostra sui banchi, le enormi cozze spagnole, i granchi, i merluzzi, gli astici e quant'altro di favoloso viene pescato nel mare Cantabrico. Un vero spettacolo. Il Bonito del Norte viene venduto a prezzi molto convenienti, 10 euro al kg o meno... È un prodotto decisamente popolare e infatti gli spagnoli ne consumano tonnellate. Una cosa impensabile in Italia, dove l'alalunga praticamente non esiste, troviamo solo il pinne gialle (meno pregiato) o il tonno rosso (il più pregiato), ma a prezzi proibitivi.
Al primo piano trovate frutta e verdura, e al secondo piano la carne: anche qui ci sono dei banchi notevoli, con la carne di Rubia galizia, il bue che viene frollato minimo 45 giorni, ma troverete anche altre delizie, anche da consumare sul posto... Uno dei macellai più grandi vende maialini da latte arrosto, e una specie di stufato di bue con cui abbiamo pranzato, ed era squisito. Siamo in Galizia e non poteva mancare presso alcuni macellai la carne di Rubia gallega, la carne di vacca matura frollata per almeno 45 giorni. C'è anche un bellissimo panificio che offre, oltre al pane, anche moltissimi dolci "da credenza", semplici ma ben fatti.
Un mercato assolutamente da non perdere.
Abbiamo provato un solo ristorante, Penela, e ci siamo trovati discretamente bene: buono il caldo galego (una zuppa) oneste le cozze, buone le zamburiñas, molto buono il bacalao à la gallega, servito con ottime patate fritte. Medio il vino al calice (ne abbiamo assaggiati due). Abbiamo speso 50 euro in due.
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