I pinoli sono i semi contenuti nelle pigne di alcune specie di pini. Sono circa 20 le specie del genere Pinus che producono semi abbastanza grandi da giustificarne la coltivazione, altre producono semi troppo piccoli e commercialmente poco interessanti.
In Europa sono due le specie di pino che producono semi grandi: il pino domestico (Pinus pinea) che chiamato "pino da pinoli" o pino a ombrello; e il pino cembro (Pinus cembra), che produce grossi semi, ma vive in zone più disagevoli.
In altri continenti vengono utilizzate altre specie di pino per produrre i pinoli.
La maggior parte dei pinoli sul mercato provengono dalla Cina: la qualità è decisamente inferiore rispetto a quelli italiani, dunque consiglio di valutare sempre la provenienza e non badare a spese, anche perché il consumo di pinoli è spesso limitato a poche decine di grammi.
Le pigne del pino da pinoli sono grandi, pesanti e globose, maturano in tre anni. La raccolta viene effettuata da ottobre e per tutto l'inverno. Esse vengono poi mantenute in mucchi e con la bella stagione, in genere a partire da maggio, vengono essiccati al sole fino a che le squame non liberano i pinoli.
I pinoli vengono prodotti soprattutto in Toscana e nel Lazio, i più famosi sono senz'altro i pinoli di Pisa.
I pinoli contengono circa il 40% di grassi e hanno circa 600 kcal per 100 g come il resto della frutta secca. Vengono utilizzati nelle preparazioni di piatti dolci e salati, classico è l'abbinamento con l'uvetta nella cucina siciliana, anche se ormai questo abbinamento è utilizzato un po' ovunque.
In pasticceria, i pinoli vengono utilizzati per il gelato, nei biscotti, e in alcuni dolci tipici (come la torta della nonna).
Calorie e valori nutrizionali dei pinoli
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