Alimenti pericolosi per i cani: i cibi vietati

Quali cibi sono pericolosi per i cani? Quali sono gli alimenti da evitare sempre?

Tutti sappiamo che i cani non hanno la stessa nostra alimentazione, e questo non è un mistero. In particolare, ci sono dei cibi che loro possono mangiare e noi no, ma allo stesso tempo ci sono anche dei cibi che noi possiamo mangiare e loro no.

 

 

E sono alimenti che appartengono a tutte le categorie, che vanno dagli alimenti di origine animale a quelli di origine vegetale, con meccanismi patologici completamente diversi.

In questa pagine troverete gli alimenti che sono sempre pericolosi per un cane, indipendentemente dalla dose, perché hano effetti a breve termine che potrebbero anche causare un'emergenza: ecco, quindi, quali sono e perché devono essere evitati.

Aglio e cipolla

Tra gli alimenti da evitare ci sono questi due vegetali, molto utilizzati in cucina per insaporire, che sono l'aglio e la cipolla.

Il problema relativo a questi due alimenti sta nel fatto che vengono spesso utilizzati come ingredienti, e quindi possono essere consumati dal cane anche in un sugo, o in un pezzo di carne soffritto con la cipolla. Visto che le molecole dannose di questi alimenti non vengono distrutte dal calore, oltre che aglio e cipolla in sé bisogna evitare anche gli alimenti che li contengono.

Gli effetti tossici sono molteplici. Per l'aglio, a causa delle molecole irritanti allicina e ajoene, il cane avrà vomito e dolori addominali nel giro di qualche ora dall'ingestione.

Sia per l'aglio che per la cipolla, poi, ci sono altre molecole tossiche che vengono assorbite e, nell'organismo del cane, si legano ai globuli rossi che vengono riconosciuti come dannosi dall'organismo e distrutti: il cane avrà così meno globuli rossi del normale, che a lungo andare (e con ingestioni ripetute) porteranno ad un'anemia cronica e tutte le sue conseguenze.

Insomma, è sempre meglio evitare di fornire questi alimenti, anche in dosi minime.

 

 

Frutta a nocciolo

Altre cose a cui bisogna fare attenzione sono i frutti a nocciolo, cioè botanicamente le drupe. Ciliege, susine, pesche, albicocche hanno al loro interno un nocciolo che, oltre ad essere pericoloso in sé, è pericoloso per quello che contiene.

Infatti se sbucciamo e affettiamo questi frutti al cane, rimuovendo noi il nocciolo, non succederà nulla, ma se il cane avesse accesso al frutto per conto proprio andrebbe incontro ai seguenti due tipi di sintomi:

Cibi sempre pericolosi per il cane
  • I sintomi da ostruzione, dovuti al nocciolo in sé, se non si è rotto (e si ferma nell'apparato digerente impedendo il transito del cibo). Chiaramente, una ciliegia non sarà un problema per un alano, ma potrebbe esserlo per un pinscher.
  • Se il nocciolo si rompe, poi, viene digerito dal cane e libererà amigdalina, una sostanza precursore del cianuro, velenoso anche a dosi molto basse.

Sia che il nocciolo si rompa, sia che non lo faccia, questo puó rappresentare un problema, motivo per cui è meglio evitare di fornire questi alimenti e, soprattutto, che il cane riesca a raggiungerli (in una fruttiera, per esempio) per conto proprio.

Birra e altre bevande alcoliche

Sappiamo bene che l'alcool è pericoloso per l'uomo, e non è difficile capire che lo sia anche per il nostro cane. L'alcool, infatti, di per sé è un veleno per il fegato, che deve detossificarlo e fare il possibile perché finisca nelle urine.

Anche ai cani, però, piace, e non è raro che cerchino di leccare magari il fondo del bicchiere, o che un po' di alcool sia caduto per terra e venga leccato dal cane. E questo, da parte dei padroni, deve essere assolutamente evitato.

Infatti la dose letale di alcool per un cane è molto minore rispetto a quella dell'uomo, perché (considerando l'alcool puro) è di 6 ml per chilo di peso, per cui poche leccate potrebbero tranquillamente uccidere un cane piccolo. Ovviamente, bisogna evitare anche quegli alimenti che utilizzano bevande alcoliche come ingrediente.

La birra, poi, ha un pericolo in più: anche il luppolo con cui è composta è tossico per il cane, per cui la dose pericolosa abbassa ulteriormente.

Caramelle e prodotti senza zucchero

 

 

Il glucosio e i suoi derivati come il saccarosio, lo zucchero delle caramelle, sono alimenti da evitare sempre, anche se gli effetti tossici non sono immediati. Predispongono infatti al diabete di tipo 2, perché per limitare il quantitativo di zucchero nel sangue il pancreas produce sempre più insulina, e il corpo si abitua. Ne produce ancora di più, e poi ancora di più, fino a quando il pancreas non arriva ad un esaurimento funzionale, e abbiamo il diabete.

I prodotti senza zucchero, che di per sé eviterebbero questi problemi, in realtà sono peggiori.

In essi, come dolcificante, si trova lo Xilitolo, che per noi non è problematico ma per il fegato del cane è difficilissimo da metabolizzare. Ha un effetto così forte che potrebbe provocare un'insufficienza epatica acuta, con tanto di vomito molto violento: è assolutamente da evitare.

Funghi

Sappiamo bene che i funghi possono essere pericolosi anche per noi, per cui sono ancora più da evitare per il cane.

I funghi, ad oggi, sono ancora misteriosi perché non conosciamo ancora, precisamente, tutte le molecole che contengono. Non si può cercare, infatti, una cosa che non si conosce, nemmeno in un fungo. E questo ha delle conseguenze.

I funghi mortali per l'uomo sono innocui per altri animali, e viceversa. Motivo per cui non abbiamo mai la certezza che il fungo che diamo al cane, e che per noi non è tossico, non lo sia nemmeno per il cane. Le cliniche veterinarie riportano tantissime intossicazioni da funghi, che ci sono perché i proprietari non conoscono questa regola.

La maggior parte delle intossicazioni derivano da funghi per noi commestibili, che devono essere evitati in ogni modo.

Impasto per la pizza (crudo)

Potrebbe sembrare una cosa strana, ma l'impasto per la pizza, o anche per pane e dolci, crudo, è uno degli alimenti in assoluto più pericolosi per il cane.

Infatti, questo lo danneggia in due modi, a causa della presenza del lievito. Lo stomaco del cane ha una temperatura di 37-38 gradi, ideale per la lievitazione, così che l'impasto si espande e lo stomaco gonfia, predisponendo alla pericolosa torsione di stomaco.

Nel crescere, però, il lievito libera anche etanolo, che altro non è che alcool: si hanno così gli effetti che abbiamo descritto relativamente alle bibite, se non che qui la quantità di alcool è molto più difficile da determinare.

Nessun problema (a parte il contenuto di sale) se l'impasto è cotto.

Noce moscata

Molti non lo sanno, ma la Miristicina, il principio attivo della Noce Moscata, è utilizzata come una droga umana, per cui ha degli effetti anche su di noi. Solo che ne mettiamo così poca all'interno del cibo che non la sentiamo, ma per i cani non è così.

Questa molecola, infatti, impedisce la distruzione dei neurotrasmettitori, che continuano a stimolare continuamente alcuni nervi del cervello, causando allucinazioni. Se gli stimoli sono forti, però, danno luogo anche ad aumento della frequenza respiratoria, cardiaca, fino alle convulsioni e al coma.

E la dose tossica è molto bassa, per cui bisogna evitare assolutamente di dare al cane cibi che contengano noce moscata.

Ossi di animali

Tutti abbiamo ben presente l'immagine del cane che rosicchia l'osso, e pensiamo che questo alimento sia benefico per lui. In realtà è così, perché il cane ha un fabbisogno di calcio molto superiore a quello umano, e gli ossi di animali ne sono un'ottima fonte.

Il problema è che alcuni ossi possono costituire un pericolo, più che un beneficio, per il cane: sto parlando non dell'osso di bistecca o di prosciutto, quanto degli ossi che arrivano dai piccoli animali come pollo e coniglio.

Il cane, infatti, spezza con i denti questi ossi che, però, non rosicchia (come avviene per la bistecca) ma rompe di netto, e questi hanno la tendenza a rompersi a forma di scheggia. Queste vere e proprie punte transitano nell'apparato digerente del cane e potrebbero perforare stomaco o intestino, causando così una peritonite acuta, situazione che deve essere evitata assolutamente.

Per questo motivo, evitiamo assolutamente di dare al cane i piccoli ossi, lasciandogli, se vogliamo, solo quelli provenienti dai grandi animali (come l'osso del prosciutto), e che non possano essere rotti formando monconi appuntiti.

Pesce crudo

Se pensate che il problema relativo al pesce crudo dipenda solamente dalle lische, vi state sbagliando. Certo, le lische sono un problema per il cane per lo stesso motivo per cui lo sono gli ossi crudi, di cui abbiamo parlato prima, perché possono conficcarsi nell'apparato digerente.

Ma non è il solo motivo, perché il problema delle lische c'è anche nel pesce cotto.

Il problema del pesce crudo sono i parassiti, vermi come Anisakis che conosciamo a proposito dell'uomo ma che è pericoloso nello stesso modo anche per il cane: si tratta di un verme, vivo nel perce crudo, che resiste alla digestione e può arrivare vitale nell'intestino. Lì, lo buca, e causa peritonite nel giro di qualche ora dall'ingestione.

Ovviamente, non sappiamo se il parassita sia presente o meno nel pesce, ma visto che sono molto frequenti, è sempre meglio evitare di fornire il pesce crudo al cane. Se vogliamo darglielo cuociamolo, come facciamo per noi.

Uva e uvetta

L'ultimo alimento pericoloso racchiude in sé un piccolo mistero.

Perché, consultando i testi tossicologici veterinari, si scopre che i sintomi dell'intossicazione da uva nel cane sono ben descritti, ma ancora non siamo riusciti ad identificare i principi attivi che la causano, motivo per cui sappiamo solo genericamente che cosa può comportare questo problema, che non si può evitare.

Il cane che ha ingerto uva presenta episodi improvvisi di vomito e diarrea, per prima cosa. Però la molecola misteriosa ha azione anche sul rene, dove distrugge i tuboli renali dando origine all'insufficienza renale acuta, che è una patologia che può portare a morte in pochissimo tempo. Motivo per cui, per un cane, l'uva e anche l'uvetta (che è uva secca) devono essere assolutamente evitate.

La dose tossica di uva (fresca, per l'uvetta è minore) è di tre grammi per chilo di peso del cane.

 

 

 

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