Come formulare una dieta per il cane: i principi base del razionamento

In questo articolo andremo ad illustrare una delle procedure più importanti quando si parla di alimentazione per cane: parliamo del razionamento, ovvero le procedure matematiche che consentono di formulare la dieta corretta per un cane di qualsiasi razza, sesso, età, stato fisiologico e stato di salute.   

 

 

La nutrizione e l'alimentazione animale, che in passato non venivano nemmeno considerate per gli animali da compagnia come i cani e i gatti, sono diventate in questi ultimi anni un vero e proprio campo di studio a sé stante, perché si è scoperto non solo che con un'alimentazione corretta si può migliorare lo stato di salute del cane così come evitare alcune patologie, ma anche perché abbiamo visto come l'alimentazione corretta può aiutare un cane a sopravvivere in corso di malattie anche gravi, come quelle epatiche e quelle renali.   

È per questo che andremo a spiegare i principi del razionamento per il cane, e lo faremo in modo da farvi capire la logica che ci sta dietro. Questa guida non costituisce tuttavia una legge esatta da seguire, per cui non potete utilizzarla da soli per il vostro cane: il cane, infatti, non è un computer, ma un organismo vivente, proprio come noi. Le formule che vedrete riportate pertanto non sono delle leggi, ma variano, in base ad ogni singolo cane, e questa variabilità la aggiunge proprio l'esperienza di chi formula le razioni, che dovrebbe essere sempre un medico veterinario.   

Di più: non tutti i veterinari sanno effettuare un razionamento per il cane, ma solo alcuni, che si sono specializzati in alimentazione (e che ad oggi non sono poi così tanti). Con l'alimentazione si possono risolvere alcuni tipi di patologie, ma per riuscirci questa deve essere ben studiata; in alternativa, meglio utilizzare l'alimentazione industriale pensata per le patologie piuttosto che decidere da soli che cosa dare da mangiare e rischiare che il cane possa arrivare ad avere patologie più gravi rispetto a quella di partenza.   

Detto questo, cerchiamo di capire come funziona il razionamento del cane.   

come formulare una dieta per cani.

I fabbisogni energetici

Posto che per iniziare un razionamento bisogna conoscere bene l'anatomia e la fisiologia digestiva, nonché quali alimenti sono dannosi per il cane (perché vanno evitati) e per quale motivo, la prima cosa che si cerca di soddisfare è il fabbisogno energetico.   

Il cane, proprio come l'uomo, ha bisogno di energia. L'energia chimica, che si trova negli alimenti, viene liberata scindendo questi ultimi e da la possibilità al cane di svolgere le funzioni di base per la sua vita (respirare, far battere il cuore, muoversi) sia le funzioni in più (correre, giocare, eventualmente lavorare). È per questo che per prima cosa viene calcolato il fabbisogno energetico del cane.   

 

 

L'energia del cane si calcola, come per l'uomo, in Chilocalorie o Kcal: ciascun alimento ne contiene un certo quantitativo, e tra le molecole quelle in grado di fornirla sono i grassi, gli zuccheri e le proteine (che però vengono usate solo un "secondo tempo" per produrre energia). I grassi forniscono circa il doppio dell'energia rispetto agli altri due componenti. Per capire quanta energia è contenuta in un mangime o in un alimento, semplicemente sì moltiplicano la quantità di proteine per 3,5 e i grassi per 8,5: la somma di queste tre componenti sono le Kcal contenute in 100 grammi di prodotto.   

Per calcolare, poi, di quanta energia ha bisogno il cane, si utilizza il suo peso metabolico, che è il peso elevato alla 0,75. Visto che esistono cani di dimensioni molto diverse tra loro, e che il rapporto peso/superficie (e quindi la dispersione di calore corporeo) varia, in questo modo si cerca di eliminare le differenze.    

Il peso metabolico del cane si moltiplica poi per un fattore che viene stabilito in base al cane. Il fattore varia da cane a cane, ma secondo regole fisse: un cane attivo lo avrà più alto, un cane sedentario più basso. Un cane giovane lo avrà più alto, un cane anziano più basso. Un maschio lo avrà più alto, una femmina più basso, in relazione al metabolismo. Questo valore varia da 70 a 130, in relazione ai vari fattori, e alla fine verrà moltiplicato per il peso metabolico del cane per conoscere i suoi fabbisogni in termini energetici.   

Ad esempio, un cane può aver bisogno di 110 (fattore) x 12,82 (peso metabolico di un cane di 30 chili) = 1410 Kcal di energia al giorno.   

I fabbisogni proteici

I fabbisogni proteici del cane vengono calcolati in relazione a quelli energetici, in base a quanto abbiamo appena detto. Nello specifico, i fabbisogni proteici per il cane sono stati stabiliti in 55-70 grammi ogni 1000 Kcal di energia metabolizzabile (il fabbisogno energetico che abbiamo calcolato prima).   

 

 

Questo significa che per il cane di prima la razione dovrà contenere, prendendo ad esempio 60 grammi di proteine necessarie, circa 90 grammi al giorno. Il che potrebbe sembrare pochissimo, ma non è così: se consideriamo che in un mangime sono contenute il 25% di proteine, e che un cane di 30 chili mangia quattro etti di mangime al giorno, vediamo che ingerisce 100 grammi di proteine, che è un valore simile a quello di cui ha bisogno.   

Chi stabilisce, però, in quel range proteico, quante proteine fornire al cane? Al solito, il veterinario, relativamente all'attività del cane. Le proteine servono essenzialmente per rimpiazzare quelle che vengono perse, ogni giorno, come residui azotati (nelle urine); un cane molto movimentato ha un fabbisogno proteico maggiore rispetto ad un cane sedentario, perché è sottoposto ad un'usura maggiore dei muscoli. Un po' come chi fa palestra ha necessità di integratori proteici.   

Altra cosa importante è la qualità delle proteine: generalmente si assume che il 60-70% delle proteine ingerite da un cane devono essere di origine animale, per cui carne (o pesce), latticini o uova. L'indice di digeribilità è il rapporto tra le proteine mangiate e quelle effettivamente assorbite: in questo, l'alimento migliore è l'uovo che ha valore 100%; i latticini sono di qualità 90%, la carne circa 80%, la soia 75% mentre tutti gli altri alimenti vegetali non superano il 30-35% di qualità. Il che significa che ingerendo 100 grammi di proteine dei fagioli il cane ne assorbirà solo 30.   

I fabbisogni lipidici

I fabbisogni lipidici rientrano e piano titolo tra i fabbisogni energetici, più in generale, esattamente come i fabbisogni in carboidrati. A differenza delle proteine, non hanno altri scopi se non la produzione di energia, motivo per cui teoricamente un cane (dal punto di vista dei fabbisogni!) potrebbe sopravvivere anche senza lipidi. 

Visto che, però, sono utili anche per le varie funzioni dell'organismo (pensiamo agli omega 3, che sono antinfiammatori) si fa in modo che di tutta l'energia di cui ha bisogno il cane, dal 10 al 20% arrivi dai lipidi. La quota viene scelta in base al cane, come al solito (si diminuiscono in un cane obeso, ad esempio).   

I fabbisogni di fibra

L'ultimo macrocomponente di cui si calcolano i fabbisogni sono i fabbisogni in fibra, che è una componente importante per il transito intestinale ma che è completamente indigeribile per il cane, per cui in teoria il cane potrebbe non mangiarne. Tuttavia, poiché stimola la motilità intestinale, è essenziale che ci sia (il cane mangia anche l'erba se ne ha assunta poca) per stimolare l'intestino a muoversi.   

La quantità di fibra necessaria ad un cane va dal 2,5 al 5%, e il suo valore varia in base allo stato del cane: patologie come la diarrea o i problemi renali riducono la quantità di fibra che deve essere fornita al cane, altre come la costipazione la aumentano.   

La formulazione del razionamento

Queste indicazioni erano le indicazioni di base per il calcolo del razionamento di un cane. Un cane adulto e sano, perché ci sono tutta una serie di fattori che possono modificare la situazione, come ad esempio l'accrescimento (nei cuccioli), alcuni tipi di lavoro (cani da slitta), la temperatura, e poi la gravidanza, l'allattamento e qualsiasi stato patologico in cui il cane versi.    

Tutti fattori da considerare, eventualmente aiutandosi con supporti diagnostici come le analisi del sangue, per la formulazione della dieta migliore per quel cane.    Una volta presi in considerazione tutti, ciò che abbiamo davanti è essenzialmente una serie di fabbisogni, che comprendono sia i fabbisogni in macrocomponenti, sia in microcomponenti (i sali minerali) che hanno calcoli di altro tipo.   

Utilizzando le tabelle nutrizionali che indicano la composizione degli alimenti, la prima cosa che si cerca di coprire è il fabbisogno proteico, utilizzando carne o pesce: scelto l'alimento, si fa in modo che fornisca il 70% del totale di proteine necessarie. Se scegliamo della carne con il 30% di proteine, dobbiamo arrivare a 60 grammi, nell'esempio di prima: se in 100 grammi ci sono 30 grammi di proteine, a quel cane ne serviranno 200 grammi per avere 60 grammi di proteine.   

A questo punto si aggiunge qualcosa di più energetico, come la pasta, il riso o alimenti più grassi (formaggi) e così facendo si coprono i fabbisogni energetici e quelli proteici rimanenti. Rimangono così i fabbisogni in fibra, che necessitano di alimenti vegetali nella razione casalinga, e i fabbisogni minerali che se non sono soddisfatti completamente richiedono le integrazioni, come la farina d'ossa (per il calcio), perché la necessità di integrazioni nell'alimentazione per cani è più frequente di quanto si creda (in particolare per il calcio, perché in natura il cane mangia gli ossi che ne contengono tantissimo, mentre nei mangimi industriali viene appositamente aggiunto).   

Una volta coperti tutti i fabbisogni del cane, il razionamento è pronto. Ovviamente non ne basta solo uno, perché anche per il cane la dieta deve essere variata, ma i principi per costruirla sono questi. Anche se dal dire al fare c'è una bella differenza: bisogna conoscere bene l'alimentazione, la patologia medica e i cani in sé, per poter realizzare un razionamento.    

Che è anche il motivo per cui, per farlo correttamente, si richiede un professionista, e per cui peraltro non tutti i professionisti sanno farne uno.   

 

 

 

Ultimi articoli sezione: Alimentazione degli animali

Dieta casalinga per gatto anziano: ecco come formularla

L'alimentazione del gatto anziano è una questione delicata, e il cibo deve essere di ottima qualità: ecco come formulare una dieta casalinga.

Come formulare la dieta casalinga per un gatto adulto

Scopriamo quali sono i passaggi per la formulazione della dieta casalinga per un gatto adulto, evitando i mangimi industriali.

L'alimentazione delle galline e dei colombi, gli uccelli da cortile

Cosa fornire da mangiare e a cosa prestare attenzione nell'alimentazione della gallina domestica e dei colombi o piccioni.

Alimentazione dei pesci: come nutrire correttamente i pesci d'acquario

L'alimentazione dei pesci d'acquario è una cosa spesso poco considerata i cui errori possono portare anche alla morte dei pesci.

 

L'alimentazione dei pappagalli, canarini e altri uccelli da gabbia

Quali sono le basi e come si formula l'alimentazione migliore per i pappagalli, i canarini e gli altri piccoli uccelli da compagnia.

L'alimentazione del cane in corso di dermatite

Qual è l'alimentazione del cane con dermatite migliore per risolvere velocemente la patologia?

Come nutrire un gattino rimasto orfano

Come nutrire un gattino con il latte artificiale fatto in casa, per supportarlo nella fase più delicata della sua vita.

Dieta per gatto obeso: come far dimagrire un gatto grasso

L'obesità è una delle situazioni che mettono maggiormente in pericolo la vita di un gatto. È quindi importante conoscerla e curarla, senza però rischiare di fare danni ulteriori.