Quando una persona va a comprare del cibo per il suo cane, magari in uno dei tanti supermercati per animali che stanno nascendo in questi anni, c'è una gamma di scelta davvero spaventosa. Metri e metri di scaffali, con qualsiasi tipo di mangime per ogni razza, età, tipologia e anche patologia del cane.
Ma come viene effettuata la scelta? Solitamente, ci si basa sulla marca, piuttosto che sul prezzo, sui disegni che vengono messi sulla confezione o sulla destinazione d'uso prevista da chi ha prodotto il mangime.
Nessuno pensa mai di andare a vedere di che cosa si compone veramente, quel mangime, andando a leggere una parte che per legge (peraltro per aiutare il consumatore, che se ne infischia...) deve essere obbligatoriamente presente nel mangime: è la lista degli ingredienti.
Si tratta di una lista in cui si trovano tutte le materie prime utilizzate per la formulazione di quel mangime, quindi ci dice di fatto che cosa c'è dentro. Imparare a leggerla, ma soprattutto imparare a conoscere gli ingredienti e le loro caratteristiche ci permette di effettuare una scelta davvero consapevole nella scelta del cibo per cani.
La lista degli ingredienti viene indicata in ordine di quantità per ogni singolo ingrediente. Infatti il primo ingrediente indicato è quello presente in maggior misura nel mangime, mentre gli altri sono in misura via via decrescente. La percentuale contenuta per ogni ingrediente, per proteggere il segreto industriale dell'azienda, non deve essere indicata per tutti gli ingredienti ma solo per quelli pubblicizzati, quelli su cui insomma l'azienda pone l'accento.
Ma gli ingredienti non possono essere indicati a caso. Ad ogni parola presente in quella singola lista corrispondono delle caratteristiche ben precise e sono quelle, più che gli opuscoli, ad indicare ciò che è effettivamente contenuto nel mangime.
I mangimi sono, ad oggi, regolamentati da una legge europea che è il Regolamento CE 767/2009, anche se i singoli ingredienti sono regolamentati da una vecchia legge italiana, che è la legge 281 del 1963. Un po' vecchia, è vero, ma si fa ancora riferimento a questa ed è proprio tramite i suoi riferimenti che andiamo adesso a scoprire le caratteristiche degli ingredienti contenuti all'interno di ogni prodotto.
Chiaramente, non analizzeremo tutti i componenti, prima di tutto perché sono tantissimi, in secondo luogo perché molti si trovano solamente nei mangimi per conigli o per cavalli, visto che il regolamento copre tutte le specie animali; analizzeremo quindi solo quei componenti che si trovano più comunemente e che influenzano effettivamente la qualità di un mangime per cani.
Qualora non trovaste un alimento che vi desta qualche dubbio, potete comunque far riferimento alla legge e cercare quel nome utilizzando il tasto "cerca" all'interno del documenti. Anche se, ovviamente, essendo una legge non è semplice da leggere e comprendere.
Per comodità, suddivideremo gli ingredienti in relazione alla loro origine, per aiutarvi a capire di che cosa si trattano.
La carne è uno degli alimenti più importanti nel mangime per cani. E per forza: il cane è un animale carnivoro, e se prendiamo un mangime a base di carne questa dovrebbe essere sempre al primo posto, proprio perché è la base di cui il cane si nutre.
Con il termine carne si possono distinguere due tipologie, che seguono regole leggermente diverse: la carne dei mammiferi e la carne degli uccelli. Di solito sull'etichetta viene indicata anche direttamente la specie animale da cui deriva.
La situazione del pesce non è particolarmente diversa da quella della carne, perché il pesce subisce all'incirca gli stessi trattamenti della carne nel momento in cui viene utilizzato per il mangime. Come per la carne, le parti che si trovano nei mangimi sono le parti che non sono state destinate all'alimentazione umana; nel caso del pesce di solito sono i pesci privati dei due filetti e dell'apparato digerente.
Tra gli altri ingredienti, anche se sono piuttosto difficili da trovare in un mangime per cane, possono essere presenti latte e derivati, oltre che le uova; entrambi sono una buona fonte proteica. Generalmente si trovano questi ingredienti:
Chiaramente, è inutile parlare ello specifico di tutti gli alimenti, e possiamo dividerli in due categorie.
La prima è quella degli insaporitori (carote, melograno, barbabietole, pomodori e così via) che sono in quantità così basse che servono solo a cambiare il sapore, ma non hanno alcun effetto benefico sul cane.
La seconda è quella dei cereali, generalmente mais o frumento, che sono all'interno del mangime sotto varie forme, che sono le seguenti. In ogni caso, più ce ne sono, più la qualità del mangime cala (a parte per mangimi particolari come quelli dietetici) quindi gli alimenti di cui abbiamo già parlato sono da considerarsi sempre migliori di questi.
Queste definizioni, che sono quelle previste dalla legge, vi consentiranno la prossima volta che andrete ad acquistare un mangime per cani di effettuare una scelta molto più consapevole delle volte precedenti.
Sono definizioni un po' particolari, e può essere difficile impararle tutte, ma con il tempo e l'esperienza potremo capire, finalmente, che cosa le industrie mangimistiche mettono nel cibo per cani e potremo, al di là degli opuscoli, del marketing e della pubblicità, sapere veramente che cosa il nostro cane sta mangiando.
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