L'otalgia è definita come dolore all'orecchio. Esistono due tipi differenti e distinti di otalgia; il dolore che ha origine all'interno dell'orecchio, che prende il nome di otalgia primaria e il dolore che ha origine al di fuori l'orecchio che si definisce otalgia riferita.
Le cause tipiche dell'otalgia primaria comprendono l'otite esterna, l'otite media, le mastoiditi e le infezioni auricolari. La presentazione è tipica (dolore all'orecchio) e può essere accompagnata da perforazione della membrana timpanica, ciò permette di effettuare la diagnosi semplicemente guardando all'interno dell'orecchio. Quando la membrana timpanica appare normale, tuttavia, la diagnosi diventa più difficile.
L'otalgia riferita è, per definizione, la sensazione di dolore all'orecchio proveniente da una fonte esterna all'orecchio stesso e rappresenta un argomento a sé stante. Nonostante molte patologie possano causare otalgia, il loro rapporto con il dolore alle orecchie deve essere primariamente identificato. Infatti molti siti anatomici condividono un doppia innervazione con l'orecchio e stimoli nocivi diretti a queste aree possono essere percepiti come dolore otologico.
La prevalenza di otalgia primaria è risultata essere più alta nei bambini rispetto agli adulti e negli uomini rispetto alle donne, mentre l'otalgia riferita è più probabile che si verifichi negli adulti in generale e nelle donne in particolare.
Inoltre le condizioni che più comunemente hanno causato otalgia sono state l'otite media non altrimenti specificata (NAS) (60,6% dei casi) e l'otite esterna (11,8%).
L'innervazione sensoriale dell'orecchio è assicurata dal nervo auricolotemporale del quinto nervo cranico (nervo trigemino), il primo e secondo nervo cervicale, il nervo timpanico (del Jacobson) ramo del nervo glossofaringeo, il nervo occipitale di Arnold e rami del nervo facciale.
Neuroanatomicamente, la sensazione di dolore all'orecchio decorre fino ad arrivare al nucleo spinale del nervo trigemino. Non a caso, le fibre provenienti dai nervi cranici V, VII, VIV, e X e dai nervi cervicali I, II e III decorrono in questo tratto della colonna vertebrale caudale. Di conseguenza la stimolazione nociva di qualsiasi ramo dei nervi sopraelencati, può essere interpretata come otalgia.
Le manifestazioni cliniche che possono causare otalgia sono le seguenti:
Sindrome di Ménière: è una patologia causata da un aumento di pressione dei fluidi contenuti nel labirinto auricolare ed è associata a otalgia, perdita dell'udito, acufeni (ronzii o fischi) oltre che a vertigini, nausea e vomito.
Per identificare la causa responsabile di otalgia è necessario innanzitutto eseguire un'accurata anamnesi patologica del paziente e un attento esame fisico.
Una volta posto il sospetto cinico responsabile del dolore all'orecchio è possibile eseguire test diagnostici più sensibili e accurati quali: laringoscopia, ECG, radiografia del torace, audiometria, Tac e risonanza magnetica.
Dopo aver identificato l'agente eziologico che ha causato il dolore all'orecchio, la maggior parte delle cause di otalgia possono essere facilmente curate. I trattamenti che possono essere effettuati comprendono:
Nei pazienti in cui il dolore persiste nonostante la terapia medica è opportuno consultare un dentista (per valutare eventuali problemi odontoiatrici), neurologi e anestesisti specializzati nella terapia del dolore (trattamento delle nevralgie), gastroenterologi (trattamento di malattie dell'apparato gastrointestinale) e reumatologi e/o ortopedici (per una valutazione più specifica di artriti e altri disturbi articolari).
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
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