L'Echinacea è un genere di piante erbacee perenni originarie del Nord America, che comprendono nove specie, prevalentemente ornamentali. Queste piante, della famiglia delle Asteraceae, hanno una notevole adattabilità e crescono in zone con climi molto diversi.
L'Echinacea è stata utilizzata per secoli dagli indiani d'America come rimedio naturale, anche i colonizzatori la utilizzarono a scopo medicinale tanto che fu presente nel Formulario Nazionale degli Stati Uniti dal 1916 al 1950. In seguito cadde in disuso, a causa della scoperta degli antibiotici e per la mancanza di prove scientifiche a sostegno del suo utilizzo.
L'Echinacea oggi viene utilizzata soprattutto come integratore per accelerare il recupero dai malanni di stagione (influenza e raffreddore), assunta quando compaiono i primi sintomi; e per prevenire i malanni stessi con una integrazione preventiva durante tutta la stagione invernale. I risultati degli studi scientifici hanno riportato qualche risultato positivo, soprattutto in coloro che abitualmente si ammalano più volte durante la stagione invernale, ma la variabilità è notevole, con soggetti che rispondono molto bene e altri che non rispondono affatto.
L'Echinacea contiene svariati principi attivi, ma si pensa che i più efficaci siano gli alchilammidi, che sarebbero in grado di stimolare il sistema immunitario attivando i macrofagi e stimolando la produzione di immunoglobuline antigene-specifiche. I problemi legati alla variabilità dei risultati riscontrati possono dipendere dal fatto che esistono molti diversi tipi di alchilammidi di struttura analoga ma probabilmente con effetti diversi sull'organismo.
L'Echinacea è usata anche contro altre infezioni (infezioni del tratto urinario, vaginali, del sangue, herpes genitale, malattie gengivali, tonsillite, infezioni da streptococco, sifilide, tifo, malaria, e difterite), ma gli studi a riguardo non sono ancora sufficienti.
L'Echinacea può essere anche applicata direttamente sulla pelle sottoforma di creme e unguenti, per trattare foruncoli, ascessi, ferite della pelle, ulcere, ustioni, eczema, psoriasi, danni alla pelle da radiazioni UV, herpes simplex, punture di api, emorroidi.
L'Echinacea è ritenuta sicura per la maggior parte delle persone, se utilizzata a breve termine, mentre non esistono studi per affermare la sua sicurezza a lungo termine. Sono stati riportati alcuni effetti indesiderati di lieve entità, come febbre, nausea, vomito, mal di stomaco, diarrea, mal di gola, secchezza delle fauci, mal di testa, intorpidimento della lingua, vertigini, insonnia.
L'Echinacea dà problemi di allergia nel 7% dei bambini tra 2 a 12 anni, per questo motivo molti ne sconsigliano l'utilizzo nei bambini fino ai 12 anni. In generale chi è allergico dovrebbe assumere con attenzione l'Echinacea.
L'uso topico può causare arrossamenti, prurito o eruzioni cutanee.
Non ci sono studi riguardo l'assunzione in gravidanza e allattamento, quindi per precauzione è meglio evitare il consumo di integratori di Echinacea.
L'Echinacea è sconsigliata per chi soffre di malattie autoimmuni (lupus, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, ecc) perché potrebbe, stimolando il sistema immunitario, aggravare i sintomi.
L'Echinacea potrebbe accelerare il metabolismo della caffeina, facendola andare in circolo più rapidamente. Per lo stesso motivo, potrebbe interferire con il metabolismo di alcuni farmaci: chi assume farmaci dovrebbe sempre chiedere un parere al medico prima di assumere Echinacea.
Prevenire e curare i malanni di stagione. Molti studi scientifici dimostrano che l'assunzione di Echinacea al comparire dei primi sintomi del raffreddore e dell'influenza hanno ridotto i sintomi e la durata della malattia. I risultati sono molto variabili, probabilmente perché spesso i principi attivi presenti negli integratori sono molto diversi tra loro. Anche il fatto di prevenire questi malanni non è stato dimostrato da tutti gli studi e comunque i risultati sono stati, nel complesso, modesti.
Per le polveri disidratate (in genere vendute sottoforma di capsule) le dosi consigliate variano da 300 mg tre volte al giorno (900 mg al giorno) a 500 mg tre volte al giorno (1500 mg al giorno).
Per gli estratti alcolici delle parti aeree della pianta si consiglia l'assunzione di 2,5 ml tre volte al giorno, o fino a 10 ml complessivi al giorno.
Durante l'inverno si consigliano cicli di assunzione di 15 giorni, seguiti da 15 giorni di pausa, a scopo preventivo.
Se l'assunzione è effettuata per curare i sintomi, si consigliano 3 g al giorno, sempre divisi in tre momenti.
L'Echinacea può rappresentare un valido aiuto per chi è colpito abitualmente da influenza e raffreddore nei mesi invernali, sia per combattere i sintomi, che a scopo preventivo, tuttavia bisogna sapere che i risultati sono molto variabili a seconda del soggetto.
Evaluation of echinacea for the prevention and treatment of the common cold: a meta-analysis
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