Crisina (integratori)

La crisina è un flavone che si trova in alcune specie di Passiflora (passion fruit), nei funghi Pleurotus ostreatus e nella camomilla.

 

 

Diversi sono gli effetti attribuiti a questa molecola, ma quali sono i reali effetti benefici dell'integratore crisina? Vediamolo in questo articolo. 

Crisina: dove si trova e caratteristiche principali

Oltre alle specie vegetali e fungine che abbiamo citato, la crisina si trova anche negli alimenti e precisamente nel miele perchè è presente negli alveari delle api. Infatti, costituisce uno dei componenti secondari principali del miele d'acacia. Inoltre, si può trovare anche nella propoli e nella Robinia pseudoacacia

Dal punto di vista biochimico la crisina è un flavonoide e precisamente un flavone e la sua molecola nella nomenclatura IUPAC è definita 5,7-diidrossi-2-fenil-4H-cromen-4-one. La prima fonte di estrazione di questo flavone è stata la Passiflora coerulea, ossia il frutto della passione

 

 

Meccanismo d'azione della crisina

L'obiettivo dell'azione della crisina è l'enzima aromatasi o citocromo P450, che ha la funzione di convertire gli androgeni, fra cui il testosterone, in estrogeni. Ad alte concentrazioni, la crisina ha dimostrato in vitro di essere un inibitore dell'aromatasi, rallentando di fatto questa conversione e portando ad una maggiore concentrazione degli androgeni.

Per questo motivo, la crisina è proposta e studiata spesso come integratore utile per diversi scopi. Ad esempio, è utilizzata come integratore nel mondo del bodybuilding, per aumentare i livelli di testosterone, soprattutto per impedire la riduzione del testosterone assunto per via esogena, in modo che non venga degradato dall'organismo.

Inoltre, la crisina viene proposta anche come antinvecchiamento per gli uomini, per le donne nel periodo successivo alla menopausa e addirittura per il trattamento di alcune forme tumorali, soprattutto per la prevenzione del cancro al seno.

Tuttavia, la somministrazione orale di crisina non ha confermato i risultati ottenuti in vitro. La grande differenza riscontrata tra gli esperimenti in vivo e in vitro è probabilmente causata dal fatto che la crisina è scarsamente assorbita e biodisponibile quando viene assunta per bocca.

Benefici dell'integrazione di crisina

Gli effetti possibili della crisina sono ancora poco studiati e le prove a riguardo sono insufficienti perchè possa essere considerata un vero e proprio trattamento. Infatti, la correlazione tra crisina e livello di estrogeni è oggetto di numerosi studi in vitro, ma pochissimi studi in vivo, nella maggior parte dei casi con modello sperimentale i ratti, mentre ancora meno sono quelli sull'uomo. 

 

 

La capacità della crisina di inibire l'enzima aromatasi sembra ormai certa e dimostrata da diversi studi. Per questo motivo potrebbe essere utile nel trattamento di tutte quelle patologie correlate ai livelli di estrogeni, come le forme di tumore al seno correlate agli ormoni. A questo proposito, questo effetto trova la sua spiegazione anche nel fatto che la crisina sembra essere un inibitore di proteine ed enzimi importanti nello sviluppo dei tumori, fra cui la caspasi, ERK 1/2 e la MAP chinasi p38, tutte coinvolte nei meccanismi tumorali

Inoltre, sono stati propositi anche gli effetti antiossidanti e antinfiammatori della crisina, con meccanismi in alcuni casi confrontabili con quelli delle vitamine. Questo renderebbe la crisina potenziale coadiuvante nell'uso di molti farmaci e terapie.

Inoltre, la crisina sembra utile nell'aumento dei livelli di testosterone a fini sportivi, soprattutto in coloro che sono alla ricerca di un'ipertrofia piuttosto marcata.

Altri effetti della crisina riguardano il trattamento della dermatite atopica, studiata nei ratti e in cheratinociti umani in questo articolo. Da questo studio è risultato che la crisina sembra inibire la produzione di citochine infiammatorie, con un meccanismo d'azione che avrebbe come risultato la riduzione dei sintomi tipici della dermatite atopica. Di conseguenza, lo stesso studio conclude dicendo che la crisina potrebbe essere usata nel trattamento non solo della dermatite atopica, ma anche per le allergie della pelle. Il condizionale, usato dagli autori stessi dello studio, ci indica come siano necessari ulteriori studi in merito. 

Altre attività proposte per la crisina sono quelle antidepressive, ma anche contro il diabete di tipo 2 e l'osteoartrite. Quest'ultima è una patologia infiammatoria che colpisce la cartilagine e le articolazioni in genere. In uno studio del 2017, l'effetto antinfiammatorio della crisina viene sfruttato e analizzato su cellule umane di condrociti artrosici. Da questo studio, anch'esso in vitro quindi, è stato rilevato che la crisina inibisce la degradazione del collagene e la produzione di molecole coinvolte nello sviluppo dell'osteoartrite. Per questo motivo, la crisina potrebbe essere usata, dopo ulteriori sperimentazioni, come trattamento utile contro l'osteoartrite

Gli effetti antidepressivi della crisina sono stati oggetto di un altro studio, che alla base ulteriori sperimentazioni in merito a questo potenziale effetto della molecola. In questo caso, si parla di studi sui topi, usando dei modelli animali sottoposti a stress cronico. In seguito al trattamento con la crisina, si aveva la riduzione degli effetti dello stress sulla produzione e sull'alterazione di diversi segnali neurochimici tipici dello stress. Questo fa supporre che, in futuro, la crisina possa essere usata come antidepressivo e nel trattamento di diverse patologie psichiatriche. 

Tutti questi effetti non hanno, però, avuto grandi dimostrazioni in ambito clinico, in quanto sembra che la somministrazione orale della crisina non porti ad effetti soddisfacenti in quanto scarsamente assorbita a livello intestinale.  

Controindicazioni

La crisina non è un integratore molto studiato, per questo non si conoscono ancora bene gli effetti di un eventuale sovradosaggio. Agendo sui meccanismi ormonali, si suppone che i potenziali effetti collaterali possano essere non trascurabili.

Non mancano gli studi che suggerirebbero particolare precauzione, per esempio uno studio sui ratti ha dimostrato la capacità della crisina di interferire con il corretto funzionamento della tiroide.

Crisina

Dosaggio consigliato

Il dosaggio consigliato varia da 400 a 3000 mg al giorno, tuttavia, come spiegato in precedenza, la biodisponibilità di questo integratore è molto scarsa e per questo motivo a questi dosaggi non sono ancora stati riscontrati effetti benefici sull'uomo.

Conclusioni

La crisina è un integratore che ha dimostrato di essere bioattivo in vitro, ma non quando assunto per via orale. Allo stato attuale della ricerca, il suo utilizzo è da ritenersi inutile perché non esistono esperimenti scientifici sull'uomo che ne giustifichino la somministrazione. Gli studi clinici sono insufficienti, nonostante diversi sono i potenziali effetti positivi. Inoltre, ancora poco si conosce circa i suoi effetti collaterali sull'uomo. 

Bibliografia

Effects of chrysin on urinary testosterone levels in human males

Possible anxiolytic effects of chrysin, a central benzodiazepine receptor ligand isolated from Passiflora coerulea

Antihypercholesterolemic and antioxidative effects of an extract of the oyster mushroom, Pleurotus ostreatus, and its major constituent, chrysin, in Triton WR-1339-induced hypercholesterolemic rats

Effect of oral androstenedione on serum testosterone and adaptations to resistance training in young men: a randomized controlled trial

Disposition and metabolism of the flavonoid chrysin in normal volunteers

Effects of anabolic precursors on serum testosterone concentrations and adaptations to resistance training in young men

 

 

 

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