L'Essiac, chiamata anche Caisse Formula, è un insieme di erbe da cui si prepara una tisana ritenuta da alcuni cura alternativa contro il cancro. La ricette esatta dell'Essiac non è ancora del tutto nota, ma si sa in particolare, che è formata da radici di Bardana, corteccia di Olmo, Acetosella e Rabarbaro Indiano. Non si conoscono alla perfezione le dosi e le proporzioni fra queste erbe all'interno della miscela.
L'Essiac viene venduto come polvere ma si trova anche in capsule di Essiac o all'interno di bustine come il tè. Viene preparato tradizionalmente mescolando 57 ml di tisana Essiac concentrata con la stessa quantità di acqua. La dose giornaliera raccomandata dai sostenitori delle attività benefiche di questa tisana va dai 30 ai 360 ml al giorno.
L'Essiac è probabilmente originario dei nativi americani che si pensa abbiano creato questa miscela. Questa informazione non è però del tutto certa e non ha solide conferme storiche. La tisana Essiac in Canada è divenuta il famoso rimedio contro il cancro negli anni Venti, grazie ad un'infermiera, Rene Caisse, che diceva di aver ricevuto questa miscela di erbe da un suo paziente, a cui era a sua volta stata data da un medico come trattamento contro il cancro. L'infermiera raccontò di aver curato una sua parente dal cancro, usando proprio questa tisana, e di aver ottenuto lo stesso risultato anche su centinaia di altre persone, che anche se non guarivano del tutto dal cancro avevano comunque un decorso benigno. Proprio dal nome di questa infermiera, Caisse, venne denominata la sua tisana, Essiac appunto. In quegli anni questa storia si diffuse moltissimo, tanto che tantissime persone andavano da tutto il mondo presso il paesino canadese in cui viveva l'infermiera, Bracebridge. La notizia venne diffusa anche dai giornali e si parlò addirittura di cura risolutiva contro il cancro.
Visto il crescente interesse, iniziarono, però, anche le polemiche circa la cura proposta da Caisse. Alcuni studiosi, come un medico e persino il National Cancer Institute, si proposero, quindi, di realizzare ricerche sull'Essiac, in modo che Caisse potesse avere conferma ufficiale dell'efficacia della tisana e quindi smentire i suoi detrattori. Lei, però, ha sempre rifiutato queste proposte, dicendo che non era ancora il momento di svelare la ricetta segreta della tisana.
Successivamente, intorno agli anni Ottanta, fu istituita una commissione governativa per analizzare i casi a disposizione che erano spesso proposti come conferma dell'efficacia dell'Essiac. Si scoprì, allora, che molti pazienti di cui si dichiarava la guarigione, non erano in realtà mai stati affetti dalla malattia. Altri risultavano operati per tumore nella stessa clinica in cui lavorava Caisse, mentre altri ancora veniva dichiarati guariti nonostante non lo fossero. Si sospettò, quindi, la malafede non solo di Caisse ma anche dei medici che la sostenevano.
Di conseguenza, la clinica venne chiusa e venne proibito a Caisse di esercitare la sua attività. Nonostante questo, i suoi sostenitori gridarono al complotto e continuarono a credere nella buona fede della sua attività. Alcuni di loro scesero addirittura in piazza a protestare contro la chiusura della clinica e alcuni giornali sostennero in modo aperto l'attività di Caisse.
Le proteste spinsero il ministero della salute canadese ad indagare riguardo l'efficacia dell'Essiac, ma le ricerche non riportano alcun risultato positivo sull'azione anticancro della tisana. Questi risultati fecero calare l'opinione positiva che la maggior parte della popolazione aveva sull'Essiac. Le ricerche continuarono ma non ebbero alcun risultato positivo, finché l'American Cancer Society dichiarò l'Essiac inutile come cura contro il cancro.
Caisse morì nel 1978, ma prima vendette il suo brevetto per la tisana ad un'azienda canadese, la Resperin. Nella sua città natale è ancora ricordata attraverso un busto in bronzo.
Oggi, l'Essiac viene venduto solo come integratore vitaminico, mentre ne è proibita la vendita come trattamento antitumorale.
Negli ultimi anni è diventata popolare in tutto il mondo in quanto i suoi sostenitori gli attribuiscono proprietà benefiche per la salute, e in particolare attività contro il cancro, la stimolazione del sistema immunitario, la riduzione dell'infiammazione e un contributo nella detossificazione dell'organismo.
In realtà le proprietà miracolose attribuite all'Essiac non hanno prove scientifiche che le supportino, ma anzi talvolta questa tisana può avere degli effetti collaterali.
Alcuni studi recenti hanno rilevato che questa tisana ha composti antiossidanti che potrebbero quindi promuovere un effetto antiinfiammatorio e di protezione contro i danni al DNA. Queste attività sono tipiche delle molecole attive contro il cancro.
Infatti, ad ogni erba di cui è composta la miscela è stata attribuita un'attività benefica in questo senso. Le radici di bardana, ad esempio, sono associate alla promozione della circolazione sanguigna, alla stabilizzazione della glicemia e al miglioramento della pelle.
Il Rabarbaro indiano, invece, è stato studiato nel 2018 per le sue proprietà antiossidanti e gli sono stati attribuiti potenziali, ma non certi, effetti per il trattamento del cancro al fegato.
I risultati degli studi in merito ai potenziali effetti anticancro dell'Essiac sono contrastanti. Alcuni studi gli hanno attribuito un ruolo nell'inibizione della crescita delle cellule cancerose nel cancro al seno e nella leucemia. Lo studio che ha ottenuto questi risultati si basa, però, su modelli sperimentali in vitro e conclude affermando che sono necessari ulteriori studi per confermare i risultati ottenuti.
Vi sono poi testimonianze dell'uso dell'Essiac sotto forma di tisana contro il cancro, come nel caso di un uomo che dice di essere guarito dal cancro alla prostata grazie a questa miscela di erbe. In realtà, non esistono però studi clinici che confermino i risultati su un maggior numero di persone.
Al contrario, vi sono molti studi che hanno rilevato che questa tisana non ha alcun effetto sul cancro. L'esempio è in una review scientifica in cui sono stati analizzati diversi studi in merito, concludendo che l'Essiac non risulta possedere alcuna proprietà anticancro. Inoltre, è stata presa in considerazione, dai ricercatori di questo studio, l'ipotesi che le terapie convenzionali anticancro potessero interferire con l'efficacia di questa pianta. Questa supposizione è stata smentita nelle fasi conclusive della ricerca.
In uno studio del 2011 è stato riportato un effetto addirittura negativo dell'Essiac sulle cellule di tumore al seno, che sono risultate addirittura stimolate nella loro crescita.
L'assunzione di tisane a base di Essiac è associata spesso a potenziali effetti collaterali che si manifestano attraverso sintomi come nausea, vomito, l'urinare di frequente, movimenti intestinali, eritemi cutanei, mal di testa e sensazione di malessere simile alla febbre.
In linea generale, se ne sconsiglia l'uso in caso di gravidanza o allattamento ma anche in caso di tumore al seno, visto i risultati contrastanti delle ricerche in merito ad un possibile effetto tossico in questi casi.
Le ricerche che riguardano gli effetti potenziali dell'Essiac contro il cancro sono per la maggior parte sugli animali o realizzate in vitro, non vi sono invece studi sugli esseri umani.
Non vi sono ad oggi ricerche che riguardano gli effetti di questa tisana sull'attività antinfiammatoria e promotrice del sistema immunitario.
Spesso gli effetti benefici dell'Essiac vengono promossi in virtù di singole testimonianze, senza valido supporto scientifico. L'FDA americana, infatti, non riconduce a queste erbe effetti anticancro o promotrici della salute.
Prima, quindi, di utilizzare l'Essiac come trattamento è bene chiedere il parere del medico, in virtù anche dei potenziali effetti collaterali rilevati in alcuni casi. Inoltre, sono necessarie ulteriori ricerche che ne vadano a confermare i reali effetti positivi.
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