La medicina tradizionale cinese, o MTC, nasce circa 2500 anni fa lungo le rive del Fiume Giallo. Il principio su cui si basa questa pratica è quello secondo cui l'energia vitale, o Qi, circola nel corpo attraverso dei canali chiamati "meridiani" che sono collegati ai diversi distretti corporei.
Pur basandosi sulla valutazione dell'anatomia e fisiologia umana, le interpretazioni che vengono date in questa pratica non si basano sul metodo scientifico, ma su principi più filosofici. Pertanto viene annoverata tra le medicine alternative e all'interno della pseudoscienza.
Vi sono diverse tappe storiche della medicina tradizionale cinese. La prima è avvenuto dal 2100 al 1100 a. C., nella dinastia Xia e Shang. La medicina di questo periodo viene definita ancestrale e comprende: atti di guarigione che si basano sul culto degli antenati e sulla divinazione. Il dispiacere e il disappunto dei primi nei confronti dei viventi causa la malattia. La diagnosi viene effettuata attraverso atti di divinazione e le cure consistono in offerte agli antenati.
La seconda fase della MTC è quella definita demoniaca, avvenuta durante la dinastia Zhou tra il 1100 e il 476 a.C. In questo periodo predominano lo sciamanesimo e la demonologia e gli atti demoniaci sono le cause dello sviluppo delle patologie negli essere umani. Così come nella fase precedente, attraverso la divinazione si giungeva ad una diagnosi, ma la cura consisteva questa volta in esorcismi. Alla fine di questa fase iniziano a svilupparsi la fitoterapia, l'agopuntura e le diagnosi fondate sull'osservazione e sul tastare del polso.
Nella terza fase, avvenuta del periodo dei regno combattenti tra il 476 e il 221 a. C., iniziano ad essere sviluppate le teorie che maggiormente caratterizzano la medicina tradizionale cinese, come quella dei canali e dei meridiani, oppure quella dello yin e dello yang, la teoria delle 5 fasi e così via. Inoltre, in questa fase prende maggiormente piedi l'uso della fitoterapia.
Successivamente si ha una separazione tra la figura del medico e quella dello sciamano, prima considerate equivalenti, e iniziano a comparire le prime scuole filosofiche, come quella confuciana, legalista e Dao.
Diverse altre fasi successive contribuiscono ad arricchire la medicina cinese delle caratteristiche che conosciamo oggi. In questi periodi iniziano ad essere classificate le piante di uso terapeutico e le malattie, che vengono suddivise in "malattie del caldo" e "malattie del freddo". Le prime si distinguono dalle seconde perchè sono causate da un patogeno che entra attraverso il cavo orale o il naso e la causa patogenetica è molto forte e infettiva.
Durante la dinastia Qing, e precisamente a partire dal 1840, i cinesi entrarono in contatto con la medicina occidentale e questo determinò il graduale abbandono di quella tradizionale cinese.
Oggi la MTC si avvale di numerose pratiche, come lo yoga, la fitoterapia, l'omeopatia, l'uso dei fiori di Bach e lo shiatsu.
I principi di base su cui si fonda oggi questa medicina sono: la diagnosi dell'energia del paziente attraverso l'analisi in vari punti del corpo; oppure l'agopuntura, l'uso di massaggi che agiscano a livello muscolare e tendineo sui meridiani e sui punti dell'agopuntura. Inoltre, viene anche utilizzata la farmacologia cinese, basata non solo sull'uso delle piante ma anche di estratti animali e minerali per formulare preparazioni che sono diverse dai farmaci convenzionali.
Altra pratica usata dalla medicina cinese è la ginnastica medica, con movimenti lenti o vigorosi che il paziente deve effettuare.
In tempi recenti, i paesi occidentali hanno visto uno sviluppo nella diffusione delle pratiche della medicina tradizionale cinese, come la stessa fitoterapia o l'agopuntura, che spesso affiancano le pratiche della medicina convenzionale occidentale. In Italia, queste pratiche non sono fornite dal Sistema Sanitario Nazionale, ma sono presenti medici che frequentano corsi di medicina tradizionale cinese, effettuati in istituti appositamente creati, come l'AINAO, l'Istituto Italiano di Medicina Tradizionale Cinese, fondato a Roma nel 1998 e di cui fanno parte medici cinesi laureati in Cina. Questo istituto si occupa di far conoscere la medicina cinese in Italia, attraverso convegni in cui vengono invitati anche rappresentanti della medicina occidentale. Inoltre, essi si occupano di abilitare e formare gli operatori di questo tipo di pratica nel territorio italiano.
Nella MTC l'organismo umano viene visto come un vero e proprio organismo sociale, quasi uno Stato, tanto che nei libri di medicina tradizionale cinese spesso, riferendosi al corpo umano, si usano termini tipici delle descrizioni politiche. Gli organi non sono entità singole ma si considerano in funzione del loro compito e si usano termini come "uffici" o "burocrazia" per parlare dei sistemi e degli apparati.
L'organismo umano viene visto come formato non solo da materia, ma anche da spirito e psiche, e le patologie sono altro che delle disfunzioni di questi ultimi due aspetti.
Il corpo viene visto come un'entità sacra, indivisibile, in cui si ha un equilibrio fra le diverse sostanze che lo compongono. Di ciascuna parte del corpo viene considerata la sua funzione, collegata alle altre attraverso i "tratti circolatori" che attraversano la carne e le ossa di cui l'organismo è composto.
Il principio fondante della medicina cinese è il Tao, l'unità primordiale da cui ha origine tutto, sia il tempo che lo spazio. Questa unità si compone di 2 forze complementari, una attiva e una passiva, che sono presenti in tutti gli elementi del creato e che stanno in equilibrio fra loro. Queste due forze hanno polarità opposte che si completano a vicenda, e vengono definite Yin e Yang. Ogni cosa esistente in natura possiede questa polarità in cui è possibile dividerlo.
Lo Yin è costituito da forza negative, femminili e oscure, mentre lo Yang da forze positive, maschili e luminose.
La malattia si instaura quando si ha una disarmonia nella forza vitale che pervade il corpo, ossia il Qi. Per ristabilire lo stato di salute è necessario ristabilire l'armonia tra le forze Yin e le forze Yang.
La medicina tradizionale cinese ha diverse forme di terapia, fra cui l'alimentazione, la fitoterapia, l'agopuntura, i massaggi e l'esercizio. Queste terapie hanno lo scopo di ristabilire il Qi e riequilibrare le forze. La farmacologia cinese si basa sull'uso di composti naturali non sempre però sicuri per la salute. Essi vengono somministrati sotto forma di polveri, capsule, sciroppi e decotti.
La MTC usa anche terapie complementari come la coppettazione, la moxibustione e la digitopressione.
La coppettazione si basa sull'uso di coppette da applicare sulla pelle del paziente creando un riscaldamento dell'aria dentro la coppetta, che genera il sollevamento della parte della cute su cui viene applicata.
La digitopressione, invece, si basa sulla pressione dei punti corrispondenti ai meridiani, utilizzando le dita.
La moxibustione usa un cannello di erbe, prevalentemente di artemisia, che viene chiamato appunto "moxa". Con questo strumento riscaldato vengono stimolati i punti dell'agopuntura.
Risulta difficile stabilire la reale efficacia di questi trattamenti. Spesso si usano miscele di piante come farmaci per alcun patologie ma non si conosce molto riguardo la loro sicurezza e il loro reale effetto. Infatti, le preparazioni utilizzate non hanno procedure standard di produzione e nemmeno sistemi di controllo qualità.
Come conseguenza, le preparazioni utilizzate possono essere costituite da proporzioni variabili tra le diverse erbe, ciascuna delle quali può essere estratta da fonti diverse con qualità diverse del principio attivo. Inoltre, la mancanza di controlli le rende maggiormente soggette alla contaminazione da metalli tossici.
Spesso, per valutare la reale efficacia delle preparazioni fitoterapiche della medicina cinese, negli studi scientifici si va a considerare l'effetto di una singola erba, che può essere molto diverso da quello della stessa specie vegetale all'interno di una miscela di estratti. Inoltre, nella maggior parte dei casi, i terapisti tradizionali cinesi ritengono le miscele di erbe maggiormente efficaci e pertanto le usano più di frequente.
Nonostante la medicina tradizionale cinese usi come preparati estratti naturali, ciò non significa che non possano essere privi di effetti collaterali. Un esempio è l'efedra, un'erba usata in molti rimedi cinesi come stimolante. Essa, però, ha l'effetto negativo di un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, predisponendo maggiormente al rischio di infarto e ictus.
Per maggior sicurezza, quindi, si consiglia l'uso di questi composti per periodi di tempo piuttosto brevi ed è sempre bene contattare il medico curante per conoscerne il parere.
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
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