Olio di crusca di riso: i reali benefici (pochi)

L'olio di crusca di riso, o semplicemente olio di riso, è un prodotto a cui sono attribuite diverse proprietà nutrizionali non tutte, per la verità, confermate a livello scientifico. 

 

 

A differenza dell'olio extravergine di oliva, la sua produzione prevede l'uso di solventi che talvolta possono diminuirne gli effetti benefici e i componenti interessanti dal punto di vista nutrizionale. 

Il processo di produzione di quest'olio desta qualche perplessità, soprattutto negli amanti del biologico e naturale. 

Olio di crusca di riso: come si produce e dove si compra

L'olio di crusca di riso viene realizzato a partire dai resti della brillatura del riso, ossia dalla lolla e dalla pula, che vanno a costituire la parte esterna del chicco di riso, andando a formarne la crusca. Questo componente viene eliminata nella produzione del riso bianco o nella macinatura del riso. Il suo riutilizzo prevede o quello di farne cibo per gli animali, oppure l'uso per la produzione dell'olio. Per farlo, si porta la crusca a temperatura pari a 100 °C, in modo da farla tostare. In questo modo gli enzimi che determinano la degradazione dei grassi vengono inibiti. Il processo successivo prevede la deumidificazione, che porta il composto fino al 7% di umidità. 

 

 

In seguito, la crusca così modificata viene spremuta e depurata e poi trattata con solventi chimici, quali l'esano. Proprio il trattamento con queste sostanze chimiche determina una riduzione dei componenti insaponificabili dell'olio di riso, fra cui l'orizanolo, composto a cui vengono attribuite le principali proprietà dell'olio di riso. 

Dopo l'uso dei solventi, si ha la raffinazione, con l'uso di soda diluita, e la deodorazione con distillazione, che ha lo scopo di eliminare gli acidi grassi residui responsabili di odori sgradevoli eventuali. 

Il prodotto finito avrà 1 g di gamma-orizanolo ogni 100 g di olio di riso, 40 g di sodio per 100 g di prodotto e sarà privo di proteine, carboidrati e fibre. Un cucchiaio di olio di crusca di riso contiene circa 120 kcal e 14 g di grassi. 

L'olio di riso è oggi venduto nei supermercati anche in Italia, grazie anche ad una nota marca che lo pubblicizza. Inoltre, si trova facilmente nelle erboristerie. Il prodotto in sé è però originario dell'Asia, in particolare del Giappone, India e Cina, paesi in cui è di uso comune in sostituzione di altri oli e grassi da cucina. 

Usi in cucina dell'olio di crusca di riso

L'olio di riso può essere usato in cucina molto facilmente grazie anche al suo sapore gradevole, molto simile a quello dell'olio di arachidi, e ha un retrogusto di terra e noci. Il sapore non prevale tanto in seguito alle preparazioni, e per questo motivo può essere usato anche nella pasticceria e nei prodotti da forno. 

Questo tipo di olio ha un punto di fumo piuttosto elevato, quindi inizia a degradarsi a temperature molto elevate. Per questo motivo è ideale per quei tipi di cottura che necessitano dell'uso di alte temperature, come la frittura. Inoltre, grazie alla presenza di antiossidanti come la vitamina E e l'orizanolo, la degradazione degli acidi grassi in esso presenti viene ulteriormente ritardata.

 

 

L'olio di riso viene usato per la creazione di salse, brodi, zuppe, porridge e fritture. Viene spesso anche mescolato con altri oli come quello di oliva. 

Olio di crusca di riso: quali benefici?

Una delle migliori proprietà dell'olio di riso è la sua composizione in grassi e nutrienti, in quanto contiene una maggior percentuale di acidi grassi insaturi piuttosto che saturi. Inoltre, ha un buon contenuto di vitamina E, pari al 29% della razione giornaliera consigliata. Questa vitamina è importante per i suoi effetti antiossidanti, per la stimolazione del sistema immunitario e per la salute cardiovascolare. Altri nutrienti interessanti, oltre all'orizanolo, sono i tocotrienoli e gli steroli vegetali, con diversi effetti benefici sulla salute. 

Un altro effetto positivo dell'olio di crusca di riso è stato proposto da questo studio del 2019 in cui, in modelli animali, è stato dimostrato come questo prodotto riduca la resistenza insulinica attraverso la riduzione dello stress ossidativo, andando a svolgere un effetto benefico per la glicemia. Quest'ultima è risultata ridotta in seguito all'uso di olio di crusca di riso, come dimostrano diversi altri studi. I risultati riguardanti gli studi su modelli umani sono lievemente diversi: i livelli di insulina non sembrano essere influenzati dall'uso di olio di riso, che invece sembra avere effetto sulla riduzione della glicemia, che sembra essere pari al 15% in meno. Sono, quindi, necessarie ulteriori conferme di questi risultati. 

L'olio di riso sembra invece efficace per la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue, come dimostrato da diversi studi in merito, tanto che il governo giapponese ne ha riconosciuto l'efficacia e l'uso come cibo salutare. In particolare, in studi su animali, l'olio di crusca di riso è risultato efficace nella riduzione del colesterolo LDL, il "colesterolo cattivo", e nell'aumento di quello HDL, "il colesterolo buono". Questi risultati sono confermati anche da studi sugli esseri umani. Sembra, inoltre, che l'uso costante di 30 ml di olio di riso possa essere efficace nella riduzione del peso e della circonferenza fianchi, entrambi fattori associati al rischio di patologie cardiovascolari. Questi effetti sembrano essere dovuti alla quantità di steroli vegetali presenti nell'olio di riso: queste molecole, infatti, vanno a competere con il colesterolo per l'assorbimento intestinale e il trasporto nel sangue. 

L'olio di crusca di riso ha diversi sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, fra cui l'orizanolo che sembra avere la funzione di inibire l'azione di alcuni enzimi pro-infiammatori. Oltre a questo composto, anche i tocotrienoli sembrano svolgere un'efficace azione antinfiammatoria. Inoltre, il consumo di olio di riso è risultato più efficace nella riduzione dello stress ossidativo rispetto all'olio di soia. Queste proprietà devono ancora essere confermate, soprattutto in virtù del fatto che la quantità di orizanolo sembra diminuire nell'olio di crusca di riso finito, in quanto ridotto nel suo contenuto dai solventi di estrazione. 

I tocotrienoli, almeno in via teorica, hanno proprietà contro il cancro. Alcuni studi, infatti, hanno rilevato come questi composti possano inibire la crescita di alcuni tipi di cellule tumorali, come quelle al fegato, polmone, ovaie, cervello, pancreas e mammelle. Il loro effetto sembra potenziato da farmaci, chemioterapici in particolare. In ogni caso, l'olio di riso non può essere considerato come un trattamento contro il cancro, anche perchè non è ancora chiaro se l'uso di antiossidanti durante la chemioterapia possa o meno influire negativamente sull'esito della cura. Sono quindi necessari ulteriori studi in merito. 

Altri effetti meno certi, ma solo proposti e attribuiti all'olio di crusca di riso, sono quelli per la salute dei denti e del cavo orale, grazie alla presenza di antiossidanti, ma anche per la stimolazione del sistema immunitario. Quest'ultimo effetto, ancora da confermare, sembra essere attribuito all'orizanolo.

Altro effetto è quello sulla pelle: alcuni studi hanno evidenziato come alcuni estratti di crusca di riso possano aumentare l'elasticità e la bellezza della pelle se usati in modo costante. Questi risultati sono ancora da confermare, anche se alcuni prodotti cosmetici usano già estratti all'olio di crusca di riso. 

 

 

 

Ultimi articoli sezione: Alimentazione

L'aceto balsamico di Modena di Acetaia Leonardi nella cucina moderna: idee e ricette innovative

L'aceto balsamico di Modena di Acetaia Leonardi nella cucina moderna: idee e ricette innovative

Vitamine del gruppo B: in quali alimenti si trovano e quando integrarle

Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.

Alimenti ricchi di vitamina B12 per una dieta equilibrata

La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.

5 alimenti che supportano il sistema immunitario

Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.

 

Alla scoperta del pangasio: perché fa bene e come usarlo in cucina

Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.

Nutrizione Autunnale: Consigli per una Dieta Equilibrata

Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.

I fichi fanno ingrassare?

I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.

Fichi

I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.