Acqua gassata: fa male?

Acqua gassata: cos'è e come si ottiene

Un'acqua gassata, o gasata, è l'acqua potabile, generalmente venduta in bottiglia e ricavata nella maggior parte dei casi da acqua minerale a cui si aggiunge anidride carbonica. Questo avviene attraverso un processo chiamato "carbonazione". 

 

 

Oltre alle acque minerali gassate in bottiglia, dette anche frizzanti, che sono in Italia le più consumate, vi è anche la possibilità di avere acqua frizzante di rubinetto, attraverso l'uso di appositi macchinari, i frigogasatori, che permettono di avere acqua frizzante che fuoriesce direttamente dal rubinetto della propria casa. Questi macchinari vanno ad aggiungere anidride carbonica all'acqua derivante dalla rete idrica.

Un altro modo di ottenere l'acqua gassata è attraverso l'uso di bicarbonato di sodio e acidi, come l'idrolitina, che aggiunti all'acqua del rubinetto la rendono frizzante. 

L'acqua minerale effervescente naturale si differenzia da quella gassata in modo artificiale perchè non ha subito un processo di addizionamento di anidride carbonica, ma sgorga dalla sorgente già effervescente. Per legge, questo tipo di acque devono avere un tenore di anidride carbonica alla sorgente pari a 250 mg/l, concentrazione che deve mantenersi tale anche nelle bottiglie di vendita. Questo tipo di acque sono ideali per chi deve integrare i sali minerali in quanto ricche di magnesio, potassio e sodio

 

 

Le acque gassate, siano esse ottenute in modo naturale o artificiale, possono essere sia leggermente frizzanti che frizzanti a seconda del contenuto di anidride carbonica in esse presente. 

L'acqua gassata è molto consumata perchè ritenuta da molti più dissetante ed inoltre ha un sapore gradito a molti che la rende simile ad una bibita, senza però apportare calorie. Si stima che il 16% degli Italiani preferiscano l'acqua gassata in bottiglia a quella naturale. 

Com'è nata l'acqua gassata?

La prima produzione dell'acqua frizzante risale al 1750 quando un francese, Gabriel F. Venel, la produsse per la prima volta, in contemporanea, in realtà, con altri personaggi dell'epoca ma che vivevano in altri paesi, come la Scozia. 

La produzione dell'acqua gassata fu perfezionata nel 1767, quando l'inglese Joseph Priestley scoprì il metodo di aggiunta dell'anidride carbonica all'acqua, con cui poteva creare una bevanda rinfrescante e piacevole da offrire agli amici. L'anidride carbonica usata derivava inizialmente dalla birra in fermentazione. Successivamente pubblicò un libro sul metodo di produzione dell'acqua frizzante in cui, per la formazione dell'anidride carbonica si utilizzava acido solforico e gesso. 

Nel 1783 nacque a Ginevra la Schweppes, la prima industria produttrice di acqua gassata, che fu successivamente spostata a Londra. 

Effetti dell'acqua gassata

L'acqua gassata ha un potere dissetante e idratante pari a quello dell'acqua naturale e in linea generale non è particolarmente dannosa per l'organismo. 

 

 

Grazie alla presenza delle bollicine, vengono stimolati maggiormente i recettori del gusto per cui si può avvertire una temporanea sensazione di freschezza. Questo porta molte persone a percepire l'acqua gassata come maggiormente dissetante, anche se in realtà non vi sono differenze con quella naturale. 

I minerali contenuti nell'acqua frizzante artificiale sono maggiori rispetto a quelli dell'acqua naturale, ma essendo in forma inorganica non vengono assimilati facilmente dall'organismo. Pertanto, questo tipo di acqua non è comunque utile nell'integrazione dei sali minerali. 

La concezione secondo cui l'acqua gassata favorisca la digestione è sbagliata e deriva invece dalla maggior produzione di gas ed eruttazioni provocate dalle bollicine contenute in questo tipo di prodotto. 

L'acqua gassata è ritenuta in linea generale più sicura a livello microbiologico rispetto a quella naturale, poiché il contenuto di anidride carbonica andrebbe ad inibire o ridurre la proliferazione batterica. In realtà, questo effetto non è certo né dimostrato. 

Acqua gassata: controindicazioni

L'acqua gassata, a causa della maggior presenza dei sali minerali inorganici è controindicata in caso di pressione alta e ritenzione idrica. Da qui la convinzione che l'acqua gassata faccia ingrassare e che faccia alzare la pressione arteriosa. Affermazioni vere, quindi, solo in parte. Infatti, l'acqua gassata non apporta calorie, allo stesso modo di quella naturale. Inoltre, se non vi sono ulteriori controindicazioni, può essere usata anche nell'ambito di un regime ipocalorico. Infatti, se l'acqua gassata viene assunta prima dei pasti, essa determina la dilatazione delle pareti gastriche portando ad un aumento della sensazione di sazietà

Secondo alcuni, l'acqua gassata porterebbe ad un aumento dell'erosione dello smalto dentale se consumata in modo frequente e costante, specie durante i pasti e senza l'uso della cannuccia. In realtà, il nostro organismo ha dei sistemi di tamponamento acido-base che, già nel cavo orale, consentono di regolare l'alterazione del pH indotto da cibi e bevande. Sarebbe, quindi, infondata questa concezione, così come anche quella che attribuisce all'acqua gassata l'effetto di ridurre la mineralizzazione ossea, determinando quindi la comparsa di carie dentale e osteoporosi

L'acqua gassata è sconsigliata in caso di meteorismo, aerofagia e gonfiore addominale, in quanto le bollicine in essa contenute provocano la dilatazione delle pareti dello stomaco, portando ad un aumento di questi disturbi gastrici. 

L'acqua frizzate non è adatta, inoltre, per chi soffre di gastrite, ulcere gastriche, ernia iatale, acidità gastrica e reflusso gastro-esofageo, in quanto essa stimola maggiormente la produzione delle secrezioni gastriche, accentuando questo tipo di disturbi. 

L'acqua gassata è, inoltre, controindicata in caso di disfagia e problemi motori e neurologici in generale. Infatti, può generare la comparsa di singhiozzo o tosse che, in questi pazienti, possono essere potenzialmente pericolosi se avvengono durante il pasto. 

In conclusione

La tipologia di acqua da scegliere dipende fortemente dallo stato fisiologico e patologico dell'individuo. In linea generale, il consumo di acqua frizzante non è sconsigliato se non vi sono patologie per cui sia necessario evitarlo. Fra queste vi sono le malattie renali e l'ipertensione, casi in cui è meglio scegliere un'acqua minerale con basso apporto di minerali. 

Certamente l'acqua frizzante è da preferire alle bibite gassate e zuccherate, comprese quelle che non contengono zuccheri ma edulcoranti, in quanto è una scelta più salutare. 

L'acqua gassata porta ad una maggiore stimolazione dei recettori del gusto e pertanto in alcune persone, che la consumano di frequente, porta alla totale sostituzione dell'acqua naturale con quella frizzante. Questo, soprattutto negli adolescenti e nei bambini, induce poi una maggior richiesta e consumo di bevande gassate e zuccherine. 

 

 

 

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