Il latte di asina è praticamente scomparso dalla circolazione con l'avvento dell'industria del latte vaccino risanato. Oggi sempre più persone allergiche o intolleranti al latte vaccino cercano il latte di asina perché sono convinte di risolvere il problema. La sua reperibilità tuttavia è molto difficile, a meno di non vivere in una zona di allevamenti equini. Ma è così indispensabile il latte di asina?
L'uso di latti di altri mammiferi in sostituzione del latte materno è una pratica che risale ad epoche primitive e deriva dalla nacessità di adattarsi al tipo di animale disponibile.
A a seconda della zona si può riscontrare un uso di latti derivanti da diverse specie animali, in base alla disponibilità, alla comodità di approvvigionamento ed alla tradizione.
In diverse regioni del Centro-Sud dell'Italia vi è la tradizione di utilizzare latte di origine equina (Asina, Cavalla) poiché hanno rappresentato nei secoli un alimento facilmente disponibile per i lattanti, in quanto hanno una composizione che si avvicina molto di più a quella del latte umano, rispetto al latte vaccino.
L'allergia alle proteine del latte è dovuta a un anomalo comportamento del sistema immunitario che produce immunoglobuline IgE specifiche verso gli antigeni proteici.
Con il latte di asina, come con il latte di capra, c'è solo una diminuita probabilità di essere allergici, ma non la certezza, perché le proteine di questi latti si somigliano molto.
La possibilità che un bambino allergico o intollerante alle proteine del latte vaccino lo sia anche a quello di altri animali varia dall'80 al 30%. Non esiste un tipo di latte al quale non si può essere allergici con certezza, ma solo una minore probabilità di esserlo.
L'intolleranza al lattosio è un deficit enzimatico della lattasi, l'enzima intestinale che permette l’assorbimento del lattosio.
Tutti i latti dei mammiferi contengono lattosio, per cui non possono essere assolutamente usati nel caso di accertata intolleranza al lattosio, per la quale si usa invece un latte delattosato, il cui gusto, soprattutto nei prodotti di ultima generazione, è molto simile a quello del latte vaccino.
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