Saltare la colazione fa male o fa dimagrire? Proviamo a rispondere a questa domanda andando ad analizzare ciò che gli studi scientifici hanno rilevato in merito.
Da sempre la prima colazione è ritenuta il pasto più importante della giornata, idea divulgata anche dagli stessi governi, come nel caso del Ministero della Salute italiano che nel 2015, in occasione di EXPO, ha messo in atto un progetto di sensibilizzazione alla prima colazione dedicato in particolar modo ai bambini.
In altri stati, come nel caso del Regno Unito, degli USA e in Australia, le associazioni di professionisti della nutrizione hanno divulgato l'importanza di iniziare la giornata con un pasto corretto.
Sono diversi gli studi scientifici a favore di questo pasto, ma sono per la maggior parte di tipo osservazionale, ossia mettono in relazione due eventi senza l'intervento da parte del ricercatore, che si limita ad osservare e riportare i dati ottenuti.
Uno studio osservazionale del 2017 ha rilevato un'associazione tra l'abitudine di saltare la prima colazione e un aumento dello sviluppo di aterosclerosi, in modo indipendente dalla presenza di altri fattori di rischio per patologie cardiovascolari.
Un'altra ricerca di questo genere è stata realizzata del 2015 e ha analizzato i risultati ottenuti da diversi studi osservazionali concludendo che non fare la prima colazione è un fattore associato in modo significativo ad un aumento del rischio di sviluppare diabete di tipo 2. Lo stesso studio conclude dicendo che il consumo regolare della prima colazione può potenzialmente aiutare nella prevenzione di questa patologia.
Nel 2016, un gruppo di ricercatori giapponesi ha pubblicato uno studio portato avanti per diversi anni nello stesso paese, in soggetti sia maschi che femmine, di cui sono state osservate le abitudini alimentari e lo stile di vita. La conclusione di questa ricerca osservazionale è stata che evitare la prima colazione è risultato un potenziale rischio di mortalità per malattie connesse con il sistema cardiocircolatorio negli uomini. Nelle donne le cause di mortalità, potenziate dall'assenza dell'abitudine alla prima colazione, erano più numerose.
Gli studi clinici effettuati sullo stesso argomento hanno, invece, ottenuto risultati ben diversi. Questo tipo di studi si basano non solo sull'osservazione, ma anche su varie prove e test che i ricercatori effettuano usando trattamenti o, come in questo caso, modelli dietetici, per valutare i risultati in selezionati gruppi di pazienti, sia sani che malati. In generale, questi studi vengono ritenuti più affidabili di quelli osservazionali, che servono invece solo come valutazione preliminare di un determinato fenomeno.
Uno studio del 2017 ha valutato le variazioni di peso e di grasso corporeo in soggetti che avevano o meno l'abitudine alla prima colazione. Ai soggetti sono stati imposti orari e quantità di calorie da assumere o meno durante la colazione. I risultati ottenuti hanno evidenziato che i soggetti che non avevano l'abitudine di consumare la prima colazione, in seguito all'imposizione al suo consumo, hanno acquistato peso e sono state portate ad una maggior introduzione di calorie nel resto della giornata.
Una meta-analisi realizzata nel 2019, ha analizzato diversi studi clinici effettuati su persone prevalentemente non affette da patologie come il diabete di tipo 2, escludendo anche bambini e adolescenti. Alcuni di questi studi hanno preso in considerazione persone obese o sovrappeso, altri hanno valutato in modo indipendente dal BMI (indice di massa corporea) iniziale. Solo uno fra gli studi considerati, è basato solo su pazienti obesi. Tutti gli studi considerati prendono in considerazione persone che abitano in paesi sviluppati, senza problemi di reperire il cibo.
Gli studi considerati in questa interessante meta-analisi, hanno valutato l'effetto che ha il fare o meno la prima colazione sull'assunzione giornaliera di calorie e sul peso corporeo. Ovviamente, nella scelta degli studi da considerare, i ricercatori hanno preso in considerazione gli errori eventuali che ciascuno studio può avere, riguardanti sopratutto la raccolta dei risultati, che spesso avviene in modo autonomo da parte del paziente e non invece in una situazione clinica controllata.
I risultati ottenuti hanno messo in evidenza un aumento del consumo di calorie da parte dei soggetti sottoposti al consumo della colazione, al contrario di quelli che la saltano. Questi ultimi hanno invece un peso corporeo minore.
Come abbiamo visto, i risultati degli studi osservazionali sono in netto contrasto con quelli clinici. Per fare delle considerazioni conclusive, possiamo vedere i risultati di un'altra indagine, in cui è stata considerata non solo l'abitudine o meno alla prima colazione, ma è stata messa quest'ultima in relazione allo stile di vita dei soggetti presi in esame. Dalle conclusioni è stato visto che le persone che non fanno la prima colazione hanno anche delle abitudini di vita che sono fattori di rischio per la salute, come il fumo, un eccesso di alcol o una ridotta attività fisica.
Inoltre, è stato rilevato che nel lungo termine la perdita di peso o il suo mantenimento, così come anche l'introito calorico giornaliero è indipendente dal salto o meno della colazione.
Ma cosa succede se non si fa colazione? In realtà, considerati i risultati di questi studi, potremmo concludere che saltare la colazione non fa dimagrire così come non fa male. A questo proposito non vi sono studi che dimostrino un effetto negativo di questa abitudine nel lungo periodo.
La colazione non sembra quindi essere la causa dell'incremento del peso corporeo e della massa grassa. Al contrario, consumarla non è l'unico comportamento che determini un dimagrimento.
La prova di questo sono i diversi protocolli che riguardano il digiuno intermittente che si basano anche sul saltare la prima colazione.
In realtà, spesso gli studi clinici che hanno ottenuti risultati positivi nel saltare la colazione, sono stati effettuati per brevi periodi di tempo e non hanno tenuto conto del tipo di colazione consumata. Al contrario, è importante considerare non solo la quantità di calorie introdotte durante la giornata, ma anche la proporzione dei macronutrienti della dieta.
Una colazione ricca di zuccheri e grassi è certamente più gustosa, ma porta ad un maggior consumo calorico durante la giornata, anche perchè dona un minor senso di sazietà. Invece, iniziare la giornata con un pasto ricco di proteine permette di ridurre le calorie giornaliere, in quanto il senso di sazietà è maggiore. Questo è stato dimostrato anche da uno studio in merito che ha evidenziato come una colazione con un buon contenuto di proteine e grassi e bassi carboidrati
permetta di ottenere risultati migliori rispetto ad un pasto ricco di carboidrati.
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