La salute degli occhi è ovviamente una cosa fondamentale per la qualità di vita, ma purtroppo molte persone sperimentano, nel corso della loro vita, dei problemi più o meno gravi che peggiorano la visione e in alcuni casi possono addirittura comprometterla in modo molto grave.
È possibile prevenire queste patologie con l'utilizzo di integratori? In rete si trovano in vendita diversi prodotti che promettono di prevenire o addirittura di mitigare alcune delle più frequenti affezioni che colpiscono l'occhio.
Scopriamo se vale la pena investire in questi integratori, per scongiurare o almeno ridurre la probabilità di incappare in questo tipo di problemi.
Ricordati però che il tuo medico è la tua prima risorsa per le informazioni sulla tua salute. Indipendentemente dal dosaggio, gli integratori non sono una cura per problemi di salute o un sostituto dei farmaci consigliati dal medico. Chiedi sempre al tuo medico prima di iniziare a prendere qualsiasi integratore alimentare, compresi gli integratori per la vista.
Di seguito riportiamo le sostanze che possono aiutare a mantenere gli occhi sani. Come vedi, sono integratori di uso comune, la maggior parte dei quali sono già contenuti in un normale multivitaminico. Se già assumi integratori, quindi, ti consigliamo di controllare che le sostanze indicate siano o meno già presenti.
Questi integratori possono essere assunti a dosi normali (rispettando la RDA, ovvero la dose giornaliera raccomandata, se prevista), oppure ad alte dosi (integrazione "all'americana").
Le malattie oculari legate all'età, come la degenerazione maculare senile (AMD), possono essere in parte prevenute grazie ad un mix di integratori.
In particolare, lo studio ARESD ha evidenziato come alte dosi di antiossidanti vitamina C (500 mg), vitamina E (400 UI) e beta-carotene (15 mg/25.000 UI), insieme allo zinco (8 mg), abbiano ridotto il rischio di perdita della vista da degenerazione maculare senile in alcune, ma non tutte, le persone con questa malattia. Gli unici pazienti che hanno beneficiato sono stati quelli con una degenerazione di tipo intermedio, o a avanzata ma ad un solo occhio.
Nell'evoluzione di questo studio (ARESD2) i ricercatori hanno scoperto che alcune di queste sostanze potrebbero essere inutili, mentre altre, aggiuntive, potrebbero rinforzarne gli effetti.
Alcuni dei risultati evidenziati dallo studio ARESD2:
Un altro studio ha dimostrato che le carenze di antiossidanti contribuiscono allo sviluppo della sindrome dell'occhio secco cronico. Sono disponibili integratori alimentari contenenti gli acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6 per aiutare a ripristinare e mantenere la formazione di lacrime e la lubrificazione degli occhi.
Queste due sostanze si trovano nel cristallino, nella retina e nella macula e contribuiscono a proteggere gli occhi dall'energia solare, e in particolare dai raggi ultravioletti.
Diversi studi suggeriscono che un alto livello di entrambe nel tessuto oculare è collegato a una migliore visione, specialmente in condizioni di scarsa illuminazione o dove l'abbagliamento è un problema.
Le diete ricche di questi due nutrienti possono aiutare a tenere a bada le malattie degli occhi legate all'età. Ad esempio, uno studio ha scoperto che le persone che mangiano cibi ricchi di zeaxantina (vedi sotto quali sono) possono avere la metà delle probabilità di contrarre la cataratta.
Un altro ha dimostrato che se hai la degenerazione maculare, che causa danni al centro della retina e può togliere la visione centrale, gli integratori con luteina e zeaxantina possono rallentarne il progresso.
Non esiste una RDA (dose giornaliera raccomandata) per nessuno dei due nutrienti. In genere si raccomanda un'assunzione di 10 mg al giorno per la luteina, e 2 mg al giorno per la zeaxantina. Non ci sono studi approfonditi riguardo il sovradosaggio, fino a 20 mg al giorno la luteina viene considerata sicura.
Gli alimenti più ricchi di queste sostanze sono i cavoli, soprattutto i broccoli, e gli spinaci.
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
Se è vero che invecchiare è un processo naturale e fisiologico, lo è anche che esistono differenze abissali tra l'età anagrafica e quella biologica di ognuno di noi.
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