L'erba di San Pietro, chiamata anche erba della Bibbia o, scientificamente, Balsamita Major, è una pianta erbacea originaria dell'Asia occidentale che si è adattata a vivere in tutti i Paesi dal clima temperato dell'Europa e dell'America.
Deve il suo nome al fatto che nel Medioevo veniva usata dai monaci come segnalibro nella Bibbia e non mancava mai nei loro orti.
Arriva fino a 120 cm di altezza, ha un fusto ramificato, foglie ovali, dentate ai margini e piccoli fiori gialli. Il suo odore ricorda molto quello della menta.
L'erba di San Pietro era molto usata nel Medioevo per le sue proprietà terapeutiche: è antispasmodica, diuretica, carminativa e digestiva. Dalle sue foglie, inoltre, si ricavava un olio che rimarginava le ferite velocemente ed era lenitivo sulle punture di zanzara.
Oggi si è quasi perso il suo uso.
Dell'erba di San Pietro vengono utilizzate le foglie, raccolte giovani prima della fioritura che avviene in primavera. Le foglie si usano per aromatizzare insalate, ripieni, torte salate, frittate o piatti a base di pollame. Hanno un gusto amaro e un odore balsamico, mentolato. In Italia è molto usata in Liguria e in Piemonte nella frittata alle erbe.
Il cantautore piemontese Giorgio Conte ha dedicato una canzone alle ricette che impiegano l'erba di san Pietro (frittata, cestini di pasta frolla, mele caramellate).
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
Recentemente si è sentito molto parlare delle proprietà nutraceutiche dell’olio di oliva: scopriamo cosa significa e dove trovare l'olio nutraceutico.
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