I fiori edibili, eduli o commestibili sono fiori che possono essere usati in cucina e mangiati in tutta sicurezza. I fiori fanno parte della cucina tradizionale di tutto il mondo fin dai tempi antichi, li utilizzavano già i Romani e i Greci, ma anche gli indiani e i cinesi.
Tra i fiori commestibili più diffusi e conosciuti ci sono sicuramente i fiori di zucca, la borragine e i petali di rosa, ma ne esistono anche tanti altri. Forse non tutti sanno che anche i cavolfiori, i capperi e i carciofi sono fiori!
Dei fiori vengono consumati principalmente i petali, privati del pistillo e del gambo.
Oggi come oggi vengono usati per lo più come decoratori, per creare un effetto scenico, per dare un tocco di creatività ai piatti ai quali aggiungono un profumo e un colore particolari. Ma possono conferire al piatto anche gusto e consistenza (freschezza e aromi, in primis).
Oltre che in cucina, per aromatizzare insalate, piatti di carne, pesce, verdure, formaggi o dessert, i fiori edibili vengono usati anche per preparare liquori o bevande come il tè.
Esistono tantissimi fiori edibili, l'elenco sarebbe davvero infinito, mi limito a elencarne alcuni tra i più conosciuti e più facili da reperire.
Begonia (Begonia semperflorens): il sapore dei petali cambia a seconda del colore: quelli rossi hanno un gusto acidulo simile a quello del limone, mentre quelli bianchi hanno un gusto più dolce e al tempo stesso rinferscante. In entrambi i casi, la begonia è indicata per preparare sorbetti, gelati, macedonie di frutta, creme e dolci in genere.
Bocca di leone (Antirrhinum majus): oltre ad essere molto profumata, è anche ricca di vitamine e sali minerali, i suoi fiori a forma di calice possono essere usati da farcire un po' come si fa con i fiori di zucca, oppure possono essere mangiati crudi in insalata.
Calendula (Calendula officinalis): ha un gusto piccante che ricorda il pepe e può essere usata in tantissimi piatti, come ad esempio i risotti e le frittate, ma anche le zuppe e i minestroni.
Crisantemo (Chrysanthemum): dal greco letteralmente "fiore d'oro", è uno di quei fiori di cui non si butta via nulla; foglie, boccioli e fiori vengono usati crudi, in particolar modo abbinati ai legumi e alle insalate, ma anche per preparare tè e tisane. Ha un sapore spiccatamente pungente e amarognolo.
Fiordaliso (Centaurea cyanus): dal sapore erbaceo, i suoi petali possono essere mangiati crudi oppure fatti essiccare e usati per insaporire insalate, patate, yogurt o tisane.
Garofano (Dianthus caryophyllus): un altro di quei fiori molto sfruttato in cucina, sia per i pistilli (chiodi di garofano), sia per i petali con i quali si produce il famoso liquore francese Chartreuse, ma anche caramelle e dolci in genere.
Geranio (Pelargonium): dal sapore delicato, sono indicati soprattutto nelle insalate, nelle frittate, per preparare sorbetti e semifreddi, per aromatizzare vini o formaggi freschi come la ricotta.
Lillà (Syringa): dal profumo intenso e inconfondibile che ricorda gli agrumi, sono usati soprattutto in pasticceria per aromatizzare creme, yogurt, crostate e gelati.
Margherita (Bellis perennis): ha un sapore un po' acre non per tutti gradevole, viene usata principalmente nelle insalate cruda, oppure cotta nelle zuppe.
Primula (Primula vulgaris): i petali vengono usati nelle insalate, nelle zuppe, nelle tisane oppure in infusione per aromatizzare cocktail, mentre le radici vengono utilizzate per aromatizzare la birra.
Rosa (Rosa canina et al.): usata principalmente per produrre liquori, ma anche per preparare marmellate e gelatine o abbinata alla carne.
Tagete (Tagetes L.): i suoi petali sono utilizzati nelle insalate, da abbinare a formaggi freschi, per produrre succhi di frutta e salse piccanti.
Viola: ne esistono tantissime specie e tutte trovano impiego in cucina sia per dare un tocco di colore alle insalate, sia per guarnire dolci o macedonie, sia per produrre liquori.
I fiori eduli, commestibili, fino a qualche decennio fa introvabili in commercio, stanno via via conoscendo un sempre maggiore consumo nonché diffusione. Possono essere comprati negli ipermercati più forniti oppure direttamente dai produttori che spesso abbinano la produzione di fiori a quella di germogli.
Ne cito giusto un paio che conosco e che ho testato: Vivo Srl di Cesena e Azienda Agricola Naturalmente di Trento.
In alternativa si possono coltivare in casa, facendo bene attenzione a non usare pesticidi o altre sostanze tossiche.
Una raccomandazione: non usare mai petali di fiori comprati da un fioraio, coltivati in serra o in vivaio poichè questi fiori non sono etichettati come una coltura alimentare e molto probabilmente contengono pesticidi pericolosi. Non mangiare mai un fiore se non si è sicuri che è commestibile. Alcuni fiori velenosi sono: mughetto, narciso, calla, giglio, croco, digitale, rododendro e azalea.
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